Un'allenamento infernale

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Visto che ero diventato abbastanza grande per saltare, mi misero all'interno di un corridoio circondato da un nastro giallo per tutto il perimetro del percorcorso, io non mi fidavo perciò ho iniziato a indietreggiare ma loro mi hanno iniziato a frustate perciò fui costretto a correre fino all'ostacolo, impianti gli zoccoli posteriori e staccai con gli anteriori, facendo una parabola perfetta ma ad un certo punto vidi l'uomo alzare l'ostacolo, perciò sentii il mio zoccolo sbattere contro l'ostacolo, una volta atterrato non capendo il perché l'avesse fatto, mi riavviai e saltai di nuovo l'ostacolo peró questa volta con un po' di più di potenza così che l'ostacolo non mi toccasse lo zoccolo, ma questa volta l'uomo li alzò ancora di più fino a farlo andare al di sopra dello zoccolo, così mi feci male alla caviglia, l'uomo non sembrava ne contento e ne arrabbiato aveva la stessa faccia, sembrava non badare il mio zoppicare, infatti non mi fece fermare.
Andammo a anti cosí per un'ora, e ormai mi sentivo esausto e addolorate, non ce la facevo più, peró l'uomo voleva farmi saltare un'altro ostacolo, perciò mi diede un gran colpo con la frusta che mi fece avanzare verso l'ostacolo, ma proprio quando dovetti saltare lo zoccolo anteriore sinistro cedette come se non avesse piú potenza, perció impianti il muso addosso all'ostacolo facendolo cadere come fa una palla con i birilli da bowling.
Cercai di rialzarmi ma fu tutto in vano, la zampa mi faceva troppo male, l'uomo si avvicinò e con la sua solita faccia disse "portare via questo babbeo, e pappamolle".
Passarono alcuni giorni, e nessuno si presentó per curarmi, anzi un giorno si presentó e n camion con disegnato un cavallo con dei numeri sul corpo.

un poliziotto molto speciale 🐴 (Finita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora