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~Yamaguchi's pov~

La sveglia suona alle 6 del mattino: la spengo immediatamente, annoiato e determinato a riaddormentarmi, poi ricordo che il pullman diretto a Tokyo partirà tra esattamente un'ora, e porta con sé un'occasione che non posso perdere.
Vado a prepararmi e nel giro di un quarto d'ora sono pronto, non faccio in tempo a consumare la colazione e mi fiondo in strada.

Arrivo al pullman, parcheggiato di fronte all'ingresso della scuola, esattamente dieci minuti dopo. Mancano ancora un paio di ragazzi; Tsukishima è come al solito in disparte, con gli auricolari nelle orecchie e gli occhi chiusi. Noto che anche le sue ciglia sono bellissime, lunghe e curate.
Senza pensarci, mi avvicino e lo richiamo toccandogli la spalla. Lui apre gli occhi, interrompe la riproduzione della playlist, e, come sempre, mi squadra con disappunto: quando si accorge che sono io, però, il suo volto si distende leggermente.

-Ci sediamo vicini, in pullman?-chiedo, prima che possa dirmi qualcosa.
Lui si limita ad annuire; non mostra mai emozioni (a volte lo odio, per questo) e, così, non capisco se non ha rifiutato semplicemente perché altrimenti sarebbe rimasto da solo.

Dieci minuti dopo gli ultimi ritardatari arrivano, e saliamo a bordo; il pullman parte subito.
Vorrei chiacchierare con Tsukishima ma noto che è perso, come sempre, nel suo mondo fatto di musica, guardando distrattamente fuori dal finestrino, con il mento appoggiato sul palmo della mano.
Dopo un po' si gira verso di me:-Tu non ascolti la musica?-.
Perso ad osservarlo, avevo dimenticato che anch'io avevo preparato una playlist di emergenza di canzoni tristi e romantiche, nel caso Tsukishima avesse deciso di isolarsi; cercando nello zaino, però, mi accorgo che per la fretta ho dimenticato gli auricolari a casa.
-Non ho gli auricolari...per la fretta li ho dimenticati, oggi mi sono alzato tardi-.
Lui ci pensa un po' prima di porgermi un suo auricolare:-Tieni, ma accontentati dei miei gusti-.

Pur non potendo vedere la mia immagine riflessa in uno specchio, mi accorgo di essere diventato rossissimo: Tsukishima se ne accorge, mi squadra stupito, e poi riflette sul suo gesto e si colorisce anche lui lievemente.
Dopo poco fa partire la sua playlist e iniziano a susseguirsi canzoni malinconiche di Billie Eilish, Twenty One Pilots, Imagine Dragons e altri autori, accompagnate anche da qualche brano lofi. I suoi gusti non sono poi così diversi dai miei, noto con piacere, anche se mancano totalmente canzoni romantiche; dopo un po' gli faccio un cenno e gli chiedo:-Posso scegliere un brano?-. Lui alza gli occhi al cielo ma risponde di sì.
Così, faccio partire "Are you bored yet?", un brano che di frequente fa da colonna sonora dei Tik Tok nei miei "per te" e che ho segretamente dedicato a me e a Tsukishima, poiché immagino noi due ad osservare il tramonto e me vittima dell'imbarazzo come il cantante-narratore.
Ammetto di perdere davvero tanto tempo, a casa, con il sottofondo della canzone giusta, a fantasticare su scenari irrealizzabili.

Tsukishima, quando la canzone che ho scelto finisce, mi dice che non è male, e vedo aggiungerla alla sua playlist.
Continuiamo ad ascoltare musica, e dopo un po' lui si addormenta.

Io chiudo gli occhi per riposarmi un po'; dopo pochi minuti, avverto una leggera pressione sulla spalla, e mi giro: il suo capo biondo oscilla lentamente su di essa seguendo il tremito dell'autobus, che sta attraversando una strada sterrata, e ora anche quello del mio corpo.

Vorrei che gli altri, intorno, scompaiano; mi limito a sperare che non si accorgano di tutto ciò. Con delicatezza, porto un braccio al suo fianco e lo stringo di più a me, per farlo stare più comodo: è un movimento di un attimo.
Questa scena è così bella da sembrare eterea; il contatto con lui è quanto di più dolce abbia mai provato, accompagnato da un formicolio allo stomaco che trovo quasi piacevole. Poco importa che lui non si sia accorto di nulla. Per ora mi accontento della bellissima certezza che tutto sia nel luogo giusto al momento giusto; mi accontento di aver capito ormai che lo amo, e tanto, che voglio stare con lui, l'unica persona che, senza saperlo, mi sta aiutando, pian piano, a far pace con me stesso e col mondo.

Arriviamo dopo circa mezz'ora.
Sveglio Tsukki scuotendolo piano; lui si sveglia, si scosta immediatamente da me e mi ringrazia, poi lo vedo girarsi verso il finestrino e arrossire. Vorrei tanto abbracciarlo.

Vedo però che tutti stanno iniziando a scendere, così io e lui prendiamo le nostre borse e facciamo lo stesso.
Ad aspettarci c'è la squadra di pallavolo della Nekoma al completo.
Mi accorgo che un ragazzo dai capelli neri, con un ciuffo che gli ricade sull'occhio destro, inizia a fissare Tsukishima con interesse, non appena questi scende insieme a me.

Fix you ~Tsukkiyama~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora