Il lunedì mattina arrivò e fu traumatico come sempre. A lezione riuscivo a seguire a malapena la prof e mi faceva male tutto il braccio destro.
L'allenamento fu più che traumatico, in confronto la scuola non era nulla, ma dovevo e volevo, non solo io, tutti noi. Il 2 giugno, ovvero tra poco meno di un mese, ci sarebbe stato interscolastico e dovevamo arrivare alla vetta, le squadre in totale erano 60 ma alla finale ci arrivavano solo in 2 e una di loro saremmo noi. Tra l'altro ancora non era sicuro che io potessi giocare essendo l'unica ragazza nel girone maschile.
Arrivammo alla sera e fermandoci a parlare iniziammo a sfogliare il giornalino dello sport che riportava il miglior asso liceale maschile. Il coach iniziò a parlare delle 4 più brave e temute squadre del liceo: Shiratorizawa, Wakutani Minami, Dateko, Aoba Josai.
"Potremmo scontrarci con una di queste anche all'inizio ma se guardiamo sempre il cielo finiremo per inciampare sulla formica. Mentre noi ci stacchiamo di fatica e sudore anche loro stanno facendo li stesso. Che siano più deboli o più forti puntano tutti alla vittoria. Cercate di non dimenticarlo! E poi non permettiamo più a nessuno di chiamarci corvi che non volano più!" Disse il coach.Ad un tratto arrivò tutto di fretta il professore che ci consegnò gli accoppiamenti per interscolastico. Nel nostro girone ci sono sia Aoba che Dateko. "Vediamo di non buttarci giù e alleniamoci più che possiamo così da arrivare al torneo pronti e forti" dissi io incoraggiandoli vendendo le loro faccie appassite.
La sera la passai da sola perché obbligai nuovamente Tobio a restare con i suoi e gli promisi che se avrebbe passato tutta la sera con i suoi dopo avremmo fatto una videochiamata, e così fu. Mi chiamò verso le 21:15 circa.
Ero stra morta quindi non mi misi a fare nulla se non ad ascoltare ciò che aveva da raccontarmi Tobio "ma i tuoi non ti fanno mai domande del tipo dove vai a dormire sempre? Perche sei praticamete inesistente?" Chiesi "certo, ma io non rispondo mai, quelle rare volte dove sono obbligato a rispondere invento scuse sulla pallavolo, che vado a casa di un amico ect. A loro fa solo piacere sapere che sto con amici o con persone in generale. Sinceramente gli potrei dire che sto con te e che vivo praticamente a casa tua o che delle volte vieni te da me ma preferisco aspettare. Sono certa che a loro piacerai ma sai come sono fatto" rispose lui "ah ok. Hai fatto i compiti? Cenato? Ricordati di preparare tutto. Domani mattina passo io da te, il pranzo te lo preparo io." Dissi io "notte" conclusi "grazie mia signora, notte notte" mi rispose lui. Dopo aver riattaccato crollai del tutto.
La mattina dopo a scuola avevamo una verifica scritta alla 4 ora, quindi dopo ricreazione. Ogni mattina, nell'intervallo, io e Tobio ci incontravamo alle macchinette davanti alla palestra. Prendevamo il nostro quotidiano latte e dopo esserci salutati andavamo nelle rispettive classi, e così fu.
Dopo le lezioni andai verso lo spogliatoi dove dovevo cambiarmi. Bussai per prevenire disastri ed entrai perche non avevo ricevuto risposta. Davanti mi si presentò uno spettacolo spaventoso. Tanaka in mutande e gli altri che parlavano. Chiusi la porta velocemente e mi andai a cambiare in bagno. Quando finì andai in palestra ad aspettarli per penso più di 20 minuti. "Eli-kun" dissero tutti "io non ho visto nulla, io non ho visto nulla, io non ho visto nulla" mi ripetevo da un bel po. "Facci l'abitudine"disse semplicemente il capitano "non mi ci abituerò mai, e menomale che in squadra vi si è presentata una ragazza che non ama particolarmente queste robe senno non mi immagino cosa avrebbe pensato un'altro tipo di ragazza" dissi sorridendo "adesso iniziamo e fatemi passare questo brutto aneddoto che è accaduto dalla mia mente" dissi ringraziandoli e "pregandoli".
Dopo un po di allenamento Hinata, Tobio, Tanaka e Asahi sotto ordinanza dell'allenatore iniziarono a provare gli attacchi da seconda linea, come quello che avevamo visto dal Nekoma. Poi Hinata provò ad attaccare con le alzate di Suga e Tobio si allenò sulle alzate di Asahi in seconda linea.
A fine allenamento Daichi ci offrì dei nikuman, invitai anche Kiyoko ma lei rifiutò. Andammo fino al negozio del coach poi dritti a casuccia. "Eli-kun stanotte vengo a dormire da te" mi disse Tobio ormai quando eravamo all'incrocio "ho già tutto" "non so vuoi pure un farti un bagno in piscina?" Chiesi "voglio solo farti gli auguri a 00:00" disse ricordandomi che domani sarebbe stato il mio compleanno "ah giusto, mi ero dimenticata che domani farò 16 anni" dissi "va bene, io non mi lamento"dissi contenta.Cenammo e andammo in salotto. Io mi misi sul divano e lui sulla poltrona. "Ho programmato una serata a tema Elisa Corsini, quindi decida lei cosa fare" mi disse "oggi non ho voglia di guardare nulla, se tipo parliamo un po di noi? Ti conosco nel carattere ma non so cosa ti piace o cosa odi" dissi "inizi te?" "Va bene però fammi tipo delle domande" dissi, lui annuì. "Direi di iniziare con la pallavolo anche se penso di sapere un po tutto" mi disse "ok allora, ho iniziato a giocare alla tenera età di 6 anni, mia sorella e mia zia giocavano, io ero affascinata dallo sport in generale e sarebbe stata una buona occasione per farmi fare nuove amicizie e impegnarmi in qualcosa. In italia le cose erano diverse e la scuola non aveva i club, le associazioni sportive erano extra scuola quindi gli anni scolastici non contavano nulla. Stetti per 4 anni al mini-volley che è praticamente una sorta di base, eravamo tantissime e giocavamo a girare. Poi mi spostarono dell'under 12 dove diventai palleggiatrice per via della mia paura sull'attacco. Stetti con questa squadra per 3 anni, mi trovavo una meraviglia, ma solo dopo avermi spostato in un'altra squadra capii che erano delle cattive persone. Mi avevano promesso che saremmo restate in contatto ma nessuno di loro se non 2-3 persone si degnavano di salutarmi.
Andai in un altra squadra e dopo poco mi convocarono per fare un allenamento con altre ragazze provenienti da tutta l'Italia. Feci un ritiro nella capitale per 7 giorni poi ci separammo. Con loro non restai in contatto perché le avevo appena conosciute, ma non sapevo che sarebbero state le mie compagne di "mondiali" per un po di mesi. Insomma, tornai in Toscana, dove abitavo e dopo un anno fui richiamata. Mi trasferii a Trento dove si trovava la sede di questa associazione, mi ritrovai con le ragazze dell'anno prima e insieme intraprendemmo il percorso mondiale. Mondiale si fa per dire, abbiamo giocato contro Francia, Spagna, Brasile, Canada, Svizzera, Irlanda e Austria. Era un girone che non aveva interesse nazionale, era una cosa a livello pallavolistico e basta. Girai tutti questi paesi tranne il Brasile dove mi infortunai alla caviglia sinistra e dovetti stare ferma per 2-3 settimane. Giocavo in entrambi i miei ruoli, principalmente nel ruolo di palleggiatrice essendo il mio "vero" ruolo. Arrivammo seconde dopo il Canada. Esperienza magnifica. Dopo quei mondiali sono tornata alla mia associazione sportiva, molte mi contattavano ma decisi di rifiutare tutte tranne a Trento dove feci una prova di qualche mese"
STAI LEGGENDO
Just us-Kageyama Tobio
FanficLa vita di Elisa cambia drasticamente quando si trasferisce in Giappone. Conosce nuove persone, che diventeranno per lei essenziali, tra queste una in particolare sconvolgerà la sua vita. "Semplicemente noi" Premetto che non seguirò tutti gli avve...