Capitolo 14

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Quando la partita finì i senpai se ne andarono. Ci fermammo fuori dalla palestra a chiacchierare un pò con loro. Li ringraziammo e rientrammo dentro dove l'allenatore ci avvertì sul fatto che da domani avremmo lavorato sulla ricezione.

Iniziammo a fare stretching e mi si avvicinò Nishinoya. "So che non sono fatti miei e che probabilmente sono io la causa dei tuoi problemi, ma che hai?" Mi chiese, io mi girai e lo guardai. "Ehm..."mi fece cenno di avvicinarmi a lui "Ryu mi ha detto il tuo vero carattere,voglio dire, perché non ti comporti come sempre?" Mi chiese. Mi girai e mi avvicinai a lui come prima aveva fatto con me "spoiler: nessuno qua conosce il mio vero carattere" dissi "nessuno?" feci cenno di no con la testa.

"Dopo ti va se parliamo un pochino? Dico mentre gli altri puliscono" io accettai.

Finimmo lo stretching e uscimmo io e lui "senti... non so come iniziare" era in preda all'ansia "chi sia chiaro non ci sto minimamente provando con te, voglio solo creare un rapporto di amicizia" disse "mh ok" risposi guardando in terra mentre andavamo verso le panchine "mi vuoi parlare un po di come sei arrivata ai livelli mondiali alla tua età?" Mi chiese. Prima ci pensai, poi parlai "faccio pallavolo da ormai 12 anni, ho avuto diverse delusioni ma alla fine sono arrivata ai mondiali. Naturalmente non erano i classici mondiali, quelli dove partecipano tutto il mondo. Ho ricoperto il ruolo di palleggiatore per 6 anni ed è il mio ruolo preferito in assoluto, posso però ricoprire anche libero e opposto. Per banda non me la cavo bene, mentre per il centro sono negata. Il mio punto debole è la battuta. Tutto questo per?" "Conoscerci"disse allegramente.

"Hai una bassa autostima" disse lui dopo poco, così da nulla. Lo guardai più che male. "Non credi in te stessa" concluse guardandomi "perché dici questo di me che neanche mi conosci?" Chiesi.
"Capisco molto delle persone" disse lui  "comunque se vuoi fare amicizia con me io ti accolgo a braccia aperte" fece segno di aprire le braccia "letteralmente" concluse
"ti devo abbracciare?" Chiesi "scusa ma non sono abituata, se non sono legata molto alle persone, in realtà odio il contatto fisico in generale" chiuse le braccia triste.
"Va be' quando te la sentirai sappi che io ci sono, e tranquilla...capisco benissimo" disse.

Tornammo dentro e dopo poco il coach ci chiamò e dopo una chiacchierata ci accerchiammo "KARASUNO...FIGHT!".

Dopo esserci cambiati passavamo sempre un pò di tempo nello spogliatoio tutti insieme, anche se io ero sempre sotto pressione data la maggior quantità di maschi e le loro altezze. Mi si accovacciò vicino Suga "mh" dissi "tutto ok?" Mi chiese "mh mh" risposi annuendo "prima ti ho visto giù. Non ti forzo, so quanto io possa essere oppressivo. Se vuoi parlare ci sono" mi disse, io lo ringraziai.

Ci avviamo verso casa e Tobio si autoinvitò da me.
"Cosa vuoi per cena?" Chiesi "non so, fai te" disse lui una volta rientrati in casa "io vado a farmi la doccia" "ok" risposi.

Ero indecisa sul che preparare così la buttai lì. "Che hai preparato?" Mi chiese arrivando ancora caldo dal bagno "merluzzo impanato al forno" dissi io "sei stata bravissima" mi disse dandomi un bacio in fronte. Io arrossii.

Iniziammo a mangiare. "Tobio" "dimmi" "sei diventato più dolce del previsto, non sono abituata~" dissi io "tranquilla, ti ci abituerai" mi disse lui guardando la TV su una partita di pallavolo. Mangiammo in silenzio guardando, entrambi, la partita attentamente. Era sempre una buona fonte per imparare nuove cose.

Quando la partita finì ci alzammo dal tavolo e feci per iniziare a fare le cose che ormai erano di routine come lavare i piatti, pulire ect ma qualcuno mi fermò "tranquilla, stasera ci penso io" mi disse "ma come siamo zuccherini stasera" dissi scherzando "vatti a fare una doccia, zuccherino" mi girai "ok capo" risposi facendo il segno del soldato.

"Ok, così è veramente troppo cringe" dissi uscendo dalla stanza. Mi avviai verso la doccia e dopo poco uscii.
Andai in camera e presi una maglietta larga, sotto misi i pantaloni di tuta e mi feci il pocchio.

"Ma siamo a maggio" disse lui disperato "dettagli" risposi io divertita. "Cosa facciamo?"mi chiese lui "play?" "Hai seriamente la play?" "Sfatiamo un mito, anche le ragazze giocano alla play" "sono solo sorpreso perché sei la prima ragazza che incontro che ha la play" "perche hai incontrato altre ragazze?". Silenzio.

"Dopo parliamo. Di tu sai cosa...e chi" mi disse improvvisamente quando già stavo azionando il gioco. Giocammo per non so quanto. Il giorno dopo avevamo scuola quindi andammo a letto verso le 23 e 30. "Dormi?"mi chiese "no" risposi semplicemente "ne vuoi parlare?" Disse "se restiamo così ok" lui annuii. Guardamo entrambi il soffitto, io avevo le braccia dietro la testa e lui era semplicemente disteso.

"Nulla di che, sono momenti che mi prendono, che odio, però tutto ok. Adesso mi è passata" dissi io "non vuoi dirmi altro?" Mi domandò lui. Non avevo nulla da dire in quel momento, cioe proprio le parole non mi venivano quindi risposi "semmai in un altro momento" lui rispettò la mia scelta.

"E con Nishinoya cosa è successo?" Mi chiese "quando siamo usciti fuori abbiamo parlato del che era successo, mi ha detto che devo credere più in me" silenzio "non hai nulla da competere con lui, mi ha apertamente detto che non trova interesse per me e io lo stesso" dissi "ok"mi rispose lui.

"Tobio devi andare a casa..." "ma adesso mi fa fatica..." "si ma ci devi andare..." "non posso rimanere qua?" "E i tuoi?" "Non ci sono" "tua sorella?" "È da una sua amica" "per me va bene, magari riesco ad addormentarmi prima". Silenzio.

"perché?" mi chiese dopo poco"Soffro di leggera insonnia" "Non hai mai pensato di prendere qualcosa?" "Si ma non voglio. Comunque adesso è tardi, dobbiamo dormire..."
"Ti aspetto" "no, devi dormire" "ok...allora, notte" "Notte".

Mi girai dal lato opposto a lui, dandogli le spalle e guardando il muro. Lui in mezzo ai sogni mi prese e fece scontare i nostri corpi. Mi abbracciò e mise la faccia tra il mio collo e la schiena appoggiandoci le labbra. Un brivido mi percosse tutto il corpo poi mi addormentai, stranamente dopo poco, con lui e in questo stato.

Just us-Kageyama TobioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora