Dopo aver terminato la chiamata il biondo si lavò il viso con l'acqua fredda e subito dopo uscì a testa alta dal bagno, prese un respiro profondo e si risedette al tavolo
《Cosa dovevi fare?》 Domandò alzando un sopracciglio, Keigo si trattenne dal ridergli in pieno viso, cosa poteva fare un ragazzo nel bagno di un locale
《Dovevo un attimo rinfrescarmi il viso e le idee》 spiegò riprendendo il bicchiere fra le mani
《Dammi il tuo indirizzo》ordinò con aria quasi minacciosa, il biondo sobbalzò ma purtroppo per lui doveva dargli corda...
Piano piano iniziò a dettarlo e dopo di ché guardò il corvino
《A cosa le serve il mio indirizzo?》 Domandò guardandolo con aria curiosa e pressoché confusa
《Per iniziare dammi del tu》chiese sorseggiando la sua bevanda mentre il biondo annuiva
《E per quanto riguarda l'indirizzo, mi serve per venire a prenderti venerdì sera mi sembra ovvio.》
Dabi spiegò le sue intenzioni con così tanta tranquillità e una sorta di velata dolcezza che Keigo per un attimo si dimenticò totalmente della missione, sorrise dolcemente senza farci caso... e nonostante non conoscesse quell'uomo le sue guance si tinsero di rosa, iniziò a sentire l'aria farsi più calda... sopratutto quando notò lo sguardo del corvino poggiarsi più in basso, più precisamente sulla sua collana fatta di piume rosse
《Ora capisco come mai nel mio ufficio vi erano alcune piume rosse》esclamò con aria quasi soddisfatta, il biondo non capendo chiese chiarimenti sulle intenzioni del ragazzo dagli occhi blu《La tua collana perde piume 》il corvino scoppiò in una fragorosa risata facendogli notare che le piume presenti sulla collana erano molto fragili e di conseguenza ogni tanto tendevano a cadere
《Non importa quanto loro siano fragili》proferì il biondo 《Ciò che importa è il loro significato...e anche questo, le rende speciali... anche questo per me ha un grande significato.》Keigo iniziò ad accarezzare dolcemente quelle piume dai colori rossicci sotto l'attento sguardo di Dabi, il quale stava cercando di "decifrare" ogni minimo movimento del ragazzo accanto a lui, dopo un paio di minuti però il suo telefono vibrò e capì che purtroppo era arrivato il momento di andare...
《Mi dispiace infinitamente ma adesso devo proprio andare...》 il corvino si alzò mentre con la mano destra scompigliava i capelli del biondo
《Venerdì alle 20.30 sarò da te, mi raccomando stupiscimi》
Dopo quelle parole il corvino si allontanò dal tavolo sotto lo sguardo di Keigo, il quale era davvero perplesso e titubante su tutto questo...
L'unica cosa che gli venne in mente fu quella di chiedere aiuto a Rumi, nonostante fosse un appuntamento di cui a lui non importava nulla bisognava comunque che andasse bene.
Dopo pochi minuti uscì da quel locale come un pazzo... si portò più volte i capelli all'indietro e più volte urlò.
Era nel panico.
Che cavolo stava facendo?! Era davvero arrivato al punto di uscire con una persona che molto probabilmente avrebbe odiato a causa del lavoro? Si sentiva davvero patetico... stava vendendo se stesso per uno stupidissimo lavoro... il Keigo di dieci anni fa avrebbe rinunciato all'incarico senza neanche pensarci, ed erano proprio questi pensieri a logorare ancora di più Keigo.
Sapeva per certo di aver deluso il sé di 10 anni fa, ne era consapevole, ma allo stesso tempo non trovava più alcuna via di uscita... il suo destino era ormai segnato, e lui non poteva farci assolutamente nulla se non affrontarlo con i denti e le unghia.Quella notte Keigo vagò per tutta la città, era confuso, triste ed estremamente arrabbiato... sfogò la sua rabbia nell'alcol e divenne ciò che aveva sempre odiato. Dipendente da esso.
La mattina dopo non riuscì ad alzarsi, la testa gli girava e aveva un costante senso di nausea ma ciò dopo tutto era normale, quella notte aveva bevuto un sacco di alcol per scaricare tutte quelle emozioni contrastanti e confuse. Dopo qualche minuto si fece forza e si alzò da quel maledetto letto. Con fatica arrivò fino al bagno e dopo aver fatto una doccia fredda si sentì fortunatamente meglio, successivamente si asciugò e indossò una camicia a quadri rossa, la sua solita collana e dei semplici jeans neri.
Dopo essersi sistemato come meglio poteva anche i capelli prese il cellulare e scrisse immediatamente a Rumi sperando che la ragazza fosse già sveglia.Da Keigo:
Buongiorno, stai ancora dormendo? Appena puoi scrivimi... devo parlarti, è importante o meglio credo che lo sia... scrivimi appena puoi grazie infinitamente.
Il biondo sbuffò infilandosi il telefono in tasca per poi dirigersi verso la cucina, più precisamente verso il frigorifero per fare colazione. Quella sera non aveva cenato e stava letteralmente morendo di fame. Prese dalle uova e dei wurstel per poi richiudere il frigorifero, prese un padella e iniziò a preparare la sua così tanto amata colazione.
Dopo un po' finalmente fu tutto pronto, mise le uova e i wurstel in un piatto e si sedette per iniziare a mangiare. Il silenzio presente in quella casa venne interrotto dal telefono di Keigo, gli era arrivato un messaggio.
Continuando a mangiare il biondo con la mano libera prese il cellulare, rilassandosi immediatamente quando notò il messaggio di Rumi.Da Rumi:
Mi sono appena svegliata, ieri sera è stata dura! Abbiamo dovuto risolvere una questione... comunque, dimmi pure, sono tutta orecchieDa Keigo:
Diciamo che ho un appuntamento improvviso... e come tu sai non sono mai andato ad un appuntamento... ho bisogno di una mano.Da Rumi:
Cosa?! Serio?! E chi è il fortunato?Da Keigo:
Ne parliamo dopo... ti aspetto a casa mia per le 14.30Rumi era davvero sorpresa da tutto ciò, non avrebbe mai e poi mai pensato che un ragazzo come Keigo potesse avere un appuntamento, tanto meno che avrebbe messo da parte l'orgoglio e chiedere aiuto. Ma nonostante ciò era davvero felice per lui... pensa che stava iniziando a pensare alla sua vita gli faceva davvero piacere, ma non sapeva ancora che tutto ciò non era nelle sue intenzioni. Non avrebbe mai immaginato che questo "appuntamento" era il frutto della missione che Keigo stava intraprendendo, eppure era così.
Rumi arrivò a casa con qualche minuto di ritardo, ma dopo tutto erano pochissimi minuti. Suonò il campanello e aspettò che il biondino le aprisse la porta.
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Hey gente! Come va? Spero bene! Come al solito scusate eventuali errori grammaticali, spero che questo capitolo nonostante non sia molto movimentato sia stato di vostro gradimento, ma purtroppo anche questi capitoli "noiosi" servono alla storia.
Ad ogni modo spero che questo capitolo sia stato comunque di vostro gradimento e nulla noi ci rivediamo ad un prossimo capitolo 💙
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Red Feathers
FanfictionLa fatalità esteriore non esiste. Ma c'è una fatalità interiore che sopraggiunge quando ci si sente vulnerabili, e, allora, rieccheggiano gli errori compiuti nel corso di una cupa e triste esistenza. Keigo Takami era la prova vivente di una triste e...