8 Lui

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La lezione terminò in tranquillità, presi tutti gli appunti possibili ed immaginabili per poter ripetere l'argomento al meglio, volevo essere pronto per quando avremmo iniziato a programmare software e il resto, dovevo avere delle ottime basi. Io e Davis uscimmo dall'aula ma Addison ci bloccò <<ragazzi! Allora lezione interessante, no?>> Ci guardava con un sorriso smagliante e gigante, la sua felicità era contagiosa <<già, molto interessante>> disse Davis, Addison ci osservò per momento <<che ne dite se andiamo a prenderci un frappè alla caffetteria dell'università?>> Propose, io e Davis ci guardammo, non era una brutta idea, dopo saremmo potuti andare in centro per visitare la città <<per me va bene>> dissi sorridendo <<per me pure. Anzi dopo volevo portare Brayden nel centro di Boston, vuoi aiutarmi a fargli da guida?>> Il mio amico sorrise, Addison pure <<ma certo! Mi sembra un'idea fantastica! Brayden amerai questa città tanto quanto io>> i suoi occhi verdi si illuminarono e poi andammo alla caffetteria. Era al centro del campus e molti studenti entravano e uscivano, era molto grande e c'erano delle grandi vetrate che facevano vedere l'interno ampio e moderno del locale, entrammo e l'odore del caffè mi investì le narici, la caffetteria era piena <<quanto amo questo posto!>> Esclamò Addison felice e ci fece strada verso un tavolo, ci sedemmo: Io e Davis da un lato e Addison di fronte a me, mi guardai intorno e osservai tutti i tavoli pieni di ragazzi della mia età o più grandi che si divertivano, alcuni già avevano i libri davanti ed erano concentrati a leggere, questo posto era pieno di vita. <<Che vi prendete?>> Domandò Addison, presi il menù e guardai le opzioni <<frappè cioccolato bianco e fragola>> dissi, <<io frappè cioccolato fondente e nocciola>> disse Davis, <<gusti particolari, mi piacete>> disse la ragazza. Una volta prese le ordinazioni, Addison iniziò una conversazione <<come mai hai scelto di venire a Boston?>> Mi domandò, alzai lo sguardo su di lei, bella domanda... <<Volevo uscire dalla mia comfort zone. Non è che Great Falls offra molte possibilità>> spiegai, lei mi osservò attentamente, sembrava veramente interessata <<bè ti capisco, ogni tanto bisogna cambiare aria>> annuì per concordare <<quindi anche tu sei di Boston?>> Domandò Davis, Addison annuì <<la mia famiglia è fedele a questa città. Ma io dopo l'università vorrei andare a lavorare da un'altra parte>> si guardò le mani come se fosse una cosa irrealizzabile, ma a primo impatto mi sembrava una ragazza determinata, se voleva poteva arrivare dove voleva <<dove vorresti andare?>> Domandai curioso, lei guardò il tavolo pensierosa <<pensavo a Seattle>> disse <<bello. Sono sicuro che riuscirai ad andarci>> alzò lo sguardo <<bè lo spero>>. I nostri frappè arrivarono e contemporaneamente Ashlynn Smith entró nella caffetteria con i suoi amici, attirava l'attenzione di tutti, anche la mia, ma come potevo non guardarla? Era davvero bella: i capelli biondi le ricadevano perfettamente sulla spalle, il viso era perfettamente truccato, il fisico snello fasciato dai jeans neri con lo strappo sulle ginocchia e un top nero senza maniche con una giacca grigia. Aveva lo sguardo alto e non dava a nessuno un po' attenzione mentre tutti i presenti (soprattutto ragazzi) la osservavano con desiderio, si rendeva conto dell'effetto che aveva sui ragazzi? Probabilmente si e ne godeva pure. Si sedette al tavolo e vidi che era capitata di fronte a me, un ragazzo si sedette al suo fianco e appoggiò il braccio sulla sua sedia, era il suo ragazzo? In quel momento lei alzò lo sguardo nella mia direzione e io lo abbassai <<tutto bene?>> Domandò Addison, sembrava veramente preoccupata eppure ci conoscevamo da un'ora, si voltò e vide Ashlynn, non volevo sapere che espressione avesse la ragazza dai capelli biondi che mi metteva in soggezione ma che allo stesso tempo mi attraeva <<ti sta guardando accigliata>> mi sussurrò Davis, lo guardai come per dire "e cosa dovrei fare?", lui alzò le spalle e si voltò verso il tavolo che cazzo ti viene, Brayden? Che problemi hai? Alza la testa e incrocia il suo sguardo, idiota! Feci un respiro profondo e alzai lo sguardo, mi mancò il fiato quando vidi due occhi castani appoggiati attentamente solo su di me, l'espressione accigliata di Ashlynn cambió, mi sorrise e mi fece un cenno con la mano, ricambiai pienamente in imbarazzo <<Ashlynn Smith sta guardando te?>> Domandò sorpresa Addison, anche io ero sorpreso quanto lei <<si sono sorpreso anche io>> dissi <<no! ma non perché sei brutto o il resto ma perché non l'ha mai fatto se poi dopo non voleva chiudersi in un bagno>> si spiegò <<non preoccuparti, Addison, ho capito>> dissi io. <<Secondo me gli piaci>> esclamò Davis mentre beveva tranquillamente il suo frappè, lo guardai, non diceva sul serio? Come poteva ad una ragazza come Ashlynn Smith piacere un tipo come me? Non ci conoscevamo nemmeno ed ero più che convinto che appena avesse capito che tipo di persona ero se la sarebbe data a gambe <<non dire stupidaggini, Davis. Perché dovrebbe piacergli un tipo come me?>> mostrarmi così insicuro mi irritava, ero un ragazzo a cui piaceva tenere tutto dentro anche se sbagliava a fare così, non ero bravo con le parole <<cosa intendi con "un tipo come me"?>> Domandò Addison accigliata, guardai lei e cercai in tutti i modi di non spostare lo sguardo dietro alla ragazza bionda che continuava ad osservarmi ma non ci riuscì, spostai lo sguardo su Ashlynn e la sua bellezza mi colpì dritto nella poca autostima che avevo come poteva un essere umano sembrare così perfetto? Guardai di nuovo Addison che aspettava una risposta, sospirai <<guardami>> mi indicai, lei mi guardò e la sua espressione si fece confusa, non capiva, ovviamente non capiva e non lo avrebbe mai fatto se non si fosse messa nei miei panni, se non avesse provato le stesse sensazioni sulla sua pelle, decisi di continuare <<non sono per niente attraente, e dentro di me non c'è niente di interessante o bello. Sono pieno di insicurezze e non mi sento felice...>> mi fermai subito quando la mia mente viaggiò a quel ricordo, a quel momento, a quella persona, mio padre.... Le lacrime minacciavano di uscire ma mi ero ripromesso che non avrei più pianto, non mi sarebbe servito a niente, non mi avrebbe riportato indietro quella persona <<Ti senti bene?>> Domandò Davis preoccupato poggiando una mano sulla mia spalla <<che ne dite se andiamo a prendere un po' d'aria?>> Propose Addison, Davis annuì e entrambi si alzarono <<vado un'attimo in bagno, vi raggiungo>> li avvertii, loro se ne andarono e rimasi solo al tavolo, notai che anche gli amici di Ashlynn se ne stavano andando ma lei no: era rimasta immobile, seduta sulla sedia e mi osservava ancora, non aveva niente di meglio da fare piuttosto che mettersi lì e guardarmi senza un valido motivo? Mi alzai e lei fece lo stesso, disse qualcosa agli amici che annuirono e poi una ragazza, la stessa che era insieme a lei ieri, mi guardò per un momento per poi andarsene con gli altri, mi voltai visto che dovevo andare in bagno ma la sua voce mi bloccò <<ehi!>> Esclamò, mi voltai e me la ritrovai di fronte, masticava una gomma il che la rendeva ancora più sexy di quanto non lo fosse già <<ciao...>> Sperai di non essere diventato rosso, lei sorrise e mi guardò dall'alto in basso <<tutto bene?>> Domandò, si preoccupava per me? Per quale assurdo motivo? <<Ehm si. Perché me lo chiedi?>> Domandai <<non lo so sembravi triste fino a qualche secondo fa>> si aspettava che ne avrei parlato? Con lei che ci conoscevamo a malapena? <<Niente di che. Tu invece?>> Cercai di deviare il discorso su di lei <<io sto sempre bene. Non lascio che le cose negative controllino il mio umore>> era un indiretta per caso? Sperai di no <<bè, non tutti siamo come te, Ashlynn>> dissi, lei fece un passo in avanti e il mio battito cardiaco iniziò ad aumentare <<è un bene che non tutti siano come me, Brayden>> sussurrò, le guardai le labbra carnose, cavolo... <<Perché dici così?>> Domandai, non poteva essere così terribile ma in fondo non la conoscevo <<non ti farebbe piacere saperlo, credimi>> mi sorrise, dovevo andarmene, feci un passo indietro <<ehm devo andare. Ci si vede>> mi allontanai a passo svelto spedito verso il bagno, dovevo allontanarmi da Ashlynn Smith e dalla strana sensazione che mi aveva smosso.

the good boy and the bad girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora