𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟏𝟐

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[Jimin]

"Yoongi, mi porti un vassoio per favore?" domando a voce alta tentando di farmi sentire dal mio collega che si trova dall'altra parte del bancone.

"Ecco qui." risponde lui poco dopo, portandomi ciò che ho richiesto.

"Grazie." dico con un sorriso, mentre inizio a riempire il vassoio con le birre che mi sono state ordinate.

È una mattinata come tante altre qui al bar del villaggio.
I soliti clienti, i soliti volti, le solite storie.
Il tempo sembra non passare mai.

Mentre prendo le ordinazioni, riempio i bicchieri e pulisco il bancone non posso fare a meno di pensare a ieri.
Dopo due lunghe settimane di assenza sono tornato alla sala e, cosa più importante, ho ripreso la sfida con il mio rivale.

Vorrei dire che tutto ciò non mi era mancato, che la mia vita era decisamente migliore senza la sua presenza e senza la nostra assurda sfida che ormai sembra essere diventata una droga per entrambi.
Ma non è così.
La verità è che sono bastate poche partite per rendermi totalmente dipendente da questa nostra sfida, da una partita vinta o persa a seconda delle circostanze.
Se all'inizio lo facevo solo per umiliare il mio rivale davanti a tutti e rendere la mia presenza alla sala più emozionante e meno monotona, ora lo faccio perché è l'unica cosa in grado di farmi sentire vivo.

Vivo, ma anche desiderato.
Non ho mai avuto esperienze di questo tipo prima d'ora perché non ho mai avuto il coraggio di esporre la mia sessualità a nessuno e questo mi ha impedito di fare delle conoscenze che potessero portare a qualcosa di più.
Ho sempre desiderato avere qualcuno con cui provare questo tipo di sensazioni, e ora l'ho finalmente trovato e questo mi fa sentire realizzato.
Mi fa sentire un adulto, e non più uno stupido ragazzino come mi ha sempre visto mio padre.

"Jimin!" sussurra improvvisamente Yoongi attirando la mia attenzione e nascondendosi dietro alle mie spalle, stringendo la mia maglia in due pugni.

"Cosa ti prende?" gli chiedo, confuso dal suo comportamento.

Sembra che abbia appena visto un fantasma.

"C'è...è...Jimin, ti prego."

Mi giro a guardarlo, continuando a non capire.

"Yoongi, fai un bel respiro e spiegami cosa succede, altrimenti non posso aiutarti."

Nei suoi occhi leggo puro terrore e le sue guance sembrano andare a fuoco.

"C'è...quel ragazzo...io...gli ho lasciato un biglietto quando è stato qui ma non pensavo tornasse...ora cosa faccio?!"

Capisco subito che sta parlando di Hoseok, il barbiere del villaggio.
Mi volto e lo vedo in piedi davanti all'entrata, mentre si chiude la porta alle spalle.

Yoongi mi aveva parlato di lui per circa due ore durante il nostro ultimo turno.
Era letteralmente perso, ma non sapevo che alla fine avesse preso l'iniziativa di lasciargli un biglietto.

Anche la storia tra me e Jungkook è iniziata in modo simile, attraverso un bigliettino giallo...

"Jimin lasciatelo dire, sei un pessimo amico." mi dice.

Mi risveglio dai miei pensieri e cerco subito di capire come aiutarlo.

"Yoongi, ascoltami. Ora tu fai un bel respiro e vai a prendere la sua ordinazione. Comportati normalmente, e andrà tutto bene."

"La fai facile tu." dice, alzando gli occhi al cielo e passandosi una mano fra i capelli.

Hoseok nel frattempo ha preso posto al bancone e si guarda attorno nervosamente.

𝐁𝐑𝐄𝐀𝐊 𝐌𝐘 𝐑𝐄𝐂𝐎𝐑𝐃𝐒 𝐁𝐀𝐁𝐄 𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora