Capitolo 15

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Mi svegliai per colpa di un frastuono. "Ma che succede?" Dissi con voce ancora assonnata. Vidi che nel letto ero da sola così mi affacciai dalla porta.

"Buongiorno" disse Tobio "giorno" dissi scendendo le scale "hai dormito bene?" Mi chiese "con te appiccicato tutta la notte? Per poi svegliarmi con sto chiasso. Mi prendi in giro!?" dissi ironicamente "fammi godere un pò di contatto fisico fino a che non arriva l'estate" disse lui "scusa" conclusi io.

"Traquilla, vuoi il latte?" Mi chiese. Io annuii. "Ehi, stamani sei più silenziosa del solito" mi disse lui spostandomi un ciocca di capelli "voglio dormire" mi lamentai io "ci aspettano 4 giorni di inferno" dissi, lamentandomi, nuovamente. "Tranquilla, ci sono io" disse lui "Oh dio mio Tobio! È mattina" mi lamentai.

"Manca poco al tuo compleanno" mi disse lui all'improvviso mentre eravamo a colazione "come lo sai?" Gli chiesi "ho i miei segreti. Cosa vuoi di regalo?" Mi chiese "nulla" risposi. "Ma è il tuo compleanno..." "Sono abituata a non ricevere regali per il compleanno, lo passo sempre da sola. È un giorno come gli altri per me" dissi io bevendo il latte. "Ce sempre una prima volta per tutto" commentò lui.

Ci avviamo verso scuola. Andammo in classe e una volta finite le lezioni, in palestra. Ci allenammo su ricezione e attacco, io feci pure qualche alzata. Oggi sarebbe iniziato il ritiro quindi dovevamo dormire tutti insieme, e mangiare tutti insieme. A cena si respirava aria di squadra.

"Tobio non affogare, cerca di calmarti" dissi io "pure tu" riferendomi a Hinata "non è colpa mia se è buono" controbattè il corvino "si mangia in silenzio" dissi io "ma-" provò lui "non ti sento" conclusi io facendolo zittire.

Andammo a far la doccia partendo dal terzo anno e finendo con il primo, io me la feci per ultima. Andammo a letto e io chiesi di dormire con gli altri.

Non ero abituata a dormire per terra e senza il mio cuscino, sentivo del baccano, così mi alzai e andai alla macchinetta per prendere una cioccolata calda. Vidi Hinata, Tanaka, Nishinoya e Asahi. "Ma che baccano fate?" Chiesi scioccata "mi piaci così Nishinoya" dissi passando accanto a lui vedendolo con i capelli abbassati e bagnati "te invece...." dissi rivolgendomi a Asahi che faceva un pò paura "una ragazza mi ha appena fatto un complimento?" Chiese il piccolo con il ciuffo in giù. "Ragazza per modo di dire" commentò Hinata.

Sentii arrivare qualcuno. "Ma dove siete finiti tutti?" disse "scusatemi, devo far tornare sto tipo nel suo letto" dissi rivolgendomi agli altri.

"Tobio! Torna a letto. Ora" dissi io "ho sentito qualcosa che si muoveva..." disse lui "so perfettamente che eri sveglio e mi hai visto uscire, quando dormi non ti accorgi nemmeno se cade l'edificio. Andiamo a letto" conclusi.
"Ci sa fare"sentii solo da Tanaka prima di chiudere la porta del dormitorio.

La mattina dopo ci allenammo e dopo un po' di difese andammo a correre. Io stavo dietro a Tobio e Hinata, mi era stato affidato il compito di controllarli. Hinata ad un certo punto prese a correre velocissimo e lo perdemmo di vista. Io e Tobio ci dividemmo e lo andammo a cercare.

Lo trovai dopo poco. "Hinata!" lo chiamai, lui non si girò. Mi avvicinai e lo richiamai "Ehi!"notai un'altra persona "oh- ..... ciao(?)"
La persona in questione mi squadrò. Era un ragazzo con i capelli lunghi e tinti, aveva una divisa rossa e stava giocando con un videogioco.

"Ti piace la pallavolo?" Chiese Hinata al ragazzo.
Iniziarono a parlare, io stetti nel mio.

Dopo un po arrivò un altro ragazzo alto, capelli neri.
"Kenma!" Lo chiamò. "Oh. Kuro" disse il piccoletto. "A presto, Shoyo"

"Hinata, chi era quello? Lo conoscevi?" Lui negò. A trovarci fu Suga che interruppe il dialogo. La giornata proseguì liscia e arrivammo a cena.
"Tobio! Devi mangiare più piano, guarda Suga come è composto" dissi io.
"Lascialo mangiare!" Disse Nishinoya "sta zitto e mettiti a sedere" "Tanaka, Hinata, non rubate il cibo a Yamaguchi" "ma io questa volta non c'entro nulla" disse il pelato "mi farete esaurire" dissi infine. Finito di mangiare feci la doccia per prima e, stranamente, crollai.  Dopo un pò sentii del calore vicino a me, probabilmente Tobio era venuto a letto.

Il giorno dopo il coach ci annunciò i titolari iniziali per la partita contro il Nekoma. Tsukki e Hinata come centrali, Tobio alzatore,  Daichi, Asahi e Tanaka laterali e infine io Libero. Feci un sospiro di sollievo "vorrei valutare entrambi i liberi quindi farò un po' di cambi"

I giorni passarono e arrivarono le divise. A Hinata fu assegnato il 10, a Tobio il 9 e a me il 19. Sarà il destino ma i nostri numeri formano un trio, quello di Hinata è lo stesso del piccolo gigante e poi il mio numero, gioco da quando avevo 6 anni con il numero 19 sulla maglia, è il mio numero fortunato.

Oramai la partita era alle porte.

Just us-Kageyama TobioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora