𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟑

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[Jungkook]

"How many pennies in the slot? Giving us up didn't take a lot."

Rimango come pietrificato, incapace di proferire qualsiasi parola.
Non riesco a credere che questo moccioso davanti a me sia il ragazzo che da due giorni a questa parte si diverte a farmi innervosire con i suoi stupidi giochetti e a sfidarmi, cosa che nessuno aveva nemmeno mai pensato di fare.

"Stai scherzando?" chiedo, incapace di dire altro.

"Perché dovrei?"

E invece, per quanto mi sembri assurdo, è così.
Nella mia mente avevo costruito l'immagine di un uomo alto e muscoloso come me, e invece il mio misterioso rivale è un piccolo e minuto ragazzino che mi osserva con aria di sfida.

Inspiro a fondo cercando di calmarmi, per poi scuotere la testa.

Ora che finalmente conosco il suo volto, posso tollerare ancora meno che continui ad umiliarmi in questo modo davanti a tutta la sala.

"Non ho nessuna intenzione di stringerti la mano." rispondo, secco.

Sto facendo appello a tutto il mio autocontrollo per non iniziare ad urlare e ad insultarlo davanti a tutti i presenti.

"Quanto siamo scorbutici, Jeon." dice il non più tanto misterioso Park Jimin, ritraendo la mano con un sorrisetto sarcastico stampato in volto.

Nonostante lo conosca da pochi minuti posso affermare con certezza che sia la persona più odiosa che abbia mai conosciuto.
Lo odiavo già prima di conoscere il suo volto ma ora che è qui davanti a me, ora che è una figura reale e non più solo una mia immaginazione, è persino peggio.

Mi avvicino a lui, sovrastandolo con la mia altezza e guardandolo fisso negli occhi.
Lui mi osserva a sua volta cercando di reggere il mio sguardo, ma posso perfettamente percepire la sua inquietudine.

"Senti Park, io non ho idea di chi tu sia ne da dove tu sia saltato fuori, ma lascia che ti dica una cosa..." inizio a dire, puntandogli un dito contro il petto.

"Non hai idea di chi ti sei appena messo contro. Faresti meglio a finirla subito con i tuoi giochetti."

Ora che posso interagire con lui personalmente, voglio fargli capire che deve tornarsene da dove è venuto e mettere fine a questa storia il più velocemente possibile.
Voglio tornare ad essere il migliore, senza dovermi continuamente preoccupare a causa di qualcuno che prova a sottrarmi questo titolo.

Lui non distoglie neanche per un attimo lo sguardo dal mio.
Sto aspettando che crolli, che mi chieda scusa e che esca dalla sala.
Eppure, contro ogni mia aspettativa, questo non avviene.

"Non mi fai paura, Jeon. Non sarai di certo tu a fermarmi dal continuare a battere con una facilità imbarazzante ogni tuo singolo record stabilito in questa sala." dice.

A quel punto sento di non potermi più trattenere.
Ma chi si crede di essere?
Sto per spingerlo a terra con tutta la forza che ho in corpo, ma in quel preciso istante interviene Seokjin piazzandosi tra me e il mio odioso rivale.

"Calmatevi voi due, non voglio risse nella mia sala. Andate a discutere altrove." dice, con serietà.

Lo guardo, per poi spostare nuovamente il mio sguardo su Jimin.
Lo afferro per un polso e senza troppi sforzi lo trascino letteralmente fuori dalla sala, ignorando ogni sua protesta.

Una volta usciti torno a colpirlo con il mio sguardo di fuoco.

"Molto bene...ora che siamo soli ascoltami bene, moccioso." dico, avvicinandomi a lui fino a che non aderisce completamente con la schiena al muro.
"O la smetti immediatamente di prenderti ciò che mi appartiene, o passerai guai seri. Te lo assicuro."

𝐁𝐑𝐄𝐀𝐊 𝐌𝐘 𝐑𝐄𝐂𝐎𝐑𝐃𝐒 𝐁𝐀𝐁𝐄 𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora