Capitolo 6

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Un nuovo giorno è iniziato  e dopo aver finito le lezioni io e Hinata ci avviammo verso la palestra. Una volta che tutti fummo arrivati, Daichi ci disse di sederci.
"Bene, per i ruoli della partita di allenamento, pensavamo di fare così" giro verso di noi una lavagnetta con delle calamite con su scritto i nostri nomi. "Vorrei usare trio di Elisa, Kageyama e Hinata;Tsukishima è uno dei pochi giocatori alti che abbiamo" in conclusione Hinata e Tsukishima erano centrali, Kageyama alzatore, Tanaka, Daichi e Ennoshita laterali, io come libero.

"Stammi a sentire Hinata, tu sei l'esca più forte!" Disse il corvino. "L'esca...più.... for...te?! Non è mica gran che!" Disse l'arancio. "Segnerai un punto dopo l'altro e attirerai l'attenzione del muro, così gli altri schiacciatori avranno vita semplice. immagina tanti polli come Tsukishima che scavano nella nostra trappola" continuò Kageyama
"ehy Tsukki non è un pollo" "basta Yamaguchi" "Gomen Tsukki" dissero Yamaguchi e Tsukishima. " al contrario se non sarai efficiente tutti gli altri attacchi falliranno" concluse l'alzatore. "Ehy Kageyama non gli mettere pressione" dissi io "tsk".

Guardai Tanaka e gli mimai un "hai visto?!". Lui annuì.
"Ma come farà a murare? Per quanto salti ci metterà di più ad arrivare allo stesso punto di Tsukishima" Domandò Tanaka.
"È per questo che il muro di Hinata non servirà a respingere gli attacchi ma a toccare la palla. Cosi da iniziare una nuova azione"disse Kageyama "ma questo funzionerà?" Chiese Tanaka "probabilmente no, o perlomeno all'inizio, ma è pur sempre una partita di allenamento" disse Daichi da vero realista "quindi Hinata abbi fiducia in te stesso" concluse "SI!MI IMPEGNERÒ! Murero, salterò, farò le veloci, farò un sacco di punti, faro da esca,serviro, tutto quanto" disse Hinata, sembrava una radio.

"È esploso!" Disse il capitano. È esploso? Hahahahaha. Andammo tutti nello spogliatoio, tutti tranne Suga, Kageyama e Hinata che si fermarono per pochi minuti in palestra.
Una volta arrivati su feci entrare gli altri. "Puoi entrare Corsi-chan" disse Ennoshita "ok..(?)" Dissi aprendo la porta un pò stranita dal nomignolo.

Dopo poco arrivarono gli ultimi tre, dovetti quindi uscire nuovamente.

"Qualcuno di voi soffre il solletico?" Chiese ad un certo punto Tanaka
"Ehm, si" risposi io. A quella risposta mi saltò letteralmente a dosso iniziando a fare il solletico. "No, no vi prego. Perfavore..." dissi non riuscendo a trattenermi. Iniziai a ridere, tutti si fermarono a guardarmi. "Posso alzarmi?" Chiesi finendo di ridere "certo che no, adesso ti obbligo a ridere" rispose il pelato riniziando a farmi il solletico.

"Ma perché?" Domandò Suga "Ehi Tanaka-senpai, vengo anche io!" Disse Hinata aggiungendosi alla mia tortura "vi prego, basta! Perfavore, vi scongiuro" dissi "lasciatela" dissero con voce assasina Daichi e Kageyama.

"Grazie, imparate da loro...animali" conclusi alzandomi. 

"Domani è il tuo debutto Hinata" disse Tanaka per ridere. "Ehm.....si" disse tremando il mandarino.
Iniziammo a parlare del più e del meno. Poi arrivata la luna se ne andarono tutti, tranne io e Kageyama. "Se vuoi andare fa pure" dissi mentre mi mettevo la felpa. "No no, tranquilla" rispose lui chiudendo lo zaino.

Chiudemmo a chiave la stanza e io presi la chiave. Scendemmo e iniziammo ad andare verso le rispettive case. "Vuoi che ti riaccompagni a casa?" Chiese lui ad un tratto. "Come vuoi, non sei obbligato, ci arrivo lo stesso anche se sono da sola, lo faccio sempre." Dissi "Tranquilla, mi sento più sicuro se so che ti ho portato a casa io" conclusi lui.

Facciamo finta che non abbia detto nulla ok? Ok

"Dove si trova casa tua?" Chiese "praticamente a questo incrocio dobbiamo girare a destra, poi dopo circa 10 minuti ci siamo" dissi.

"Tu da quanto fai pallavolo?" Domandai per spezzare il silenzio imbarazzante. "10 anni precisi, te?" "11 il 19 ottobre anche se sono si livelli di una persona che ha iniziato da 2 anni" dissi "ma non è vero" "dicono tutti così, però poi i risultati si vedono in campo e sono dei flop assurdi" finii arrivando davanti casa e aprendo il cancello.
"Vuoi entrare?" Chiesi "non ci sono i tuoi genitori?" "No, abito da sola" "pure io, circa" "allora entra" dissi chiudendo il cancello una volta dentro. "Ma è gigante, e anche il tuo giardino lo è" disse vedendo casa mia. "Per essere da sola si, è abbastanza grande, però il giardino è giusto dai"

Aprii la porta e lo feci entrare in casa "sono tornata" dissi "vuoi qualcosa?" "Ma a chi dici che sei rientrata precisamente?" Chiese lui stranito "alla mia casa e a loro" risposi indicando il mio porcellino d'india e il mio coniglio

"In conclusione vuoi qualcosa si o no?" Chiesi nuovamente "quanti anni hanno?" "5 il porcellino, l'altro ha una storia lunga, da quando l'ho preso io ha 4 anni" "perche?" "Ti spiego, quando ero in Italia vivevo in pianura, in un posto deserto dove la prima cosa pubblica come un ristorante era a 5 km ok? Da me ci lasciavano sempre rifiuti o animali che non volevano più. Un giorno quel coniglio ha iniziato a girare per casa mia, in giardino, si faceva liscaire e gli davamo da mangiare però un giorno, prima di andare a scuola, l'ho trovato sdriato e mi sono accorta che qualcosa non andava, infatti aveva tutto il bacino e la coda rotto, lo abbiamo quindi portato dal veterinario per le cure e ho lottato a finché non gli facessero la puntura che li fa morire. Menomale si è ripreso, per paura risuccedesse lo abbiamo tenuto in casa quindi adesso è qui. In poche parole l'ho adottato" dissi "oh, l'altro invece?" "Lui l'ho preso al negozio di animali e l'ho salvato da fare la cavia per esperimenti e cibo per serpenti" "e come mai li tieni separati?" "Inizialmente insieme a Pisolo, il porcellino, avevamo preso una coniglietta, Zoe, che purtroppo dopo 2 anni si è ammalata ed è morta. Ormai pisolo non riesce a stare con nessun'altro animale, quindi li teniamo separati" "ma come mai sono con te?" "Siamo sempre state io e mia mamma le loro padroni, non li potevo lasciare in italia e i miei stanno sempre a lavoro quindi li ho presi io. Ma apparte questi dettagli, si è fatto tardi, hai fame?" "Si..." "vieni, ti cucino qualcosa. Pollo con i funghi? Sennò carne rossa? O pesce?" "Fai te" "vada per il pollo. Allora, non vorrei fare l'invadente ma se vuoi tornare a casa ad un orario decente bisogna muoverci. Hai esperienza in cucina?" "Insomma" "bene, taglia i funghi. Io intato preparo il pollo e faccio il soffritto" dissi iniziando a lavorare.

Dopo circa una mezz'oretta la cena era pronta. Mangiammo e poi, verso le 22 lui se ne andò ringraziandomi per la cena.

Just us-Kageyama TobioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora