𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟐𝟔

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[Jimin]

Two months later

"A broken heart is all that's left"

Stringo forte il cuscino contro il mio petto, mentre un rumore incessante proveniente dalla porta della mia camera continua a disturbare la mia quiete.

Mi giro dall'altro lato e mi copro le orecchie, sperando che smetta.

"Jimin, apri subito la porta."

La voce severa di mio padre mi fa aprire immediatamente gli occhi e mi alzo a sedere sul letto.
Scendo velocemente dal letto e, mentre mi avvicino alla porta, incontro il mio riflesso nello specchio.

Mi fermo ad osservarlo, mentre sento il petto stringersi leggermente.
I miei occhi sono gonfi e spenti, le mie occhiaie più visibili del solito e il mio viso è pallido e stanco.
Sembro così diverso. Così spento.

Scuoto la testa cercando di tornare in me e mi avvio verso la porta.
Mi avvicino e la apro, trovandomi davanti lo sguardo severo di mio padre.

"Hai visite. Vedi di sbrigarti, non ho tempo da perdere con i tuoi amici." dice, per poi voltarmi le spalle e sparire lungo il corridoio.

Sospiro pesantemente e scendo le scale, non capendo chi possa presentarsi alla porta di casa mia per cercarmi a quest'ora del giorno.
Attraverso il corridoio e raggiungo l'entrata, alzando poi lo sguardo e trovandomi davanti Taehyung.

Rimango fermo in mezzo all'entrata, non sapendo cosa dire.
È da molto tempo che non lo vedo, e non mi aspettavo una sua visita qui a casa mia.

"Taehyung...che ci fai qui?" chiedo, a bassa voce.

Nei suoi occhi leggo preoccupazione e tristezza.

"Jimin, che fine avevi fatto? Sono giorni che non ho tue notizie." mi dice, con una nota di rimprovero nella voce.

Lo guardo senza dire nulla e, improvvisamente, ricordo il motivo per il quale lo sto evitando da giorni.

"Lasciami in pace." dico, chiudendo la porta.

Lui però è più veloce di me e la blocca con una mano.

"Jimin, ti prego...smettila di comportarti in questo modo. Parliamone."

Lo guardo, in silenzio.

Il suo sguardo profondo mi attraversa l'anima, facendola tremare.
Inspiro a fondo, cercando di rimanere concentrato e da non farmi ingannare dal sollievo che sto provando nel vederlo dopo così tanto tempo.

"Jimin, parla...ti prego."

Alzo nuovamente lo sguardo e lui rimane come stupito dalla freddezza con la quale lo sto osservando.

"Parlare? Parlare, Taehyung?" inizio a dire, la voce rotta.

Mi avvicino a lui e chiudo la porta alle mie spalle, per evitare che mio padre possa udire la nostra conversazione.

"Jimin..."

"È colpa tua. È solo colpa tua." dico, mentre una lacrima inizia a rigare il mio volto.

"Sai benissimo che non è così."

"E invece è così. Sei stato al suo gioco, al gioco di suo padre. Se non fosse stato per te, Jungkook sarebbe ancora qui!" urlo, con tutta la forza che mi rimane in corpo.

"Jimin, ti prego..."

"Ti odio! Ti odio così tanto che non riesco a spiegarlo!"

Fra noi cala il silenzio.
Lui mi guarda, incapace di proferire parola.

𝐁𝐑𝐄𝐀𝐊 𝐌𝐘 𝐑𝐄𝐂𝐎𝐑𝐃𝐒 𝐁𝐀𝐁𝐄 𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora