42 Lui

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Guardai negli occhi di mia sorella in cerca di una risposta che, a quanto pare, lei non era disposta a darmi con tanta facilità. Allora decisi di guardare mio fratello, in cerca della verità, lui guardava a terra, consapevole che aveva appena tirato fuori una cosa che, a quanto pare, come molte altre, non ero destinato a sapere, almeno non per il momento. Decisi di guardare Ashlynn, il mio rifugio, la ragazza che si era presa cura di me una volta, la ragazza che mi faceva battere il cuore, mi sorrise e mi strinse il braccio ricordandomi che lei era lì per me, ricambiai il sorriso debolmente e guardai di nuovo i miei fratelli maggiori. <<Allora? Non avete intenzione di dirmi nulla?>> Entrambi mi guardarono <<penso sia compito di Layla spiegarti di che stiamo parlando>> mi disse Charles, che riguardasse lei lo avevo capito, che fosse disposta a parlare lo dubitavo <<non ho niente da dire>> disse lei fredda guardando a terra <<ah davvero? Pensi che sia stupido? Smettila di mentirmi, Layla, dimmi la verità per una volta>> le dissi, lei strinse le mani a pugno e poi guardò la mia ragazza <<se vuoi sapere qualsiasi cosa lei se ne deve andare>> disse con disprezzo, sospirai e guardai Ashlynn <<va bene, possiamo parlare con tua madre un'altra volta>> mi baciò e poi fece un cenno ai miei fratelli, si recò all'uscita, si voltò per un momento verso di me e mi sorrise, poi uscì.

Guardai mia sorella in attesa che dicesse qualcosa, lei aveva lo sguardo fisso sulle sue mani, palesemente a disagio <<perché non ti siedi, fratellino?>> Mi disse Charles facendomi segno di sedermi sullo sgabello di fronte a Layla, lo feci e io e mia sorella fummo occhi negli occhi. Appoggiò le braccia sul bancone mentre Charles si sedette al mio fianco, entrambi la guardammo mentre aspettavamo che iniziasse a parlare, lei sospirò di nuovo <<ho conosciuto Dawn all'ultimo anno di liceo>> iniziò tenendo sempre lo sguardo basso <<avevo finito l'allenamento con le cheerleaders, ti ricordi la sera del compleanno del nonno, no? Ero arrabbiata perché ci eravamo dovute trattenere proprio quella sera e stavo facendo il possibile per tornare a casa quanto prima>> fece di nuovo una pausa <<andai nel parcheggio per salire in macchina, ma il mio intento fu rallentato da Dawn e i suoi amici, si erano parcheggiati con le loro auto esattamente intorno alla mia e lei era addirittura seduta sul cofano della mia macchina. Allora io, in preda alla rabbia, urlai contro ognuno di loro, soprattutto contro Dawn. Tutti si misero a ridere, tutti tranne lei, che mi guardò con una leggera curiosità>> fece un piccolo sorriso al ricordo, questa Dawn era, o era stata, per lei quello che stavo pensando? <<Dawn aveva 4 anni in più di me, quindi all'epoca io 18 e lei 22. Era una tosta, vestiva completamente di nero ed era ricoperta di tatuaggi. Era la sorella maggiore della mia migliore amica, Jenna, ve la ricordate, no? È venuta qui qualche giorno fa, allora non sapevo che fossero sorelle>> sospirò tenendo sempre lo sguardo basso, decisi di prenderle le mani, una cosa che facevamo spesso, anche quando eravamo piccoli, peccato che ultimamente c'eravamo separati e avevamo perso tutte le nostre abitudini insieme. I suoi occhi si riempirono di lacrime, ma non sapevo se era per il nostro contatto o per la storia che aveva iniziato a raccontare <<le urlai di togliersi dal cofano della mia macchina, che lei non aveva alcun diritto di fare quello che le pareva, e sai lei che cosa fece? Mi diede uno schiaffo. Da lì lei ne andò con i suoi amici e per un po' non l'ho rivista>> disse e sorrise <<Quando andai ad una festa a casa di Jenna, la vidi lì, seduta sul bancone della cucina con una ragazza avvinghiata al suo fianco, ma non le stava dando la minima attenzione, stava guardando me quella sera, fumava e osservava me in ogni mio minimo movimento e spostamento. Mi sentivo in un modo strano con lei nella stessa stanza, con il suo sguardo su di me, allora non avevo capito di essere bisessuale>> mi guardò in cerca di qualche reazione sul mio viso, mia sorella era bisessuale? Perché cavolo non me lo aveva detto? <<Perché non me lo hai detto?>> Le chiesi, anche Charles allungò la sua mano per stringere il polso di nostra sorella, lei strinse sia il mio indice che quello di Charles <<non ci ho dato più importanza, dopo che lei se ne andò ormai non lo ritenevo rilevante>> disse, cosa? Quindi adesso non stavano insieme? <<Cosa? Perché lei se ne andò?>> Domandai <<adesso ci arrivo. Comunque più tardi, a quella festa, lei mi venne a parlare e ci presentammo, pensai che mi volesse chiedere scusa e invece cominciò a comportarsi come una grandissima stronza, non potevo credere alle mie orecchie>> fece di nuovo una pausa <<la iniziai ad odiare, in quel momento e per un po' lo feci. Quelle rare volte che ci incontravamo mi trattava malissimo ma io le rispondevo a tono>> disse <<quando cambiarono le cose?>> Chiesi curioso <<quando iniziai a frequentare un ragazzo. Qualche giorno prima avevamo avuto l'ennesimo scontro a casa sua, visto che ero andata per sua sorella, iniziavo però, a rimuginare sulle nostre parole, su ogni singola frase. Iniziavo a stancarmi di andarle sempre contro, mi faceva sentire qualcosa di strano, mi attirava a sé come una calamita e mi odiavo, non solo perché fossi attratta da una persona che mi trattava malissimo ma anche perché era una ragazza, fino ad allora non avevo mai messo in dubbio la mia orientazione sessuale, ma era bastata Dawn Covington per farmi ricredere>> si fermò di nuovo e guardò fuori dalla finestra <<ero fuori scuola con questo ragazzo, lui voleva baciarmi e io non aspettavo altro, insomma, sarebbe stato il mio primo bacio e lui mi piaceva tanto... Almeno, volevo farmi credere e far credere agli altri che fosse così. Neanche il tempo di sfiorarlo che Dawn apparse dal nulla e gli diede un pugno sulla mascella>> a quanto pare una ragazza che possedeva molto autocontrollo <<iniziò a farmi una sceneggiata, in effetti non aveva tutti i torti, la settimana prima le avevo confessato che lei mi piaceva mentre l'avevo vista con un'altra ragazza e lei non mi aveva detto assolutamente nulla. Cosa ne potevo sapere io che stava avendo una lotta interiore perché non voleva ammettere a sé stessa che si era innamorata o affezionata? Finimmo per discutere, ma la discussione non durò molto perché lei mi prese per i fianchi e mi baciò>> sospirò ricordando quel momento, la storia di Dawn & Layla mi sembrava ancora più altalenante di quella mia e di Ashlynn, anche se sapevo che non potevo fare dei paragoni. <<Quella sera avevo detto a mamma che sarei andata a casa di Jenna, e in effetti è lì che andai, ma non per Jenna. Quella notte feci l'amore con Dawn, la mia prima volta fu con lei>> disse e sorrise, da quello che avevo potuto capire, anche se adesso non stavano più insieme, non le era ancora passata, le strinsi di più le mani, capivo come si sentiva, io ero messo uguale per Ashlynn. <<Da lì iniziò uno dei periodi migliori e peggiori della mia vita: da una parte non potevo crederci che una persona estranea alla mia famiglia potesse amarmi così tanto, stavo conoscendo delle parti di Dawn che non credevo che avesse ed eravamo felici, imperfette, ma insieme. Dall'altro lato lei era troppo gelosa, aveva paura che me ne andassi e che trovassi qualcuno di meglio, ma lei probabilmente non aveva capito quanto la amassi, con lei mi sentivo al sicuro, litigavamo e certe volte non ci parlavamo per giorni>> spiegò <<ecco spiegati i suoi cambi di umore>> mi disse Charles, lo guardai <<da quanto tempo lo sapevi?>> Lui guardò Layla <<dalla loro prima litigata, era palese che stava male e che le fosse successo qualcosa. Ero già pronto ad andare a prendere a pugni l'idiota che aveva fatto piangere mia sorella, ma quando mi disse che era una ragazza dovetti fare un passo indietro>> disse con una nota di divertimento per alleggerire l'atmosfera, guardai di nuovo la mia meravigliosa e fortissima sorella maggiore <<non sei obbligata a raccontarmi tutto se non te la senti. Cavolo, mi sento un idiota>> dissi <<nono, devi sapere tutta la verità, mai più segreti>> mi disse e mi strinse le mani <<passammo 5 mesi stupendi insieme. Si stava avvicinando il mio diploma e ci saremmo separate per il college, ma questo non importava, potevamo resistere a tutto, no?>> Rise amaramente <<Dawn iniziò a comportarsi in modo strano, ci vedevamo di meno, e quelle poche volte che succedeva era quasi sempre assente. Credevo che si fosse stancata di me, credevo che io fossi il problema, ma in realtà non era così>> decisi di alzarmi e di andare ad abbracciarla <<il giorno del nostro sesto mese passato insieme credevo che sarebbe stato speciale, che magari avremmo ritrovato quella complicità che avevamo perso, ma fu quel giorno che il mio mondo fu fatto in mille pezzi. Andai a casa sua e Jenna mi disse che Dawn mi aveva lasciato una lettera. Quando la lessi e vidi la foto che ci aveva lasciato mi sentì morire: mi aveva praticamente detto addio, mi aveva detto che se n'era andata, che le cose tra di noi non potevano funzionare, che i pregiudizi degli altri erano veri, che io mi meritavo di meglio. Quella foto ritraeva lei che si baciava con una ragazza, era stata scattata recentemente, lo avevo capito perché indossava una maglia che le avevo comprato io>> le lacrime scorsero sulle sue guance, io e Charles le stavamo vicino senza dire una sola parola, mi sarei aspettato di tutto ma non di certo una storia del genere <<mi aveva abbandonato quando più avevo bisogno di lei, la ferita di papà faceva ancora male, avevo saputo da poco tutta la storia con Abraham Smith ma con lei sembrava tutto più sopportabile. Non era di certo la ragazza più romantica e dolce del mondo, ma lo era a modo suo, mi amava a modo suo, forse non ero abbastanza per lei, forse si sentiva oppressa>> ormai singhiozzava, le accarezzai i capelli per farla calmare <<non è vero, tu sei stata fantastica, Layla, è stata lei a perderci>> le disse Charles, lei si separò da lui ma rimase avvinghiata a me, mi guardò <<è per questo che non mi piace Ashlynn. Lei mi ricorda molto Dawn e non voglio che ti facciano la stessa cosa che hanno fatto a me, non voglio che tu provi nemmeno metà del dolore che ho provato io, Brayden. Sei mio fratello minore, ti proteggerei a costo della mia stessa vita>> mi disse e in quel momento mi resi conto di quanto fossi stato orribile, di quanto fossi stato il peggiore dei fratelli, piuttosto di capire fino in fondo i perché delle sue reazioni le ero andato contro e basta, convinto che Layla avesse solo tanti pregiudizi nei confronti di Ashlynn <<io... Mi sento così idiota, sono stato ingiusto con te, Layla. Mi dispiace>> abbassai lo sguardo, lei mi mise due dita sotto il mento e mi costrinse a guardarla <<non devi scusarti di nulla, anzi, sono io quella che si deve scusare. Mi sono lasciata trasportare dal passato, so perfettamente che Ashlynn non c'entra nulla con Dawn>> mi disse, la abbracciai e la tenni stretta a me, quanto mi era mancata mia sorella. <<Dov'è questa Dawn? Se Jenna studia qui vuol dire che anche lei viene a Boston qualche volta per vedere la sorella?>> Domandai, Charles sospirò <<la città d'origine della famiglia Covington è Boston. Molto probabilmente Dawn & Layla passano molti più giorni nella stessa città di quello che ci piace pensare>> disse Charles, guardai mia sorella incredulo <<cosa? L'hai incontrata per caso?>> Mia sorella scosse la testa <<per fortuna Boston è una città grande, non so nulla di lei da quando se n'è andata. Jenna ha l'intelligenza di non nominarla mai>> spiegò <<e perché hai scelto di venire in questa città per il college se sapevi che c'era questa possibilità?>> Domandai <<io e Jenna avevamo deciso questo college insieme da molto prima che avessi una relazione con Dawn. Brayden, pensi davvero che una ragazza mi avrebbe impedito di costruirmi un futuro? Se mai la incontrerò spero che si renda conto di quello che si è persa, oppure adesso è più felice con qualcun altro e non mi pensa più, chi lo sa>> alzò le spalle per non far capire che il pensiero di quella ragazza con qualcun altro la faceva stare male <<ma la ami ancora?>> Le chiesi poi, lei mi guardò e nel suo sguardo vidi l'incertezza, ecco cosa succedeva quando una persona che amavi davvero ti faceva del male, continuavi ad amarla anche se questa ti aveva trattato come spazzatura a noi esseri umani ci piaceva proprio farci del male, eh? La abbracciai di nuovo e guardai mio fratello, ancora una volta avevo avuto la conferma che Layla Coleman fosse una giovane donna meravigliosa.
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Salve lettori! Ecco qui il capitolo 42! Quanti di voi si aspettavano una storia del genere? Adesso sappiamo fino in fondo tutte le ragioni dell'ostilità di Layla nei confronti di Ashlynn. Grazie sempre per il supporto, vi adoro! ❤️

the good boy and the bad girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora