[Jimin]
"Jeon, lasciami!" urlo, dandogli dei leggeri pugni sulla schiena.
Per qualche strano motivo, dopo essere usciti dal cinema, ha deciso di prendermi in braccio come se fossi un sacco di patate iniziando a camminare in questo modo lungo le strade del villaggio.
"Non se ne parla, sei troppo lento a camminare." mi risponde, ridendo.
"Se ci vede qualcuno penserà che siamo pazzi."
A quel punto si ferma per farmi scendere e, non appena i miei piedi tornano a terra, mi spinge contro il muro di una casa lungo la strada.
"Allora lascia che lo pensino." mi sussurra all'orecchio, avventandosi sulle mie labbra.
Il mio cuore ricomincia a battere forte ma decido di allontanarmi, interrompendo quel contatto.
Lui mi guarda, contrariato.
"Jungkook..." dico, piano, abbassando lo sguardo.
Lo sento ridere e quando alzo nuovamente lo sguardo lo vedo scuotere leggermente la testa.
"Che c'è, Park? Poco fa ti sei letteralmente strusciato su di me e ora fai il timido?" mi chiede, provocandomi.
"Non faccio il timido, è che non possiamo fare queste cose in mezzo alla strada." ribatto.
"E va bene...andiamo a casa allora." dice, alzando gli occhi al cielo e prendendomi per mano.
Dopo qualche secondo di silenzio, però, la sua espressione cambia.
"Anzi...ho cambiato idea. Andiamo alla sala."
Sgrano gli occhi, non capendo il motivo di questa affermazione.
Prima propone di andare a casa sua e ora vuole andare alla sala a giocare?"Jungkook, non sono in vena di partite..."
"Ma noi non andremo lì per giocare." mi dice, malizioso.
Gli rivolgo un altro sguardo confuso, continuando a non capire le sue intenzioni.
"Ma allora..."
"Tu seguimi."
Decido di fidarmi di lui e lo seguo, senza controbattere.
Se c'è una cosa che ho capito è che non finirò mai di conoscere il mio rivale.
Ci sarà sempre un lato nascosto di lui del quale non ero a conoscenza che verrà improvvisamente a galla e che dovrò imparare a gestire.Ma la cosa non mi dispiace affatto, non più ormai.
Raggiungiamo la sala e, una volta entrati, veniamo accolti dallo sguardo altrettanto confuso di Seokjin.
"Vi siete già riappacificati?" ci chiede, alzando un sopracciglio.
"Si, diciamo che c'è stato un malinteso e ora ci siamo chiariti." risponde Jungkook.
Seokjin abbassa lo sguardo, senza dire nulla.
Da una parte, lo capisco.
Alcune volte fatico persino io a comprendere quello che succede fra me e il mio rivale."Senti...non è che avresti le chiavi di quella stanza?" gli chiede poco dopo Jungkook, parlando a bassa voce.
Seokjin alza nuovamente lo sguardo e sgrana gli occhi.
"Perché me lo stai chiedendo?"
A quel punto Jungkook gli si avvicina, sussurrandogli qualcosa all'orecchio.
Io mi limito a stare in disparte e a osservare, non capendo di cosa stiano parlando.
"E va bene...ma ti ricordo che ora hai un doppio debito con me." dice Seokjin, lanciandogli un mazzo di chiavi che lui afferra prontamente.
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𝐁𝐑𝐄𝐀𝐊 𝐌𝐘 𝐑𝐄𝐂𝐎𝐑𝐃𝐒 𝐁𝐀𝐁𝐄 𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤
Fanfiction[IN CORSO] Dove Jeon Jungkook è un uomo misterioso e introverso fissato con il gioco e le slot machines e Park Jimin un ragazzo sfacciato che inspiegabilmente riesce a battere ogni suo record « HO UNA PROPOSTA PER TE, JEON. ATTUALMENTE IL RECORD AP...