27 Lei

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<<Non so se dirti che hai fatto bene o dirti che sei stata una stronza>> commentò Esther appena finì di raccontarle gli avvenimenti del sabato con Brayden. Per tutta la giornata di sabato e domenica non smisi di pensare a lui neanche per un istante, come stava? Gli avevano fatto male le mie parole? <<Avrei dovuto farlo prima, Esther, l'ho già coinvolto abbastanza>> dissi accendendo una Chesterfield, avevo iniziato a fumare più del dovuto ultimamente <<si è preso il disturbo di portarti a casa, lo hai baciato dicendo che desideravi farlo con lui e poi il mattino dopo lo tratti di merda? Se fossi in lui sarei furiosa>> commentò la mia amica, una cosa che mi piaceva di lei era che quando sbagliavo non si faceva troppi problemi a dirmelo <<non si dovrebbe aspettare nulla da me>> dissi semplicemente <<magari stava accettando quest'idea però poi tu gli hai acceso di nuovo la speranza>> mi guardò mentre masticava una gomma, non risposi, riflettendo sulla sua considerazione anche lui aveva acceso la mia speranza di poter essere felice, di uscire dal mio tunnel, ma era bastato un messaggio di Carla per riportarmi con i piedi per terra <<resta il fatto che se è lui quello che vuoi dovresti combattere per lui>> aggiunse, la guardai incredula <<quello che voglio? Che pensi? Che io mi sia innamorata? Mi pare di aver fatto capire più volte che non è così. Ho già spiegato che rimarrò da sola a vita, non ho bisogno di un uomo>> dissi, eppure tutte queste convinzioni con Brayden venivano messe da parte <<avrei potuto crederti qualche settimana fa, ma il modo in cui la tua voce bassa e il tuo sguardo triste raccontavano gli avvenimenti di sabato mi fanno pensare che magari inizia a piacerti sul serio>> sorrise come se mi avesse sgamata, scossi la testa <<stai dicendo solo sciocchezze>> la sentì ridere <<quindi non ti crea nessun problema guardarlo in questo momento che parla con un bellissima bionda? Sembrano molto intimi>> disse Esther, mi voltai verso il punto che stava guardando e vidi che parlava con una ragazza: bionda, con un bel fisico e persino più bassa di me,  sembravano due persone che si conoscevano da una vita, e forse era proprio così, ridevano e lei cercava di toccarlo ma lui la evitava in modo disinvolto se non voleva essere toccato perché insisteva? Strinsi i pugni e mi sorpresi di sentire un grande fastidio dentro di me mischiato ad una grande rabbia, perché mi sentivo così? Non tolsi lo sguardo neanche per un secondo chi era quella ragazza? Perché mi premeva saperlo? <<Come pensavo... Ti dà fastidio che stia ridendo con quella ragazza? Vorresti essere al suo posto?>> Esther mi si avvicinò e appoggiò il suo mento sulla mia spalla, <<certo che no>> dissi semplicemente bugiarda <<a me non sembra, puoi anche prendere in giro te stessa ma non me>> mi allontanai da lei e continuai a guardare Brayden che questa volta mi aveva notata, il sorriso gli morì sulle labbra, la ragazza che stava con lui notò questo suo cambio improvviso e spostò il suo sguardo su di me, sorrisi, ma stavo mentendo <<sai chi è?>> chiesi guardando la biondina dall'alto verso il basso <<se non fossi gelosa non ti dovrebbe interessare>> disse, odiavo il fatto che avesse ragione, ma non volevo pensare che fossi gelosa di lui perché dovrei esserlo? Io e lui non eravamo niente, e mai lo saremmo stati, non dovevo provare nessuna di queste sensazioni... Il mio cervello sapeva che non dovevo sentirmi in questo modo nei suoi confronti, ma il mio cuore non ne voleva sapere, era come se avesse trovato un nuovo stimolo e non aveva intenzione di lasciarlo andare, non era affatto sano né per me né per lui, dovevo darmi una calmata. <<Infatti era solo una pura curiosità, Esther>> dissi iniziando a camminare, andai nella direzione di Brayden non perché volessi parlare con lui, ma perché volevo sentire il suo profumo e la sua presenza per un micro secondo sapendo che ad un certo punto non avrei potuto più farlo. <<Sei Ashlynn Smith?>> Mi bloccai quando la ragazza che stava parlando con Brayden mi fece questa domanda, mi voltai e potei vedere il suo faccino da angioletto da più vicino, aveva gli occhi verdi, il naso dritto e perfetto e due labbra rosa piegate in un sorriso. <<Si, perché?>> Chiesi poco amichevole fermandomi giusto di fianco a Brayden, le nostre mani si sfiorarono per un momento, appena lui sentì il leggero contatto si allontanò come se avesse preso la scossa, feci finta che questa cosa non mi colpì dritta nel petto <<dei miei amici parlano sempre di te, ti ho vista molte volte in giro, la ragazza che ha picchiato Lily, no?>> Disse sorridendo, mi conosceva solamente per questo? Certo che avevo proprio una bella fama, sentì due occhi azzurri guardarmi il profilo <<se l'ho fatto è perché se lo meritava, non perché mi andava. Non picchio la gente a caso>> dissi come per giustificarmi, la giustifica era per la ragazza o per Brayden? <<Sicuramente se lo sarà meritato, un mio amico non lo ha fatto solo perché era una ragazza>> commentò <<comunque io sono Gwen>> mi porse la mano sorridendo, la strinsi più del dovuto sorridendo falsamente questa ragazza non mi piaceva per niente, poteva essere così perfetta? <<Conosci Brayden?>> Le chiesi, lo guardai per un momento e vidi la sua espressione seria <<che ti importa se ci conosciamo o meno?>> Chiese distaccato, Esther mi strinse la mano facendomi sapere che era lì, infatti, che mi importava se si conoscevano o meno? <<Diciamo che è una lunga storia>> si limitò a dire Gwen, strinsi di nuovo i pugni, c'era bisogno di tutto questo mistero? <<Sarà meglio andare, tra poco iniziano le lezioni>> le disse Brayden, Gwen annuì <<ci si vede, Ashlynn>> mi salutò quest'ultima seguendolo. Esther si piazzò di fronte a me <<come ti senti?>> chiese <<non so neanche chi sia ma vorrei prenderla a pugni>> dissi guardando il punto verso cui stavano andando senza neanche riflettere, i miei modi di fare e i miei istinti stavano dando ragione alle parole della mia amica, io ero gelosa di Brayden, perché lui, probabilmente, mi piaceva <<chi è che aveva ragione, quindi?>> Lei, ma non lo avrei mai ammesso ad alta voce.

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<<Si frequenta con quella ragazza?>> Domandai appena vidi Davis, senza neanche salutarlo, lui si voltò verso di me confuso, era in compagnia della sua amica Addison che era confusa altrettanto. <<Di chi e di che cosa stai parlando, Ashlynn?>> Chiese, sbuffai <<del tuo amico, si vede con quella Gwen?>> Il solo dire il suo nome mi faceva innervosire, Davis mi guardò e poi sorrise scuotendo la testa <<considerando che sabato era a casa tua perché non voleva lasciarti da sola mezza ubriaca in giro, direi di no. Tu gli piaci, Ashlynn, gli inizi a piacere sul serio>> disse, rimasi un po' spiazzata, come potevo piacergli se gli avevo fatto solo del male? <<chi è Gwen?>> Chiesi, sicuramente lui lo sapeva <<sono entrambi di Great Falls, a quanto pare sono andati nello stesso liceo>> mi spiegò, amici di vecchia data quindi? <<A lei gli piace lui?>> Domandai ancora, lui mi guardò ancora più confuso <<perché ti interessa?>> Chiese, odiavo che tutti mi facessero notare che mi importava di cose della quale non avrebbero dovuto <<puoi rispondere e basta?>> non volevo perdere la pazienza e sfogare la mia rabbia su di lui che non c'entrava nulla <<non so se a Gwen piace Brayden, l'ho vista una sola volta, Ashlynn>> mi rispose Davis, sospirai <<perché lo hai trattato così? Non ti ha mai fatto nulla>> si mise in mezzo Addison, la guardai <<è meglio per lui, l'ho fatto soprattutto nel suo interesse>> mi ero stancata di giustificarmi, nessuno mi avrebbe capito, pensavano solamente che ero una stronza a cui piaceva sempre e solo fare del male agli altri, non si preoccupavano di capire fino in fondo una persona, si fermavano alle apparenze, ma alla fine che mi importava delle loro opinioni? <<Non vedo come mettere delle idee nella sua testa e poi dirgli che per fortuna non siete andati a letto insieme possa essere nel suo interesse>> mi attaccò Addison, potevo anche capire che lei volesse difendere Brayden, insomma erano diventati amici e mi ricordavo che al liceo con i suoi amici lei era molto protettiva, ma non mi conosceva e nemmeno Brayden sapeva i motivi per la quale mi ero comportata così. Quella mattina avrei voluto solamente baciarlo, avevo sbagliato a dire che era stata colpa dell'alcol, ero abbastanza consapevole di quello che stavo facendo la sera prima, in quel momento volevo lui e lo volevo ancora ora, perché era il mio opposto, perché era così buono e dolce, aiutava tutti senza mai aspettarsi nulla in cambio e mi faceva vedere il mondo sotto un altro punta di vista, il suo. Iniziava a prendersi un posto dentro di me, ma ormai non importava più, dovevo pensare prima alla sua protezione e poi a quello che volevo io, avrebbe sicuramente incontrato una ragazza migliore di me che se lo sarebbe meritato senza farlo soffrire <<non sai come stanno le cose, Addison>> mi limitai a dire. <<Tutto bene?>> Drake ci raggiunse e per prima guardò Addison più del dovuto, lei divenne rossa in viso e abbassò lo sguardo <<no, tutto ok, stavo per andarmene>> dissi guardando Davis <<si, mi ha chiesto solamente una cosa>> aggiunse, me ne andai senza guardare più nessuno di loro in faccia.
<<Ashlynn!>> Drake mi chiamò ed era palese che mi stesse seguendo, non mi girai, non volevo parlare con lui, non volevo parlare con nessuno, avevo bisogno di fumare e stare da sola <<Ashlynn, aspetta un momento>> Drake mi prese per un braccio e mi fece voltare verso di lui, non lo guardai negli occhi <<che ti prende? Sei molto strana>> i miei genitori erano degli stronzi, mia madre aveva delle foto mie e di Brayden e sicuramente non avrebbe tardato a minacciare con quelle, Brayden mi odiava per colpa mia dopo che gli avevo fatto credere che non lo volessi o che fossi addirittura disgustata dai nostri due baci, ero gelosa di quella Gwen perché probabilmente era tutto quello che Brayden si meritava ma che io non riuscivo ad essere, mi ero detta più volte che non provavo nulla per lui e che di lui non mi importava ma iniziavo a non esserne più così sicura, mi sentivo spaccata e non sapevo se sarei riuscita di nuovo a mettere insieme i pezzi <<sono sempre io, Drake>> non ci credevo neanche io <<non ti credo, sai? Sei sempre stata una guerriera, ma hai sempre voluto fare tutto da sola e tenerti tutto per te, immagino che questa cosa inizi a stancarti>> odiavo il fatto che lui riuscisse a leggermi come se fossi un libro aperto, odiavo il fatto che sembravo fragile e debole ultimamente, dovevo cambiare assolutamente atteggiamento e iniziare a pensare a un modo per liberarmi dei coniugi Smith, dovevo impedire che facessero qualsiasi cosa avessero in mente. <<Posso chiederti una cosa?>> Chiesi, Drake mi guardò confuso <<sai che puoi chiedermi quello che vuoi>> annuì <<è arrivato il momento di agire, in che modo possiamo mandare Abraham e Carla in carcere?>> lui sorrise <<parliamone con Dustin, Esther e Caroline. Vedrai che qualche idea la tiriamo fuori>> sorrisi e insieme andammo fuori dal campus

the good boy and the bad girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora