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E' la mattina di Natale e sono sveglia ormai dall'alba. Fagiolino si muove un po' troppo e non riuscivo più a dormire, mentre Alex è rimasto completamente immerso nel mondo dei sogni. Non può neanche immaginare quanto lo invidio...

Sto preparando le frittelle di mele, una ricetta con cui mia nonna ci svegliava sempre prima di scartare i regali. Mentre mescolo la pastella con una frusta, canticchio la canzone che ho messo in sottofondo, "Can't keep my feet on the ground", e muovo i fianchi a ritmo di musica. La cosa sembra far star bene anche il mio bambino, perché si agita con me.

- There's something inside. Makes me feel alive. No stoppin' it now-ow-ow-ow. - non ricordo il resto e mugugno senza cantare le parole. Immergo le fette di mela nella pastella dolce e speziata e le tuffo nell'olio bollente proprio al momento del ritornello. - I'm reaching out, can I touch the clouds? Try to pull me down, can't keep my feet on the ground. -

Un paio di mani tatuati mi circondano la vita arrotondata e una voce che amo da impazzire inizia a cantare con me. - Yes, you and me, come and feel this beat. There's a world to see, can't keep my feet on the ground. -

Scoppio a ridere, quando Alex mi mordicchia il collo.

- Mi è piaciuto un sacco vederti ancheggiare in quel modo, con solo la mia maglietta addosso. - sussurra. - Fallo più spesso, dolcezza. Adoro svegliarmi così... - fa scorrere le dita sulle mie cosce nude, elettrizzandomi completamente. Poi, annusa l'aria e addio atmosfera sensuale. - Che cos'è questo delizioso profumino di cannella e zucchero? -

- Frittelle di mele. - borbotto, scolandole e aggiungendone altre sul fuoco. - E in forno c'è il tacchino. Ho già bollito le patate per il purè e preparato la torta di zucca, che è nel secondo forno. Manca solo la salsa di mirtilli rossi. -

- Wow! - esclama, riempiendosi una tazza di caffè. - A che ora ti sei alzata, per riuscire a fare tutto? -

- Poco prima dell'alba. Qualcuno non voleva che restassi a letto. -

Si china a baciarmi la pancia. - Ciao, amore mio. -

- Già, proprio lui...o lei...beh, fagiolino. -

- Secondo te, sarà un mini me o una mini te? -

Ci penso un po', mentre rigiro le frittelle con una forchetta. - Non lo so...ho la sensazione che sia un maschio, a essere onesta. Non sta fermo un attimo, proprio come suo padre. -

Ridacchia. - Com'è che si dice? Buon sangue non mente! -

Rido con lui. Beh, non mi dispiacerebbe affatto che mio figlio diventi sexy e dolce come il suo papà.

- Frittelle di mele! - Ivy corre in cucina come un tornado. Annusa l'aria come un segugio ed elenca tutte le pietanze che ho preparato. - Tacchino, torta di zucca, patate... - apre il frigo. - Mirtilli rossi per la salsa. -

- Ehi, cane detective, vuoi un caffè? - le chiede Alex, prendendola in giro. Sono come cane e gatto, ma in senso buono.

- Volentieri, Leone il cane fifone. -

Scoppio a ridere. Ieri sera abbiamo guardato un film horror insieme e, beh, Alex ha lanciato un urlo di terrore quando Ivy lo ha sorpreso di proposito in bagno, nascondendosi nell'accappatoio.

- Giuro che mi vendicherò. - borbotta lui, rubando una frittella dal piatto.

- Ehi! - lo schiaffeggio sulla mano. - Sono per il pranzo, giù le zampe! -

- Ma voglio assaggiarne una! -

- Non pensarci neanche, ti conosco ormai. - mi incollo al suo petto e gli do un bacio. -Perché non inizi a lavare i mirtilli, mentre faccio sciogliere lo zucchero nell'acqua? -

I belong to youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora