La giornata con Jane finalmente si concluse, tra risate e spettegolezzi. Ma da quando Liam mi aveva mandato quel messaggio pensavo solo a quello. Da una parte godevo di rispondergli un bel no, secco e diretto, ma dall'altro mi ero resa conto che era cambiato dopo tutto.
Quindi rimasi tutta la sera a pensare come rispondergli in modo carino un rifiuto, ma alla fine decisi che forse sarebbe stato meglio dirglielo di persona.
***
Ho già detto che odio rifiutare qualcosa che mi chiedono le altre persone?
Quando lo faccio vado in ansia e non capisco più niente! È come se la gabbia toracica si appesantisse e il cuore esploda in un solo secondo.
In quel momento mi sentivo più o meno così mentre mi torturavo le mie piccole mani. Era da tutta la mattina che evitavo Liam dicendomi sempre che ci avrei parlato dopo, ma evidentemente il mio coraggio se ne era andato via a gambe levate.
"Che hai?" Mi chiese la mia migliore amica notando la mia ansia.
"No,niente sono solo un pò preoccupata per Mike" mentì anche se un pò lo ero, ma semplicemente sapeva cavarsela da solo quindi era l'ultimo dei miei problemi da risolvere.
"Fammi indovinare non è tornato a casa" mi rispose.
All'inizio notai qualcosa di strano in Jane, non sembrava un minimo preoccupata da quello che le avevo detto. Anche perché lei amava mio fratello più di qualsiasi altra cosa al mondo, e si notava..da come si guardavano o parlavano..
"Magari sta da un suo amico" mi fece notare con nonchalance aprendo l'armadietto di fianco al mio.
Subito raddrizzai le antenne e capì che mi nascondeva qualcosa.
"Jane sputa il rospo" la incitai avendo ormai capito di che si trattasse.
"C-cosa? Che ti dovrei dire?! Io non ho niente da nascondere! Proprio nulla" andò nel panico la ragazza parlando velocemente.
"So che mi nascondi qualcosa. Dimmelo" gli dissi dirigendomi verso l'aula di letteratura.
"Oh ma guarda si è fatto tardi! Devo scappare o se no il professor. Youkimura mi ucciderà! Ciao" mi salutò sviando la domanda, e sparendo tra la calca di alunni intenti ad andare a lezione.
"Heyy! Non finisce qui! Ne riparleremo dopo" gli urlai per sovrastare il baccano causato dalle persone.
Sospirai non ricevendo risposta dalla mora, così, ormai incazzata mi diressi velocemente nell'aula dove tutti si trovavano ognuno hai propri posti.
Ovviamente la giornata doveva per forza iniziare male quindi con la mia fortuna trovai l'unico banco rimanente vicino al biondo, che appena mi notò mi sfoderò un magnifico sorriso.
"Hey" mi salutò il ragazzo mentre mi accomodavo sulla scomoda sedia di legno.
"Ciao" ricambiai il saluto.
Sei pronta a tirargli il palo?
Non sei simpatica
Che cè?! Ho detto soltanto la verità
Presi un respiro e provai a concentrarmi sulla lezione, ma più lo facevo e più il pensiero di averlo di fianco mi tormentava.
Avevo paura della sua reazione..Lui ha sempre sofferto di questi attacchi di rabbia incontrollabili,
Non che mi picchiasse..o cioè una volta lo stava per fare ma si era bloccato, da lì ho sempre un pò avuto paura di riferirgli notizie negative.
È vero, da quando era tornato niente di ciò si era mai manifestato ma avevo comunque paura di dirglielo..ma alla fine decisi fosse meglio togliore uno dei pesi che mi tormentavano in quel momento, quindi decisi di affrontare il problema senza scappare da esso,
Infondo solo i vigliacchi fanno così.
"Liam..psss Liam" lo richiamai per attirare la sua attenzione.
"Che c'è?" Mi chiese dopo svariati minuti.
"Ho riflettuto molto su quel messaggio che mi hai mandato e-"
"Ah, vuoi dire il ballo" mi interruppe sorridente.
"Esatto. È ciò di cui ti vorrei parlare." Conclusi seriamente trasportando i miei occhi color smeraldo su i suoi, occhi blu così profondi dove una volta ero caduta e mi ero persa,perdendo così una parte di me stessa.
"Ascolta, sei stato molto carino ad invitarmi al ballo, ma...io ci vado con Dyl. Mi dispiace" gli dissi diretta, senza girarci intorno come solitamente ero proposita a fare.
Lui in un primo momento rimase paralizzato, come se qualcosa dentro di lui si fosse bloccato facendo fermare così tutto il sistema circolatorio.
"O-ok" mi rispose soltanto per poi rigirarsi ad ascoltare la lezione.
All'inizio subito un senso di colpa si impossesso del mio corpo facendomi sentire completamente una merda.
Ah tranquilla ora per lui lo sei:)
Grazie tesoroo, sei molto rassicurante!
Grazie lo so ihihi
Bhe alla fine avete capito che cosa è successo dopo, mi ha semplicemente ignorata fino alla fine della giornata. Bhe mi pareva più che normale visto che l'ho ferito pensai facendo notare al mio cervello che cosa avesse fatto. Lo so era giusto così ma qualcosa dentro di me mi diceva che avevo appena commesso un'errore che mi sarebbe costato caro molto presto.
A interrompere i mie pensieri fu lo scontro che ebbi con qualcuno visto la mia sbadataggine di avere sempre la testa fra le nuvole.
"Oddio scusa" mi scusai notando di avergli fatto cadere i suoi libri di testo sul pavimento.
"tranquilla Ash, tanto non mi sarebbero serviti a niente" commentò una voce inconfondibile.
"Sei sempre il solito Dyl" ridacchiai dandogli una leggera spinta.
"Ah quindi non sei contenta di vedermi?" Mi chiese facendo il finto offeso.
"Fammi pensare...no"
"Brutta pesteee!" Urlò mettendosi a ridere.
"No non è vero" negai aiutandolo a racchettare le sue cianfrusaglie.
"Mi sei mancata"mi informò dandomi un leggero bacio sulle labbra.
"Ma è solo ieri che non mi hai vista" ridacchiai.
"Eh vabbè a me è sembrata un'eternità" protestò.
"Povero il mio bimbo"lo presi in giro.
"Ti va di venire da me?" Gli chiesi dopo un pò al ragazzo.
"Emh io-"
"è già occupato mi dispiace" lo interruppe un voce stridula dietro di me.
L'avrei riconosciuta ad un miglio di distanza fra mille oche quella voce.
"Cosa cazzo vuoi Aubrey?!" Sbraitai già seccata.
Ovviamente accanto a lei non mi stupì di trovare Denise che la seguiva come un cagnolino, come si può cadere così in basso?
Dalle stelle alle stalle mi dicevano
Benedetto!
"Ah non te l'ha detto il tuo fidanzatino?" Mi chiese facendo la finta dispiaciuta.
"Dyl che vuole dire?" Gli chiesi incazzata nera.
"Deve aiutarmi a fare una cosa" rispose vaga la biondina.
"Zitta, non l'ho chiesto a te!" La zittì subito.
"Devo sbrigargli una veloce commissione. Niente altro" mi disse cercando di tranquillizzarmi ma invano.
"E di che si tratta?"
"Non te lo posso dire. Fidati è meglio se non lo sai perché'-"
"Cerchi di proteggermi e bla bla bla" lo interruppi.
"Sai che c'è?! Fanculo a te e a te!" Indicai il moro e la biondina per poi urlare
"FANCULO TUTTI!"
Dopodiché presi il mio zaino da terra, e incazzata nera mi diressi verso il grosso portone di uscita di quel inferno.
Una volta fuori camminai il più velocemente possibile verso la macchina della mia amica, che si trovava appoggiata ad essa ad aspettare che io uscissi.
"Che è-"
"Salì in macchina! Io e te dobbiamo parlare di un' altra faccenda" le ordinai.
Lei eseguì il mio ordine senza protestare.
Appena fummo sul veicolo esplosi.
"Dimmi la verità DOVE CAZZO SI TROVA MIO FRATELLO?!! DA TE? SI LO SO. NON MENTIRMI PERCHÉ NON CE NE È BISOGNO" le urlai.
Sicuramente non ero arrabbiata con lei, ma in quel momento era l'unica persona che avevo davanti per potermi sfogare du tutto.
"Si..scusa se non te l'ho detto Ash.." si scusò tristemente, abbassando il capo imbarazzata.
"Scusa un cazzo!" E così velocemente uscì dalla macchina sbattendo la portiera e correndo non so dove.
Avevo appena combinato un secondo disastro.
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Spazio Autrice//
Heyyyy! Ciaooo come state? Spero come sempre bene. Scusatemi sempre per la mia inattività ma sono una persona molto indaffarata e semplicemente non so organizzarmi a fare tutto quindi perdonatemi per favore.
Spero vi stia ancora piacendo la storia visto che la fine è vicinaa!
Un bacio e alla prossimaa ciauuu
Micol🦋~
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||~𝚈𝙾𝚄 𝚊𝚗𝚍 𝙸~ DYLAN O' BRIEN ||
RomancePROLOGO: "Ashley evans,una ragazza di 17 anni che ha lasciato la sua vecchia scuola per colpa di una relazione finita male, conoscerà Dylan o'brien il solito puttaniere di turno e che cercherà di far cadere Ashley ai suoi piedi, ma lei non si fa ing...
