[Jungkook]
Apro lentamente la porta della mia camera e osservo Jimin che dorme profondamente, avvolto nelle coperte del mio letto.
Sembra così piccolo e indifeso, mentre con una mano stringe leggermente un angolo del lenzuolo.
Mi lascio sfuggire un sorriso e richiudo la porta, tornando in salotto.Dopo aver lasciato la prigione siamo tornati a casa mia e abbiamo trascorso più di un'ora parlando di ciò che è successo negli ultimi due giorni, prima che Jimin si addormentasse con la testa appoggiata alla mia spalla.
L'ho portato nel mio letto cercando di non svegliarlo, e ora sta dormendo da ormai qualche ora.Ancora non mi capacito di ciò che ha fatto per me, e non riesco davvero a spiegarmelo.
La sua vita sarebbe decisamente più facile senza la mia presenza, eppure ha trascorso un'intera nottata a giocare una partita dietro l'altra pur di vincere i soldi necessari a pagare la mia cauzione.Mi alzo dal divano e raggiungo la finestra del mio salotto, osservando il sole che ormai splende alto nel cielo.
Inevitabilmente inizio a pensare a mio padre e a quanto mi spaventi l'idea di un possibile confronto con lui.
Cosa che a detta del mio avvocato, Soobin, sarà inevitabile.
Da una parte sono più che deciso a fare chiarezza su quanto è accaduto, dall'altra pensare di incontrarlo nuovamente dopo tutti questi anni mi spaventa a morte."J-Jungkook..."
Una flebile voce assonata attira la mia attenzione e mi volto lentamente, trovando Jimin in piedi all'ingresso del salotto.
I suoi capelli biondi sono leggermente spettinati e con una mano si stropiccia un occhio ancora chiuso a metà."Buongiorno...alla buon'ora." affermo, lanciando un'occhiata al mio orologio da polso.
Non posso fare a meno di pensare a quanto sia bello, nonostante si sia appena alzato.
Un po' lo invidio, sotto questo punto di vista.
È così attraente, senza nemmeno sforzarsi."Io...ero molto stanco...non pensavo di aver dormito così tanto. Scusami."
Sorrido, mentre mi avvicino a lui e appoggio le mani sui suoi fianchi.
"Ei...stavo solo scherzando." sussurro, lasciando un piccolo bacio sulla sua fronte.
"Jeon..." dice lui, allontanandosi.
"Si?"
"Sei ubriaco?"
"No, perchè?" chiedo, confuso.
"Tutta questa gentilezza non è da te."
Rido, mentre sposto dei piccoli ciuffi biondi dalla sua fronte.
"Ripeto...tu hai una considerazione troppo bassa di me, Park."
"Talmente bassa che ti ho trascinato fuori da quel posto."
Alzo gli occhi al cielo, scuotendo la testa.
"Per quanto tempo me lo rinfaccerai, ora?"
Lui sorride malizioso, iniziando a giocare con i bottoni della mia camicia.
"Diciamo che ora sei in debito con me..."
Afferro delicatamente le sue mani e le allontano da me.
"Fermati, piccolo tornado."
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𝐁𝐑𝐄𝐀𝐊 𝐌𝐘 𝐑𝐄𝐂𝐎𝐑𝐃𝐒 𝐁𝐀𝐁𝐄 𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤
Hayran Kurgu[IN CORSO] Dove Jeon Jungkook è un uomo misterioso e introverso fissato con il gioco e le slot machines e Park Jimin un ragazzo sfacciato che inspiegabilmente riesce a battere ogni suo record « HO UNA PROPOSTA PER TE, JEON. ATTUALMENTE IL RECORD AP...