- Isabel, riesci a sentirmi? - chiede Alice.
- Sì. - rispondo, in preda al panico.
- Tesoro, ora è il momento di spingere. Fagiolino deve nascere, hai capito? -
- Non sono pronta... -
- Sì che lo sei. Ascolta la mia voce e andrà tutto bene. -
Guardo Alex negli occhi. È terrorizzato, ma mi rassicura con un sorriso. Improvvisamene, però, sento una voce che mi paralizza.
- Non vincerete...mai... -
Georgia.
Merda, è ancora viva. Ma quante vite ha, questa donna?
Inizia a ridere in modo agghiacciante. - Lucas...prenderà il bambino...ho...vinto...io... - ride sempre più forte. - Ho...trascinato...tutti...con me... -
Alex diventa livido di rabbia.
- Ho...ucciso...Blake...l'hai...visto...? -
- Alex, non guardare. - lo imploro. - Non pensare a lei, sta per morire. -
- Brucerete...all'inferno...con...me... - ride di nuovo. - C'è...una...bomba... -
Mi irrigidisco di colpo. Una bomba. Qui dentro?!
- Stronzate. - ringhia Alex.
- Apri...quadro... -
Lui illumina tutte le pareti con la torcia. C'è effettivamente un quadro, da un lato. Come ho fatto a non vederlo prima? Si alza e va a controllare. - Porca... - si blocca, prima di correre di nuovo da me. Mi passa un braccio sotto le gambe e uno dietro la schiena, poi mi solleva con un grugnito.
Georgia continua a ridere. - Non...ce...la...farete...mai... -
Alex mi porta in fretta fuori e inizia a correre più veloce che può lungo la strada.
- Che...aaargh! - mi aggrappo al suo collo. - Devi fermarti, Alex! -
- Non posso. Mancano due minuti all'esplosione! -
- Il bambino...sta per uscire, fermati! -
- Resisti, per favore. - accelera l'andatura. - Ancora un pochino, ci siamo quasi. -
- No, no! Mettimi giù! -
- Alex! - la voce di mio padre risuona come un proiettile nell'aria.
Non può essere vero! Svegliatemi da questo maledetto incubo!
- Aaargh! - appoggio la testa contro la spalla di Alex. - Non importa se è qui, devi fermarti! -
- Ci siamo quasi. - si precipita in una vecchia casa e mi fa appoggiare i piedi a terra. La giacca è rimasta al capannone, perciò si sfila la maglietta e la sistema sul pavimento. - Piano. - mi fa sedere e riprende il cellulare. - Mamma, sei ancora in linea? -
- Sì... -
- Dimmi cosa devo fare, per favore... -
- Isabel, cosa senti? -
- Che devo spingere...aaargh! -
- E allora spingi, forza! - mi incita e io non ci penso due volte. - Alex, tienile le gambe allargate. Isabel, ascolta la mia voce. Uno. Due. Tre... -
Spingo fino a quando non mi dice di riprendere fiato. - Bravissima. Ora, ricomincia. Uno. Due... -
Continuo. Alex fa luce e allo stesso tempo è concentrato su di me.
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I belong to you
RomanceIsabel è una giovane agente dell'FBI di San Diego, California. È cresciuta in una famiglia stabile, seppur con i genitori divorziati, ha una sorella minore con cui va molto d'accordo, due fratellastri sempre presenti anche se lontani e un ex fidanza...