Sto arrivando tardi in banca, poso velocemente cappotto e borsa.Ho ancora il tuo odore addosso.
Mi hai fatto arrivare un ritardo per tenermi incollata a te.Sedendo alla mia scrivania, sorrido intontita.
Sorrido come se lo avessi davanti, però scuoto la testa e cerco di concentrarmi.«Stasera c'è una serata di beneficienza a Palazzo Borghese...qui a Firenze vuoi accompagnarmi?Ho due inviti...ho voglia di svagarmi, mettere un bel vestito magari con uno scollo importante...che ne pensi?»
Adele interrompe il silenzio tra noi nella stanza.Alzo lo sguardo dal pc.
Peccato che tu non puoi essere accanto a me Beppe.
Peccato.«Ma si dai! Non può che farci bene...» mento un po' ad Adele, sembrando entusiasta.
«Oh dai sono contenta! Ci divertiremo...pensa a tutto il prosecco che ci sarà e non solo... e poi agiamo per un fine alto: si tratta di una serata dedicata alla raccolta fondi per l'ospedale pediatrico della città»
Adele ha un sorrisone stampato in faccia, come se fosse la serata del secolo.
Almeno lei ha lo spirito giusto, spero lo trasmetta anche a me.Spero.
Controllo il cellulare come mio solito, fiduciosa di trovare un suo messaggio o altro.
Il display è più muto di un pesce e io sbuffo pesantemente.———
«Pronta? Sono giù scendiiii» la voce squillante di Adele praticamente fa tremare il mio timpano dell'orecchio destro.
«Si arrivo...»
Controllo un'ultima volta il cellulare e non c'è nessuna traccia di lui.
Cosa c'è? Mi hai avuto abbastanza oggi?
Ti sei saziato?
Sei sazio di me?Cerco di allontanare i pensieri e tenerli tutti a bada e stretti nel cervello.
Come se li tenessi attaccati ad un laccio.
Spero che il laccio tenga.Arriviamo con Adele a Palazzo Borghese: è una serata di fine inverno, sento nell'aria profumo di primavera anticipata.
Entriamo, mostriamo i nostri inviti all'ingresso.
Il palazzo è sfarzoso e romantico al tempo stesso, tengo gli occhi all'insù per osservare le volte affrescate.Ci sono dei tavoli da buffet apparecchiati elegantemente, ci sono dei candelabri in argento enormi e scintillanti.
«Che maraviglia Rita! Vero? Abbiamo fatto proprio bene a venire a questa festa blasonata...sembra di essere dentro una fiaba!»
Mi dice Adele, sempre più contenta di trovarsi lì.Ci aggiriamo per le sale, le persone sono tante salutiamo qualcuno: gli uomini hanno lo smoking le donne hanno tutte degli abiti ricercati.
Riconosciamo dei clienti della banca, alcuni dei nostri correntisti.
Che imbarazzo sapere tutti i loro movimenti bancari e il loro reddito!Prendiamo altri calici di prosecco: freddo al punto giusto.
Io e Adele parlottiamo con un gruppetto di persone che riusciamo ad agganciare, visto che uno di loro è un cliente della banca.Rido, mi lascio andare, il prosecco ha aiutato molto.
Con la coda dell'occhio, noto che stanno entrando nel salone in cui ci troviamo, altre persone.
Giunge al mio orecchio una risata che riconoscerei pure ad occhi chiusi.
La riconoscerei pure in mezzo al frastuono più rumoroso del mondo.È lui.
Mi volto completamente verso i nuovi arrivati.
Riconosco la sua mano.
Peccato che la sua mano si trovi poggiata leggermente sulla schiena di un'altra.È Nora.
Lei, quella della voce al telefono.
Si lei.
Ecco perché sei sparito oggi.Riesco a deglutire appena, non mi sembra vero che fino a stamattina eravamo sullo stesso letto, insieme.
Non posso credere che tu abbia detto quelle parole e ora sei qui, sorridente.
Non pensavo di vederti qui.Alzo lo sguardo dopo averlo abbassato un attimo, e improvvisamente non lo vedo più.
Non li vedo più.Continuo a fare finta di dialogare con il gruppo di persone che ormai discutono animatamente.
Non mi interessa quello che dicono.
Adele invece è molto interessata: è inconsapevole di come possa stare io, ma meglio sia così.Apro la borsetta e vedo il display illuminato.
Un messaggio, suo.«Ti ho vista, So già che sarai nervosissima...raggiungimi sulla terrazza...sono solo, sono fuggito dalla folla di prima»
Leggo con le labbra che mi tremano.
Prendo subito l'ascensore per salire su.Ti eri accorto che c'ero.
Ti sei accorto che ci sono.
STAI LEGGENDO
Αλήθεια- Verità
RomanceLa verità è qualcosa di nascosto ma che prima o poi viene a galla, si rivela. Ed è proprio nei sentimenti che viene fuori con tutta la sua prepotenza e forza: verità è sinonimo di realtà. La realtà non può che essere vera, ma non coincide spesso co...