XXVI

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Dabi il giorno seguente decise che era arrivato il momento di rintracciare Shigaraki, la situazione non era delle migliori e aveva nettamente bisogno di un aiuto esterno.
Il corvono si nascose fra la folla alzando il cappuccio della felpa sopra la testa in modo da mostrare dal naso in giù, fortunatamente quel piccolo paesino possedeva ancora delle cabine telefoniche e così il corvino potè rintracciare l'amico.
Entrò in una cabina, digitò il numero e quando udì un
《Pronto?》 Dalla voce di Shigaraki si rilassò
《Abbiamo bisogno di te》 ammise il corvino in un sussurro guardandosi attorno con attenzione
《Dabi?》 Shigaraki era quasi sorpreso di udire la voce dell'amico che aveva ormai dato per perduto ma era davvero felice che le sue supposizioni fossero errate
《Sì, non so dove tu sia precisamente nè la situazione in cui tu ti trovi... ma noi qui siamo davvero nei guai》
《Cos'avete combinato?》 Chiese Shigaraki con tono preoccupato
《Keigo è ricercato, io a stento riesco ad uscire da casa. Abbiamo bisogno di aiuto》 Dabi aveva il tono disperato, non sapeva davvero cosa fare era totalmente disperato, se Shigaraki fosse stato lì con lui forse si sarebbe sentito molto più sicuro se i suoi amici fossero stati lì con lui ma purtroppo le cose andarono diversamente.
《La guerra sta per iniziare Dabi》 il corvino si accigliò non capendo le parole dell'amico
《Che intendi?》domandò Dabi
《Enji sta giocando tutte le sue carte. Adesso tocca a noi farlo. Ci vediamo al centro di Tokyo fra due giorni, preparatevi》
Il corvino chiuse la chiamata, e pian piano si incamminò verso casa anche se totalmente sconsolato.
Aprì la porta e Keigo era lì, seduto su una piccola poltroncina ad aspettarlo
《Com'è andata?》chiese sorridendo a trentadue denti cercando di nascondere la tristezza e la paura che lo stava avvolgendo in quei giorni, era triste non tanto perchè non potesse uscire  al dire il vero era l'ultimo dei suoi pensieri... quello che lo affliggeva era il pensiero che la libertà che tanto aveva bramato stava pian piano svanendo, aveva sempre vissuto in una società per cui aveva sempre fatto molto senza ricevere nulla in cambio o meglio, ricevendo solo ed esclusivamente odio

Dabi si mise vicino al biondo, poggiò la mano sulla sua ed iniziò ad accarezzarla in modo da rassicurarlo
《Dobbiamo prendere le poche cose che abbiamo e raggiungere Shigaraki》lo avvertì il corvino
《Cosa ti ha detto?》 Chiese Keigo, Dabi avrebbe preferito non spaventarlo ma non poteva nascondergli la verità, non se la sentiva. Dopo tutto purtroppo anche Keigo era in questa storia anche se ora come ora il corvino avrebbe preferito che il ragazzo fosse rimasto dalla parte della polizia, nella sua testa era tutta colpa sua.
Keigo lo capì, aveva imparato a comprendere lo stato d'animo del corvino dal modo in cui lo toccava, dal suo sguardo e dal suo tono di voce
《Non è colpa tua Touya》 il biondo lo precedette guardandolo negli occhi
《Sono felice di essere qui con te, a me basta che stiamo insieme il resto non conta》 il biondo prese entrambe le mani del corvino e le strinse fra le sue sorridendo
《Ti amo Touya, e sono felice di essere qui, con te indipendentemente da tutto.》il biondo sorrise per poi avvolgere Dabi fra le sue braccia
《Andrà tutto bene, te lo prometto》 Keigo iniziò ad accarezzargli le ciocche nere all'apparenza dure ma in realtà più che morbide, sapeva che Dabi lo amava, quando erano piccoli lo faceva spesso per calmarlo e solitamente funzionava.
Dabi poggiò la testa nell'incavatura del collo del biondo iniziando pian piano a rilassarsi, la sua espressione si fece più calma, i suoi occhi si assottigliarono assumendo la forma di occhi felini
《Ora prepariamoci》 sussurrò Dabi
《Rimaniamo ancora un po' così》Lo supplicò il biondo cullando Dabi sul suo petto
《Chissà quando ci ricapiterà di stare da soli in questo modo》Aggiunse stringendo ancora di più il ragazzo dagli occhi blu a sé, Keigo sorrise alla vista dell'amato così tranquillo e felice dopo tutto questo tempo.

Le promesse che si fecero quel pomeriggio furono molteplici, immaginarono cosa sarebbe potuto accadere e pensarono a come poterlo evitare, sperarono di poter uscire illesi da tutta questa follia creata a causa di bramasia di ricchezza ed egoismo.

Enji aveva distrutto prima la sua famiglia e adesso stava per distruggere l'intero Giappone, il suo piano era abbastanza semplice ma efficace, si stava muovendo fin troppo bene ed era proprio questo a spaventare i due ragazzi...
Il primo non conosceva bene l'uomo che fino a pochi mesi fa ammirava e sosteneva, il secondo al contrario lo conosceva fin troppo bene.

《Dobbiamo andare》 ripeté Dabi alzandosi tirando sù anche il biondo
《Prendi qualcosa così, l'essenziale, tanto dubito che ci serviranno molti vestiti》Osservò il corvino, ma i due non ebbero il tempo di mettere in atto i loro piani che qualcuno bussò alla porta. I due rabbrividirono, e fecero entrambi cenno di fare silenzio fingendo che non vi fosse nessuno in casa ma evidentemente la persona che stava bussando pensò che in realtà vi fosse qualcuno... vi furono pochi attimi di silenzio fin quando la porta, toccando il pavimento, fece un frastuono assurdo rivelando l'artefice di tutto questo.
Un uomo possente, dai capelli rossi e la barba del medesimo colore stava sorridendo soddisfatto sotto gli occhi dei due ragazzi
《Vi ho trovati, finalmente.》
Istintivamente Dabi portò l'amato dietro di sé in modo da proteggerlo anche se in effetti forse il tutto sarebbe stato futile



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Hey gente! Come va? Spero bene!
Vi chiedo immensamente scusa per non aver aggiornato per quasi un mese ma purtroppo la scuola occupa tutto il mio tempo e quelle poche volte in cui non lo fa preferisco riposare... spero che voi possiate perdonarmi, ma in ogni caso vi chiedo scusa anche per eventuali errori grammaticali fatemi sapere come al solito se questo capitolo è stato di vostro gradimento e nulla come al solito noi ci rivediamo ad un prossimo capitolo ♡!

Red FeathersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora