Fix you ~Tsukkiyama~

15

~Tsukishima's pov~

In effetti non so perché abbia accettato di fare questa passeggiata nel bosco.
Ammiro e stimo Kuroo, essendo più grande di me oltre che un ottimo giocatore, anche se qualche volta mi tratta con eccessiva superiorità, ma non so se mi piaccia o meno...

Mentre penso a tutto ciò, non posso che notare l'effettiva bellezza del boschetto: la luna si fa strada attraverso le foglie e crea meravigliosi giochi di luce e ombra, gli arbusti e l'erba sono ancora bagnati leggermente di rugiada e lasciano sui piedi una piacevole sensazione di freschezza.

Camminiamo per un po', senza parlare.
A un certo punto, Kuroo mi prende per mano e inizia a correre: io, perso nei miei pensieri, sobbalzo per lo spavento, poi, non avendo scelta, mi affretto per seguirlo.
Corriamo per cinque minuti, poi arriviamo in una radura, forse quella di cui lui prima parlava: è stupenda; la luna che da qui si vede è gigantesca, quasi come se ci trovassimo in un punto tra essa e la Terra.
C'è anche un piccolo laghetto dall'acqua limpidissima, e Kuroo, immediatamente, si siede sulla riva, toglie le scarpe e vi immerge i piedi.
Io faccio lo stesso: l'acqua è gelata, ma la sensazione che deriva dal mio contatto con essa è semplicemente rigenerante.

Kuroo si volta verso di me:-Sai, Tsukki-sorride e arrossisce-alla luce della luna sei ancora più bello-.
Nessuno prima d'ora mi aveva mai fatto un tale complimento: anche i miei parenti si limitavano ad ammirare semplicemente la mia altezza. Quando sento Kuroo dirmi ciò, arrossisco violentemente ma penso si stia prendendo gioco di me.

-Tsukki...-si avvicina un po' a me, poi inizia ad accarezzarmi il volto con una mano. Non so davvero come reagire, sono quasi paralizzato.
-Se te lo chiedessi non me lo lasceresti mai fare, perciò...-. Si avvicina a me e, prima che me ne accorga, avverto le sue labbra che, con una delicatezza di cui non avrei mai creduto lui fosse capace, si posano sulle mie.
Non so come comportarmi: questo...beh, questo è il primo bacio che io abbia mai ricevuto. Così rimango fermo forse un po' troppo, prima di ricambiare il gesto.

Quando Kuroo se ne accorge, apre gli occhi e si scosta da me:-Ma quindi...provi lo stesso anche tu?-.
Perché mi chiede ciò? Non lo so neanch'io...ma in quegli istanti in cui siamo stati a contatto mi sono sentito nel posto giusto al momento giusto. Forse è stato il gesto, già di per sé piacevole...o forse mi piace davvero.
Non so cosa rispondere, e ho paura che non dicendogli qualcosa possa offenderlo o apparire stupido.

-È la prima volta?-mi chiede, dolcemente, scostandomi un piccolo ciuffo di capelli dal viso. Annuisco, abbassando la testa.
Lui fa lo stesso, e i nostri sguardi si incrociano:-Non importa, anche per me lo è...dici che è andata bene?-
-Io...credo di sì-.
Lui sorride e mi dice:-Scusami se a volte mi comporto in modo arrogante...è un modo per mostrarmi sicuro-.
Io lo rassicuro, dicendogli di non preoccuparsi.
-Posso chiederti una cosa?-
-Certo-
-Chi è quel ragazzo che sta sempre con te?-
-Si chiama Yamaguchi...-. Esito un po', poi gli racconto come l'ho incontrato: non so perché, ma l'immagine di Kuroo ora mi dà sicurezza e fiducia.

Dopo averglielo raccontato, annuisce e mi prende delicatamente un polso, per poi baciarlo; poi mi mette un braccio attorno alle spalle e rimaniamo così, per non so quanto tempo, a guardare la luna e ad ascoltare i suoni e i rumori del bosco.
Mi sento bene con me stesso, e forse lo devo a Kuroo, al suo avermi tirato fuori da un guscio di inaffettività.
È una sensazione unica, quella di essere rinato, o forse, semplicemente cresciuto; di aver attraversato una barriera; di aver acquisito la vista dopo essere stato cieco per quasi sedici anni.
Non so come, ci voltiamo insieme, e sono io, questa volta, a baciarlo. Lui mi accarezza il capo, e, quando ci scostiamo, mi sorride.
-Vuoi essere il mio ragazzo?- mi chiede.
Io ancora non comprendo se ami lui o le sensazioni a cui lui mi ha introdotto, al nuovo mondo di cui lui mi ha porto la chiave, ma in ogni caso, per la prima volta impulsivamente, senza prima pensare, gli rispondo di sì.