21 Lui

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<<Vado all'università con Davis>> dissi a mamma e nonno che erano in cucina a fare colazione, i miei fratelli erano già usciti e così il mio amico era stato così gentile da passarmi a prendere, dovevo assolutamente iniziare a pensare di comprarmi una macchina prima che mi dimenticassi come si guidava, avevo faticato molto per prendermi la patente. <<Possiamo incontrarlo?>> Domandò mamma, oh cavolo... <<Adesso?>> Dissi, perché dovevo essere in anticipo oggi? <<Se per te non è un problema...>> Disse nonno, lo era? Non credevo che sarebbe stato male presentare il mio primo vero amico a mia madre e mio nonno... <<No certo. È un problema se scendete?>> Loro fecero di no con la testa e così tutti e tre andammo in ascensore, avvisai Davis e lui mi rispose che era più che felice di incontrarli <<buongiorno!>> Esclamò il mio amico una volta che lo raggiunsi, lui guardò mia madre e mio nonno per un momento prima di presentarsi: <<salve, sono Davis Park. Il migliore amico di Brayden>> sorrise, mi considerava il suo migliore amico? <<Ciao, Davis. Io sono Dianne, sua madre e lui è Albert, mio padre e suo nonno>> disse mia madre porgendo la mano che Davis strinse volentieri, fece lo stesso con nonno <<è un piacere conoscerla signora Coleman, e ovviamente anche conoscere lei, signore>> disse <<non darmi del voi, per favore>> commentò nonno sorridendo <<va bene, Albert>> disse Davis <<sono così felice che mio figlio abbia trovato degli amici... Lo sai che sei molto carino, Davis?>> Disse invece mia madre, vidi il mio amico arrossire leggermente <<la ringrazio, signora Coleman>> disse <<puoi chiamarmi Dianne>> mia madre sorrise <<che ne dici se c'è ne andiamo? Vi rivedrete presto>> dissi <<si, penso sia una buona idea. Arrivederci>> Davis li salutò, salimmo in macchina e partimmo.

<<Scusami, ma volevano conoscerti>> guardai fuori dal finestrino, chissà che impressione si era fatto di loro... <<Sono delle brave persone, mi piacciono molto, passeranno il weekend qui?>> Chiese, annuì <<né io né i miei fratelli volevamo andare a lezione per poter stare con loro, ma mia madre ci ha vietato categoricamente di saltare delle lezioni per colpa sua>> spiegai, Davis si mise a ridere <<tua madre mi piace, mi ha trasmesso delle belle sensazioni>> commentò <<ha dovuto crescere tre figli da sola e mantenere la casa, è una forza della natura>> dissi senza pensare, ancora non avevo detto nulla a Davis di quello che era successo, non sapeva ancora degli attacchi di panico <<tuo padre l'ha lasciata?>> Domandò mentre manteneva lo sguardo sulla strada, deglutì <<non l'ha fatto perché voleva...>> dissi ma mi bloccai <<tuo padre è morto?>> Chiese lui timoroso, sentì il suo sguardo addosso per un momento e annuì <<oh... Cavolo, mi dispiace>> commentò sospirando mentre entrava nel campus dell'università, parcheggiò e scendemmo dall'auto <<io... Non lo sapevo, Brayden>> disse guardandomi negli occhi <<ehi, va tutto bene. Come potevi saperlo?>> Dissi iniziando a camminare, ricordare mio padre mi mise un po' di malumore ma non era di certo colpa di Davis <<cavolo, scusami. Non voglio che adesso tu stia male per colpa della mia invadenza>> mi raggiunse, cosa? Non volevo che pensasse assolutamente qualcosa del genere... <<Non sei stato invadente, volevi solo sapere. E comunque te lo avrei detto prima o poi>> dissi facendo un lieve sorriso, lui lo ricambiò <<quando vorrai raccontarmi tutta la storia sarò qui per ascoltarti, Brayden>> disse, lo apprezzavo, davvero tanto. Continuammo a camminare ma entrambi ci fermammo quando vedemmo Esther ed Ashlynn in lontananza che parlavano io come sempre guardavo quest'ultima che mi ipnotizzava con ogni suo movimento... Quando lei si iniziò a guardare intorno incrociò il mio sguardo, non sorrise e non fece nulla, si limitò a guardarmi con i suoi occhi castani e mi sentì per un momento mancare il respiro, mi sentivo pienamente risucchiato da lei "dovresti girare a largo da me, Brayden" ormai credevo che non ci sarei riuscito, ero attratto da lei e volevo conoscerla, volevo capirla <<forse dovremmo andare>> mi sussurrò Davis, forse aveva ragione ma i miei piedi non ne volevano sapere di muoversi da lì, quando anche Esther ci notò prese subito Ashlynn per un polso e la trascinò, lei la lasciò fare e non spezzò il contatto visivo nemmeno per un istante <<ciao>> esordì Esther più rivolta a Davis che a me <<ciao, ragazze>> disse il mio amico <<è da un po' che non vi si vede in giro. Come va?>> disse la mora <<tutto bene, a voi?>> Replicò lei, ormai la conversazione era tra Davis & Esther, io non ero lì, ero perso per la ragazza bionda difronte a me che mi aveva avvertito di starle alla larga ma che secondo me non avrei ascoltato, ad un certo punto però dovetti distogliere lo sguardo cavolo, era tutto così intenso... <<Tutto bene, no?>> Domandò lei, annuì e deglutì <<a te? Come è andata la settimana?>> Ero così imbarazzato, quella ragazza mi metteva in soggezione <<il solito:  qualche ragazzo, una bevuta, un po' di pugni al sacco e studio, nulla di nuovo>> disse e sorrise, come se la prima cosa l'avesse detta per suscitare una mia reazione, una sensazione di malessere, infatti, stava navigando dentro di me era palese che lei non si sentiva attratta da me, come poteva? Immaginavo che volesse che le stessi alla larga non perché fosse pericolosa ma perché non mi voleva tra i piedi... Feci finta che quelle parole non mi avessero fatto il minimo effetto <<bene, buon per te>> mi limitai a dire <<Brayden, andiamo?>> Mi domandò Davis, sembrava più come una supplica, un modo per dirmi che voleva andarsene, lui era ancora confuso sui suoi sentimenti per Esther ma secondo me c'era qualcosa <<certo>> dissi e poi guardai di nuovo Ashlynn <<buon weekend, immagino che nei fine settimana ti è più facile trovare qualcuno con cui andare a letto>> mi allontanai, non sapevo nemmeno perché lo avevo detto, mi aveva dato fastidio capire che non le suscitavo nulla, nemmeno la minima sensazione.
<<Hai detto quelle cose ad Ashlynn? Immagino che ti abbia dato davvero fastidio sapere delle sue abitudini>> commentò Davis <<e io immagino che tu sia ancora confuso su Esther. Oppure sai già quello che provi ma ti spaventa ammetterlo>> dissi io, Davis era confuso su Esther ma non potevo non ammettere che anche io forse lo iniziavo ad essere su Ashlynn...

                     

the good boy and the bad girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora