Il piede è ancora dolorante, seppure il fastidio è azzerato dal calore della sua pelle, delle sue braccia imponenti e delle sue mani.
Non ricordavo fosse così: mi sento amata per la prima volta.
Allora non lo sono mai stata.
Credo.I suoi occhi intensi non si distaccano mai dai miei, e le sue labbra mi ipnotizzano.
Sono concentrata nel vedere le increspature della sua fronte, e nell'osservare la rapidità della lucentezza improvvisa che si impossessa dei suoi occhi.Chi sei? Quegli occhi così veri ma anche così eloquenti, che nascondono qualcosa che io ancora non conosco.
«Domani scendo a Roma...» mi dice con tono tristissimo.
Il mio cuore piccolo lacrima silenziosamente.
«Oh..quando tornerai?» gli chiedo
«Purtroppo prossima settimana, nel week-end devo rimanere lì ho tesi da correggere, sono davvero tante...»
Lo guardo e sbuffo un po'.
«Dai non sbuffare...torno presto» risponde così alla mia piccola insofferenza, avvicinando la mia testa al suo petto.
«Mi penserai?» gli chiedo così senza pensarci più di tanto.
Ma cosa fai? Cosa ti passa per la testa Rita! Ti stai mostrando debole, stai mostrando i tuoi sentimenti e non devi.
Ma ormai l'ho detto.«Certo! Ma vedi che torno presto...sono già qui lunedì...oggi è giovedì, dai saranno solo tre giorni di attesa...»
Un'attesa per me, infinita.
Guardo Dodi, il mio coniglietto.
Lui si alza lentamente rivestendosi e lo accarezza anche lui.«Che piccolino!» esclama, mentre la sua mano accarezza la pelliccia soffice del mio coinquilino.
«Ti sei rattristata troppo...» torna sul divano accanto a me e mi abbraccia.
Cavolo, la mia faccia non nasconde proprio niente eh?
Non sono brava a fingere, per niente.«Beh si...»
«Ti chiamerò, promesso...passeranno veloci questi giorni...»
Hai detto di nuovo "promesso".
Saranno vere tute queste promesse? Il cuore mio testardo dice si, il cervello non è molto d'accordo.Mi massaggio il dorso del piede ancora dolorante e gonfio, il livido è sempre più definito.
Spero nel fine settimana di non farmene altri.Sento già che questo fine settimana rimarrò sul divano in attesa della tua chiamata, tra pensieri strani e meno strani: oscillerò tra ragione e irrazionalità.
Continuamente.«Quando dico che ti chiamerò, è perché lo farò veramente. Quando dico che ti penso, è perché ti penserò veramente.
Mi credi?» mi disarma immobilizzandosi con le sue mani sulle mie e occhi fissi sul mio volto.«Ok...» rispondo banalmente, lui mi ruba un altro bacio.
«io adesso devo andare...» mi dice alzandosi dal divano.
Parole per me, come lame.
Lo accompagno alla porta, cercando di essere indifferente, ma non lo sono.
«E tu troverai un po' di spazietto per me nei tuoi pensieri?» sussurra al mio orecchio sulla porta.
Io sorrido e gli ridò solo con un bacio, per me il il più straziante.
Certo.
Mica avrai solo uno spazietto: ti impossesserai di tutte le mie frenesie mentali.—————
Scendo lungo le scale che portano al suo appartamento, le mie labbra sono ancora inumidite dai suoi baci che sanno di paura e tenerezza.
Già mi manca, e non so perché.
Però è così, mi manca.
Perché deve essere tutto così complicato?Mi manca e mi mancherà in questi giorni.
Ma io non so cosa fare, ho il cervello sbattuto tra mille pensieri e impegni.«Pronto» rispondo al cellulare.
«Caro... ho prenotato la cena in quel posto che ti piace tanto...sei già partito? Così calcolo i tempi... »
«Sono entrato adesso in macchina...e metto in moto, grazie per la cena, dovrei arrivare in orario partendo a quest'ora....» nel frattempo mi mordo le labbra e sento ancora il sapore di Rita.
Non mi sento in colpa, ma non mi sento neanche a posto.Ritorno a Roma.
Ritorno, ma i miei battiti cardiaci sono tutti qui, li lascio qui.
Lunedì me ne riapproprierò e sarà dolorosissimo.
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Αλήθεια- Verità
RomanceLa verità è qualcosa di nascosto ma che prima o poi viene a galla, si rivela. Ed è proprio nei sentimenti che viene fuori con tutta la sua prepotenza e forza: verità è sinonimo di realtà. La realtà non può che essere vera, ma non coincide spesso co...