30- DECISIONE-

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La strada la trascorsi ormai al buio, visto che era quasi ora di cena, ma in quel momento non mi importava di cosa avrei dovuto dire a mio fratello o mia mamma come spiegazione logica della mia fuga...

Ovviamente non potevo rivelargli il vero motivo,perché sennò sarebbero andati su tutte le furie,ma sinceramente non ci sarebbe stato nulla di male nell'uscire con Dylan..

Dylan...

Quel fottutissimo nome che mi gira in testa da mesi,che non mi fa formire alla notte, che mi faceva sentire protetta..

Tutto finito! Ogni singola cosa che facevo, che mi rendeva felice dopo un pò mi si ricontorceva contro, diventando un' incubo da cui ogni volta mi vorrei risvegliare ma purtroppo mi perseguitano.

Ma è ok! Sto bene!

Ormai ancora con gli occhi rossi e lucidi,
Stavo perennemente guardando cuei messaggi, che da poco avevo notato.

Da Dylan

Ti prego  parliamone!
Cè stato un errore! Te lo giuro!
Io ho occhi solo per te!

SCIOCCHEZZE!
era l'unica cosa che mi veniva da scrivergl, era un bugiardo,un traditore,un viscido e altri aggettivi dispreggiativi che ora non mi venivano in mente,

Ma la cosa che mi ha fatto più male è quella di esserci cascata per la seconda volta! Per di più ogni volta che cercavo di pensare ad altro mi ronzava sempre in testa l'idea di dare una seconda chance a Liam.

Non so se per gelosia o per perdono, so solo che per distrarmi da Dylan ho bisogno di qualcosa..anzi qualcuno!

Velocemente bussai alla porta della mia dolce dimora, che ben presto la porta si spalancò rivelando il volto preoccupato di mia madre.
"Oh grazie a Dio stai bene!" Mi disse abbracciandomi. Giuro che le mie costole stavano quasi per rompersi da quanto mi stringeva!

"Oh Ash!" Subito mi corse incontro anche mio fratello, che con solo pochi passi arrivò proprio difronte a me.
"Stai bene piccola??" Mi chiese dolcemente abbassandosi alla mia altezza da gnoma.

"Si,tranquillo" gli risposi sfoderandogli uno dei sorrisi più falsi del mondo.
"Mike dove è Denise?" Gli chiesi subito cercando di sviare il discorso, che ovviamente prima o poi avrei dovuto affrontare.

"Penso sia uscita con una sua nuova amica..Au-.. Aubrey mi sembra" mi disse mio fratello.
"Perché??" Continuò curioso.
"Oh emh così! Pensavo venisse a salutarmi" gli comunicai con finto tono deluso.

"Tranquilla vedrai che tornerà presto a salutarti" mi tranquillizzo lasciandomi un dolce bacio sulla tempia, per poi andarsene.

Ormai finalmente sola con passo svelto mi diressi di sopra, corsi sù per le scale come non avevo mai fatto prima stessa cosa solo per raggiungere la porta di camera mia.

Quando finalmente sbattei la porta dietro le mie spalle piano piano scivolai verso il basso, le lacrime ricominciavano a scendere a flotti, mi sentivo tremare proprio come una foglia in autunno quando cè un leggero venticello, mi sentivo vuota..

Ma poi incominciò a riversarsi anche la rabbia in quella tristezza, ma non solo..
Tutto ciò che mi aveva distrutto si stava accumulando come un'ammasso di detriti che si sono formati nel corso di quest'anno.

Ogni avvenimento! Ogni incontro! Ogni singola cosa cattiva o bella mi stava intasando il cervello! Ogni incubo o trauma si stavano dimostrando veritieri e realistici,

Incominciavo a provare di nuovo quella sensazione di usato .. come una salviettina usa e getta! Buttata nell'immondizia.. e io ci credevo...

Improvvisamente però la rabbia incominciò a prendere il sopravvento, incominciai a dare pugni a casaccio sul mio cuscino, pensando al volto di Dylan che veniva preso a pugni ripetutamente da me.

Io colpivo, colpivo e colpivo... però non essendo abbastanza per placare la mia ira,con passo svelto mi diressi verso il mio enorme armadio.
Appena fui davanti a esso bruscamente aprì le ante, e con foga continuai alla ricerca del mio obbiettivo.

Non stai per fare quello che penso,vero?

oh sì ci puoi giurare!

Detto questo subito trovai ciò che cercavo e di cui avevo bisogno..
Tirai fuori velocemente la scatola da cui presi da essa il magnifico vestito rosa che mi aveva regalato Dylan per Natale.

Lo guardai per un'ultima volta per poi prendere il bigliettino e ridurlo in mille pezzi, dopodiché ancora non abbastanza soddisfatta presi l'abito e senza alcun ripensamento

O dispiacere raggiunsi alla forza della luce  la mia finestra là dove si affacciava davanti all'albero che di solito usavo per sgattaiolare via da casa mia, e con rabbia lo lanciai in mezzo al prato spoglio.

Guardai per secondi anzi forse anche minuti  il tessuto steso sull' erba bagnata, non so è come se avessi gettato dalla finestra l'ultima parte di me, una parte che forse non sapevo neanche di possedere.

Dopo ore interminabili passate a guardare il tessuto inerme finalmente il mio sguardo cadde su altro..ovvero il cellulare.

Vedi che hai dei problemi al cervello?!?!

Che sarà mai è solo una riconciliazione!

No, perché lui ha un'altro intento!

Bhe io no! Quindi piantala

E come ovviamente avete capito senza alcun indugio afferrai il mio smartphone, digitai il numero e sciacciai la cornetta per far partire la chiamata.

Passarono diversi secondi prima che una voce calda e roca mi rispondesse.

"Pronto?" Mi chiese il ragazzo dall'altro capo del telefono.
"Smettila di fare il finto tonto! Sai chi sono.." terminai con tono ancora arrabbiato, per via del mio sfogo.

"Uoh uoh uoh... la ragazza è arrabbiata ehh" mi chiese ironicamente.

Se non lo strozzi tu lo faccio io!

Hai ragione, mi sono pienamente pentita

"Sapevo mi avresti contattato.." continuò con tono vincente.
"Allora,volevi la tua uscita?? Domani alle quattro al bar in centro" gli dissi senza poi aspettare una sua risposta che attaccai immediatamente.

Ma ti sei accorta di ciò che hai fatto??

Già e credo proprio che sarà un' ottimo svago..

Hai intenzione di fargliela pagare a Dylan, non è vero!?!?

Sì,e so anche come fare..

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Spazio Autrice//

Ecco a voi la nuova parteeeee!
Ebbene si sono viva, yeeee
Comunque...in poche parole spero che il capitolo sia di vostro gradimento!
Bacii e alla prossima



||~𝚈𝙾𝚄 𝚊𝚗𝚍 𝙸~ DYLAN O' BRIEN ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora