La felicità nei giorni successivi travolse i due ragazzi, vivevano la vita con spensieratezza, non si preoccupavano di dover rubare per sopravvivere di dover scappare... a loro andava bene così, si divertivano e soprattutto stavano bene.
Quell'apparente tranquillità però purtroppo sarebbe per presto finita.Avevano trovato una piccola casa abbandonata e l'avevano fatta propria. Non era la vita che sognavano ma per il momento andava bene così, Dabi era uscito per qualche ora mentre il biondo si apprestava a pulire per quel che poteva casa... quelle settimane furono molto tranquille e ciò quasi spaventava Keigo, il ragazzo aveva appreso quando Enji fosse subdolo.
Il biondo si stava apprestando a spolverare in giro quando sentì qualcuno bussare alla porta, il ragazzo rabbrividì. Dabi solitamente non bussava mai poichè possedeva le chiavi ed era davvero raro che le lasciasse in casa.
Ma dopo tutto chi altro sarebbe potuto essere se non lui? Il ragazzo prese la scopa fra le mani in modo da poterla usare come "arma" se ne avesse avuto bisogno, il biondo aprì la porta e non potè far a meno di spalancare la bocca quando vide la persona che aveva appena bussato alla porta
《Tu che diavolo ci fai qui? Come hai fatto a trovarmi?》
Keigo non sapeva se essere arrabbiato o felice di vedere Rumi... dopo tutto era stata lei ad inserire quella cimice nella sua camicia, si era sentito tradito e adesso la ragazza dai capelli bianchi aveva anche il coraggio di presentarsi lì
《Mi sei mancato Keigo》la ragazza sorrise ma smise subito notando l'espressione quasi schifata del biondo
《Che ci fai qui?!》domandò nuovamente Keigo con molta più grinta
《Mi sono pentita... io mi fidavo e mi fido di te... tuttavia Enji ha detto che sarebbe stato meglio sapere dove ti trovavi qualora ti avessero fatto del male》la ragazza poggiò dolcemente la mano sulla spalla di Keigo ma il ragazzo si scostò
《Come hai fatto a scoprire dove mi trovavo?》 Il ragazzo posò la scopa e tornò alla soglia della porta, Rumi esitò a rispondere
《Keigo tu...tu sei ricercato》Keigo spalancò gli occhi ed iniziò a domandarsi come fosse potuto accadere, dopo tutto non aveva fatto nulla di grave, non si era mai esposto... era Dabi solitamente a farlo
《Tradimento...》 mugugnò guardando Rumi
《Sono ricercato per aver tradito la polizia...》il biondo sbianchì, pensava che da ora in avanti non gli sarebbero più importante le conseguenza ma invece si sbagliava di grosso... si sentiva uno schifo nonostante dentro di lui sapesse le motivazioni di queste sue scelte, ma dopotutto quel lavoro era stata la sua intera vita per tutto quel tempo... e adesso avere tutto contro gli faceva male, Keigo era confuso e sopratutto era spaventato
《Keigo non pensarci... non è stata colpa tua, ma di quel ragazzo, ti ha fatto il lavaggio del cervello》 Rumi mise i puntini sulle i incolpando Dabi di una cosa che non aveva minimamente fatto, la colpa era tutta di Keigo e questo il biondo lo sapeva bene.
《Non è colpa di Tyoua》disse contraddicendo la ragazza
《Ti sei innamorato di lui. Ha fatto si che tu ti innamorassi di lui per metterti contro di noi! Apri gli occhi!》 Keigo aveva sempre trovato Rumi molto gentile ed affidabile, la rispettava... ma in quel momento l'unica cosa che avrebbe voluto fare era quella di strangolarla.
Stava parlando senza sapere, stava parlando male della persona che più amava al mondo e questo non poteva permetterlo.
《Touya mi è sempre piaciuto.》 Ammise
《E non mi pento delle mie scelte. Lui, Touya è la ragione per cui io sono ancora in vita. È la ragione di tutto, potrà anche anche essere scontroso a volte freddo o come lo descrivete voi "spicopatico" ma per me è molto più di questo. Touya è la persona che mi stringeva quando piangevo, mi ha insegnato ad andare sullo skate, mi ha insegnato cosa volesse dire la parola amore, mi ha reso e mi rende felice ogni giorno. Quando tutti lo davano per morto io dentro di me sapevo con certezza che in realtà Touya fosse vivo. Lo sentivo dentro...》 Keigo sorrise
《Quindi smettila di dire stronzate e lascia in pace il mio futuro marito.》 Keigo spinse con delicatezza Rumi fuori dalla porta per poi chiudere a chiave, si sedette sul piccolo divanetto nero impolverato presente nell'ingresso, si guardò in torno ed iniziò a pensare alle parole di Rumi... era vero, lui era finalmente felice ma più si guardava intorno, più pensava al fatto di essere costretto a vivere la sua vita nascondendosi, rubando e sperando di non essere arrestato o peggio ancora di morire...
La fatidica domanda, la domanda che si pose la mattina prima che la sua vita cambiasse totalmente tornò a tormentarlo, si guardò ancora per qualche minuto intorno, strinse i pugni e mugugnò
《È davvero questo ciò che voglio diventare?》 Si appallottolò, pianse, urlò, fece di tutto e di più affinché si sfogasse ma tutto fu futile. Sperava solo che Dabi tornasse al più presto a casa, in quel momento avrebbe solo voluto stringerlo e dimenticare tutto quello che lo affliggeva.Dopo mezz'oretta Dabi tornò in casa e Keigo non potè che esserne estremamente felice, raccontò all'amato l'accaduto, gli parlò dei suoi drammi e il maggiore come prima cosa lo strinse forte a sé senza lasciarlo andare neanche per un secondo. Keigo chiese anche se avesse visto Rumi ma la ragazza probabilmente era andata via da un bel pezzo, rassegnata a causa delle parole taglienti del biondo
《Stare con me non sarà una passeggiata》 lo avvertì Dabi
《Lo so》rispose il biondo passando le dita fra i morbidi capelli del corvino
《Puoi decidere di andartene in qualsiasi momento... non sta' a me dirtelo》
Keigo sgranò gli occhi, davvero pensava che l'avrebbe lasciato andare così facilmente? Dopo tutti quegli anni trascorsi insieme? Dopo tutta quella sofferenza patita a causa della sua presunta morte?
《Non me ne andrei mai. Dopo tutto dobbiamo sposarci no? E sopratutto devi portarmi a New York》 il biondo rise seguito inevitabilmente dal corvino, la risata di Keigo aveva sempre contagiato quella di Dabi ed era indubbiamente una selle cose che Keigo amava più di sè.I due risero fino a che fecero fatica a respirare come quando erano bambini. Per la prima volta entrambi riuscirono a respirare aria di normalità.
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Hey gente! Come va? Spero bene! Mi scuso se questo capitolo possa risultare noioso ma spero in ogni caso che possa piacervi, come al solito scusate eventuali errori grammaticali se vi va lasciate un commento e noi ci rivediamo ad un prossimo capitolo 🖤

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Red Feathers
FanfictionLa fatalità esteriore non esiste. Ma c'è una fatalità interiore che sopraggiunge quando ci si sente vulnerabili, e, allora, rieccheggiano gli errori compiuti nel corso di una cupa e triste esistenza. Keigo Takami era la prova vivente di una triste e...