Alex guarda inorridito la dottoressa Montgomery, mentre si prepara all'ecografia interna. Non si aspettava una cosa del genere, questo è certo. Continua a stringermi la mano, come se ne dipendesse della sua vita.
- Rilassati. - ridacchio. - Non mi farà male. -
- Sicura? -
- Sicura. - mi sporgo verso di lui per dargli un bacio. - Sei pronto? -
Sorride, cercando di raddrizzarsi sulla sedia. - Oh, sì. -
Da zuccone qual è, ha costretto medici e infermiere a farlo alzare dal letto in anticipo, solo per poter venire qui sulle sue gambe. Sono passati due giorni da quando si è svegliato e sta straordinariamente bene.
- Pronti per vedere fagiolino? - la dottoressa Montgomery spegne la luce e accende il monitor. Muove l'oggetto infernale, causandomi più di un semplice fastidio, fino a trovare il punto giusto e fermarsi lì. - Eccolo qui. - evidenzia un punto sullo schermo. - Papà, ti presento il tuo bambino. - preme un pulsante. - Ora si presenterà anche lui, dagli solo un secondo. -
Poco dopo, si sente il cuore battere all'impazzata. Non mi stancherei mai di questa melodia. È così...bella.
Alex mi stringe la mano, anche se ha tutta l'aria di essere sconvolto. È a bocca aperta, con gli occhi sgranati. E poi, quando una lacrima gli rotola lungo la guancia e un piccolo sorriso gli orla le labbra, capisco che non è sconvolto. È felice. Di una felicità che esplode qualche secondo dopo. Lancia un urlo d'eccitazione e mi solleva la maglietta di colpo.
- Alex, ma che... -
- Ehi, piccolino? - appoggia le labbra sul mio stomaco. - Sono il tuo papà! -
La dottoressa Montgomery scoppia a ridere. - Nessuno ha mai reagito così. - dice. - Di solito, a questo punto iniziano già a svenire. -
- Quante settimane mancano al parto? -
- Beh, in teoria, trentatré, ma i tempi potrebbero variare. -
- Quando crescerà la pancia? -
- Più o meno dalla quindicesima settimana e da lì sempre di più. -
- Lo sentiremo muoversi? -
- Certo. -
- Può sentire la mia voce? -
- Assolutamente sì e sarà anche in grado di riconoscerla, quando sarà nato. -
Ha appena detto le paroline magiche. Alex si sporge di nuovo sulla mia pancia e sussurra qualcosa che solo io posso sentire, al momento. - Ti amo già. -
- Posso liberarla da questo oggetto di tortura? - ridacchia ancora la Montgomery.
- Aspetti. - recupera il cellulare. - Può farmi sentire di nuovo il cuore? -
La dottoressa ubbidisce e Alex registra il suono, sciogliendomi sul posto. Non mi aspettavo davvero una reazione così da uno come lui, ma ehi, sono felice di essermi sbagliata. È così euforico e felice, che mi dimentico del fatto che oggi dovremmo parlare di quello che gli è successo.
Finalmente, posso stringere di nuovo le gambe. Dio, che fastidio. Mi rivesto, mentre Alex continua a crivellare la ginecologa di domande.
- Per quanto tempo avrà la nausea? -
- Per i primi tre mesi, poi passerà. -
- C'è qualcosa che non può mangiare? -
- Dovrà fare degli esami. Probabilmente le cose crude. -
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I belong to you
RomanceIsabel è una giovane agente dell'FBI di San Diego, California. È cresciuta in una famiglia stabile, seppur con i genitori divorziati, ha una sorella minore con cui va molto d'accordo, due fratellastri sempre presenti anche se lontani e un ex fidanza...