I due continuarono a frugare fra i cassetti ma sembrava che non vi fosse nulla...
《Non c'è niente》fece notare Keigo
《Continuiamo a cercare, magari tengono i documenti in un posto protetto》Propose Dabi come se avesse già fatto cose del genere
《Probabile, dopo tutto se sono documenti importanti è ovvio che non sono messi in bella vista, non sono stupidi》fece notare Keigo
《Dove potremmo cercare?》si chiese Dabi guardandosi in torno, la stanza era abbastanza semplice, le pareti erano grige, abbellite da tende e quadri, per il resto era tutto in disordine, i tavoli erano ricoperti da fogli apparentemente inutili e su alcune sedie vi erano poggiate divise dei poliziotti
《Dietro i quadri!》esclamò Dabi avvicinandosi ad un quadro
《Non siamo mica in un film-》Keigo non fece nemmeno in tempo a finire ciò che stava dicendo che il corvino sollevò uno dei tanti quadri presenti nella stanza e vi trovò una cassaforte
《Che idioti》esclamò Dabi con tono soddisfatto
《E' stata solo fortuna》fece notare Keigo
《Ci serve un codice per aprirla》sbuffò Dabi per poi imprecare, il biondo si avvicinò alla cassa forte per poi porgere un foglietto al corvino con scritto un codice composto da cinque numeri
《Credo sia questo》disse Keigo provando a digitarlo sotto lo sguardo attento del corvino... improvvisamente iniziò a suonare un allarme
《Cazzo!》imprecarono entrambi mentre correndo verso la porta notarono che quest'ultima era chiusa dall'interno come anche le finestre
《Siamo fottuti》fece notare Keigo
《Ho un piano B》disse Dabi tirando fuori dalla tasca un accendino
《Appena entreranno creeremo il caos, e così facendo riusciremo ad andarcene e tutte le loro informazioni andranno distrutte 》rise in modo isterico, e per quanto tutto ciò fosse estremamente inquietante e sadico era a dir poco geniale...si sarebbero liberati della centrale, di tutte le informazioni che i poliziotti possedevano e magari anche di alcuni di loro in una sola volta, e per quanto tutto ciò fosse crudele affascinava Keigo... era affascinato da quella candida crudeltà.
《E' geniale》disse Keigo a bocca aperta, dopo alcuni secondi iniziarono a sentirsi alcune sirene
《Stanno arrivando》fece notare Dabi porgendo una mascherina nera al ragazzo dai capelli biondi
《Mettila, ormai io sono conosciuto qui, tu no e potrebbe tornarci utile》il biondo annuii semplicemente e si apprestò ad indossare la mascherina.
Improvvisamente Enji seguito da altri poliziotti entrò all'interno del dipartimento, Keito si congelò sperado che l'uomo capisse che faceva tutto parte del suo piano...
《Ancora voi?!》 Urlò Enji irato notando Dabi, membro della lega dei villan.
《Ci dispiace per voi ma la festa è appena finita》 esclamò Dabi avvicinando l'accendino ad una delle tanti tende, dandogli fuoco.Il corvino aveva precedentemente sparso della benzina su la maggior parte della parete e ciò facilitò l'espandersi delle fiamme.
Tutti i poliziotti erano visibilmente in difficoltà e mentre tentavano di salvare il salvabile sotto ordine di Enji speravano di non rimetterci la vita.
Dabi tuttavia non rinunciò facilmente a quei documenti, ordinò a Keigo di uscire ma per via della sua testardaggine non lo ascoltò. Rimase lì, al suo fianco, lo aspettò.
L'aria ormai si stava facendo pesante e nonostante il caos sembrava che a nessuno importasse della loro cattura, o almeno, a tutti tranne Enji. L'uomo era ormai ostinato ad adempiere il suo intento e nessuno, neanche Dio sarebbe stato in grado di fermarlo. Quando Dabi si rese conto che il fuoco si stava espandendo troppo velocemente e che avrebbero faticato ad uscire decise di rinunciare a quei maledetti fogli di carta
《Usciamo》 ordinò il corvino prendendo il polso del biondo, i due iniziarono a correre verso la porta, ma proprio in quel momento un componente del soffitto decise di cadere bloccando così l'uscita
《Merda!》 Imprecò Keigo guardandosi in torno, tutto attorno a loro stava crollando divorato dalle fiamme
《No! No! No!》 Urlò Keigo in preda al panico...ma ciò che lo faceva parlare non era la paura della morte, al contrario.. lui l'aveva sempre accolta... ma ora, ora che la stava per sfiorare la sua mente era piena di rimpianti... lui non aveva mai chiesto di vivere, non aveva scelto il suo carattere tanto meno non aveva mai scelto a chi legarsi e chi amare.
《Keigo!》 Urlò Dabi tentando di attirare la sua attenzione
《Noi non moriremo qui ok?!》 Continuò il corvino cercando con lo sguardo una via d'uscita...
Keigo a quel punto decise di affidarsi totalmente al criminale che avrebbe dovuto portare alla rovina insieme alla rispettiva organizzazione, lo guardò ancora una volta con occhi diversi...
Dabi ad un certo punto prese il ragazzo dai capelli color oro sulle spalle di peso, e senza che il biondo potesse collegare il tutto iniziò a camminare facendosi strada fra le fiamme e le macerie.I due alla fine riuscirono ad uscirne. Nonostante alcune bruciature, la stanchezza mentale e il trauma appena vissuto... si fermarono in un vicolo abbastanza nascosto, entrambi con il fiatone e il suono dell'autopompa che si faceva sempre più assordante
Keigo si sedette a terra per poi poggiare la testa al muro e sussurrare un
《Grazie, se non ci fossi stato tu sarei indubbiamente morto》
《Ti avevo detto che sarebbe stato pericoloso》 rispose il corvino togliendosi la maglietta o meglio ciò che ne rimaneva.
《Chissà se ci sono state vittime...》si chiese quasi con rimpianto
《Ormai in ogni caso ti sei sporcato le mani, è inutile piangersi addosso.》Keigo annuii comprendendo che in effetti il corvino avesse totalmente ragione...
Una volta compiuto un gesto non si può torna indietro.
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Hey gente! Come va? Spero bene! Questo capitolo onestamente non mi dispiace anche se riconosco che avrei potuto fare di meglio ma in ogni caso il vostro parere è giò che conta maggiormente! Fatemi sapere qui sotto nei commenti cosa ne pensate, se vi va lasciate una stellina come supporto e nulla scusate eventuali errori grammaticali e noi ci rivediamo ad un prossimo capitolo 💜

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Red Feathers
FanfictionLa fatalità esteriore non esiste. Ma c'è una fatalità interiore che sopraggiunge quando ci si sente vulnerabili, e, allora, rieccheggiano gli errori compiuti nel corso di una cupa e triste esistenza. Keigo Takami era la prova vivente di una triste e...