𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟑𝟐

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[Jungkook]

Inserisco l'ennesima moneta nella slot machine passando una mano fra i miei capelli scompigliati e riempiendo i miei polmoni di ossigeno, inspirando a fondo.
Ho perso ormai il senso del tempo all'interno di questa immensa sala e sento gli occhi che iniziano a bruciare per l'eccessivo ammontare di ore trascorso davanti allo schermo.

Oggi la mia agenda prevedeva ben quattro appuntamenti con quattro clienti differenti, ma sono stato costretto a rimandarli.
Le mie condizioni dopo ieri sera non sono certo delle migliori e non volevo dare loro una brutta impressione.

"Sei un'idiota, Jeon. Cosa credevi di fare?" bisbiglio tra me e me, mentre muovo abilmente le dita sui pulsanti.

Spero solo che mio padre non lo venga a sapere, o a quel punto avrò più di un problema da risolvere.

"Pensavi forse di levartelo dalla testa? Che stupido."

"GAME OVER. INSERT COIN."

"Vaffanculo." dico ad alta voce, tirando un calcio alla macchina che ha appena annunciato la mia ventesima sconfitta della giornata.

Iniziando a giocare qui nella capitale ho capito che, forse, non sono così abile come credevo.

Una mano appoggiata delicatamente sulla mia spalla attira la mia attenzione e mi fa sobbalzare sullo sgabello.
Mi volto e tiro un sospiro di sollievo non appena incrocio lo sguardo di Minho.

"Jeon, amico, ti sarei davvero grato se evitassi di distruggere questa macchina. Mi è costata una fortuna." mi dice, con tono pacato.

Sospiro, realizzando che ancora una volta non sono riuscito a controllare la mia rabbia.

"Hai ragione. Ti chiedo scusa." rispondo, abbassando lo guardo.

A quel punto lui prende posto sullo sgabello accanto al mio, senza smettere di guardarmi.

Passano minuti che mi sembrano ore intere e poi, finalmente, decide di spezzare il silenzio che si è venuto a creare tra di noi.

"Taemin...lui...ti ha fatto del male, ieri?" mi chiede, un tremolio nella voce che non gli riconosco.

Sgrano gli occhi, non aspettandomi una domanda di questo tipo.

Ieri sera, dopo essere scappato come un codardo in piena regola dalla terrazza dove mi trovavo con Taemin mi sono messo alla disperata ricerca di Minho, in quanto mio unico punto di riferimento all'interno della festa.
Quando finalmente l'ho trovato deve essere rimasto sconvolto dal mio aspetto, in quanto mi trovavo in preda a una piena crisi di pianto e sensi di colpa.
Per un po' ha insistito affinché gli parlassi, ma ero troppo scosso per farlo e l'ho supplicato chiedendogli di accompagnarmi fino al mio hotel.

"Cosa...no, assolutamente. Anzi lui...è stato molto carino con me." ribatto.

"E allora perché stavi piangendo in quel modo? Sembravi letteralmente sotto shock. Amico...puoi dirmelo, lo sai?"

Lo guardo, rimanendo in silenzio per qualche secondo.

"Mi sento come se lo avessi tradito, Minho." sussurro, mentre una lacrima che non ho potuto fermare scorre inesorabilmente sulla mia guancia andando poi a cadere sul parquet rosso della sala.

"Ti riferisci a quel ragazzo del vill...aspetta un attimo." dice, alzandosi in piedi.

Lo guardo, non comprendendo il motivo di questa azione improvvisa.

"Mi stai dicendo che Lee Taemin ti ha scopato?"

Sgrano gli occhi davanti a questo suo modo di esprimersi così diretto e volgare.

𝐁𝐑𝐄𝐀𝐊 𝐌𝐘 𝐑𝐄𝐂𝐎𝐑𝐃𝐒 𝐁𝐀𝐁𝐄 𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora