14-ILLUSA-

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Il viaggio di ritorno lo passammo in silenzio.
Nessuno dei due osava fiatare dopo la scorsa conversazione  avvenuta al lago che riguardava il passato del ragazzo oscuro.
Appena arrivati davanti al maestoso palazzo  io e il ragazzo ci dirigemmo subito verso l'entrata.

Quando fummo in ascensore per dirigerci all'ultimo piano dove si trovava l'appartamento, finalmente Dylan parlò.

"Non hai rispettato il patto.." mi disse il ragazzo guardando dritto davanti a sé.
"E quindi? Cosa vorresti fare al riguardo?" Dissi incrociando le braccia al petto e rivolgendogli uno sguardo curioso.
A quel punto il ragazzo si avvicinò a me e in un batter d'occhio le sue braccia mi imprigionarono in una specie di gabbia.
"Quindi adesso riceverai una punizione.."

Mi disse il moro sfiorando delicatamente la mia pelle pallida ormai rossa per via della troppa vicinanza con il ragazzo.
"E- e quali sarebbero queste conseguenze?!" Chiesi con voce tremante non staccando mai
I miei occhi color smeraldo dai suoi scuri e penetranti.

Subito dopo il moro velocemente si fiondò sulle mie labbra, io di conseguenza misi le mie nei suoi capelli castano chiaro tirandoli qualche volta e assaporando quelle soffici labbra vogliose ma delicate.

Appena le due ante di ferro si aprirono senza staccarci l'uno dall'altro ci avviammo verso la porta in legno che Dylan aprì con un calcio per non interrompere le vicinanze  che c'erano in quel momento.
Entrati Dylan mi prese per i fianchi ed io di conseguenza cinsi le mie gambe intorno alla sua vita. Anche se so che presto me ne sarei pentita in quel momento non ci volevo pensare volevo solo godermelo...

Mentre io ero occupata a baciarlo lui senza mai staccarsi mi portò in camera, ma non quella in cui scopava tutte, nella sua...
Ero così impegnata a pensare che non mi accorsi che il ragazzo mi aveva appoggiato sulla scrivania di legno che c'era difronte il suo letto dove continuava a lasciarmi baci lungo il collo.

"Ti voglio.." dissi tra un gemito e l'altro, ormai non mi potevo più tirare indietro.
"Non è ancora finita la punizione...dovrai aspettare" mi disse mentre piano piano mi stava sfilando la maglietta che subito dopo lanciò in un angolo buio della stanza.

Mi accorsi solo adesso di essere in reggiseno e per di più il mio seno non è piccolo perciò incominciai a sentirmi a disagio e a diventare anche un pomodoro.
"Sei stupenda.." mi disse il moro squadrandomi da capo a piedi mentre torturava il  labbro inferiore.

Subito dopo il ragazzo ritornò a baciarmi con foga dove per minuti interi le nostre lingue si incontrarono,e non erano intenzionate a separarsi.
Appena fui sul letto,Dylan raggiunse subito il gancetto del mio reggiseno fino a slacciarlo e fargli fare la stessa fine della maglietta.

Il ragazzo cominciò a leccarmi e mordicchiare il mio capezzolo il che mi fece gemere e eccitare moltissimo, dopodiché si alzò, fece per togliermi i pantaloni ma lo bloccai.

"Adesso tocca a me!" Gli dissi per poi capovolgere la situazione, io sopra e lui sotto. In quel istante potrei giurare di aver visto il moro sghignazzare il che mi fece capire che gli piaceva ciò che stavo per fare.

Stavo per toglierli la maglietta ma prima che lo potessi fare la vibrazione del mio telefono arrivò al mio udito. Afferrando il cellulare vidi che era una chiamata,per di più di Thomas,così risposi.

"Hey amore" dissi con disinvoltura  alzandomi velocemente da sopra il moro.
"Hey...ti va di uscire sta sera?" Mi chiese il ragazzo dall'altro capo del telefono.
"Emh.. certo!"
"Ok allora ti vengo a prendere alle otto sotto casa di Jane!" Mi disse il mio ragazzo per poi riattaccare.

"Dyl-" stavo per chiederli cosa sarebbe successo  anche se non l'avevamo fatto.
"Tranquilla dimentica tutto, io farò lo stesso" disse il ragazzo con noshalance uscendo dalla stanza.
Quasi mi misi a piangere per quell'affermazione, per lui ero solo un giocattolo usa e getta niente di più!
In quel momento dentro di me sentì una fitta.. era il mio cuore che si spezzava.

Dopo quello che era successo con Dylan alla fine non uscì più con Thomas, gli avevo riferito che non mi sentivo affatto bene, e infatti era così...

In realtà più che starmene nell'appartamento mi andai a rifugiare in una spiaggia poco lontana da casa mia dove quando da ragazzina mi sentivo giù mi piaceva contemplare le onde del mare e sentire la brezza marina che circondava quel posto magnifico. In quelle ore ricevetti molte chiamate di Dylan visto che ero su quella spiaggia distesa da parecchie ore standomene lì impalata con un unico pensiero per la mente, perché mi dovevo innamorare di persone impossibili, e

perché dovrei rispondergli?! Tanto a lui non gli interessa niente di me!
A dissolvermi dai miei pensieri fu una lacrima calda che rigò il mio volto sempre spensierato e allegro. Questa volta anche al mio Subconscio aveva spezzato il cuore, e non intendevo rientrare in quella fottuta casa finché non mi sarei calmata.

Ormai era mezzanotte e mezza e quindi decisi di ritornare a casa anche perché incominciavo ad avere freddo. Nel viaggio di ritorno pensai e ripensai come poter scappare da quella casa ma purtroppo avevo fatto un patto, e io mantengo sempre i patti.

Qualche ora fa avevo varcato la porta dell'appartamento di Dylan,pensando di non metterci più piede là dentro.. ma ora eccomi qua difronte alla porta a fissarla indecisa di entrare o meno.
Era strano perché era da un pò che il mio Subconscio se ne stava zitto, zitto a lasciarmi fare le cose a me, e devo ammetterlo sentivo la sua mancanza.
Appena abbassai la maniglia mi ritrovai faccia a faccia con il ragazzo che evidentemente stava per uscire.

Non feci in tempo a parlare che lui subito mi attaccò.
"Dove cazzo sei stata?!?!" Mi chiese urlando,sbattendo la porta dietro di sè.
"Cosa te ne frega" gli risposi di rimando.
"Si da il caso che la casa sia mia e io devo sapere tutto"
"Io non sono tua! quindi non hai nessun potere su di me!" Gli dissi per poi incamminarmi con passo spedito verso la camera da letto dove mi rinchiusi dentro.

Appena lo feci il ragazzo sbattè più e più volte i pugni contro la porta di legno pronunciando il mio nome.

"Ashley apri!" Mi disse il moro con voce più calma.
"No" gli risposi secca.
"Ti prego Ash!" Mi chiese lui con tono supplicante.
Non ce la feci più! Aprì la porta e mi catapultai nelle sue braccia.
"Non ce l'ha faccio più!" Gli riferì singhiozzando, con la testa immersa nel suo petto.
"Shh tranquilla ci sono io" mi sussurrò il ragazzo all'orecchio, per poi accasciarci per terra.

Perché questo ragazzo mi faceva arrabbiare ma allo stesso tempo impazzire!?
Diciamocelo sotto sotto ero ancora arrabbiata ma in quel momento non avevo voglia di ricominciare la discussione,volevo solo stare al calduccio sotto le sue possenti braccia.
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Spazio Autrice//

Hey ecco a voi un nuovo capitolo!
Spero come sempre che vi piaccia!
(Tranquilli ancora qualche capitolo e ci saranno altre parti hot😏)
Baci e alla prossimaaa!❤️

||~𝚈𝙾𝚄 𝚊𝚗𝚍 𝙸~ DYLAN O' BRIEN ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora