XII

1K 69 25
                                    

Nella parte di questo universo che conosciamo c'è una grande ingiustizia, e spesso i buoni soffrono, e spesso i malvagi prosperano, e si fa fatica a dire quale di queste due realtà sia la peggiore.
E se però ad essere malvagi non fossero realmente quelle persone che la società denomina come "cattivi"? Dopo tutto nessuno si è mai preoccupato di cosa abbia reso "i cattivi" malvagi...la cattiveria nasce da sentimenti negativi come la solitudine, la tristezza e la rabbia. Viene da un vuoto dentro che sembra scavato con il coltello, un vuoto in cui rimani abbandonato quando qualcosa di molto importante ti viene strappato via. E Dabi come tutti i membri dell'unione dei villan erano la prova vivente di ciò. Keigo fino a poco tempo fa avrebbe giurato che ad essere cattivi fossero proprio loro, i membri dell'unione dei villan e che il lato del bene fosse proprio quello di Enji Todoroki, quello della polizia.

Il corvino aprì la porta del castello mostrando così una grande sala un po' disastrata ma abitabile, la prima cosa che notò Keigo fu un uomo molto magro, dalla pelle chiara e lievemente rugosa, le sue labbra erano screpolate e gli occhi erano caratterizzati da una cicatrice presente sull'occhio destro, i suoi capelli risaltavano per via del loro colore particolare, un blu quasi grigio chiaro.
Notando il biondino si accigliò per poi guardare Dabi
《Che cavolo combini Dabi?》 Domandò con tono quasi irato
《Placati Tomura》 disse chiudendosi la porta alle spalle
《Lui è Keigo Takami, vuole entrare alla lega》 spiegò senza troppi giri di parole

L'uomo dai capelli grigiastri squadrò per bene i due e si chiese ancora cosa passasse per la testa di Dabi. I due erano in buoni rapporti, erano quasi migliori amici anche se nessuno dei due lo avrebbe mai ammesso ma nonostante ciò Tomura continuava a mettere il suo obbiettivo prima di qualsiasi cosa e non aveva la minima intenzione di fare il contrario

《Avevamo un accordo》ricordò con tono duro

《Ti dimostrerà che è davvero dalla nostra parte》promise Dabi poggiando una mano sulla spalla di Keigo, mentre quest'ultimo si guardava in torno cercando di capire l'aria che si respirava lì... 

《Bene, allora dovrà infiltrarsi di notte al quartier generale della polizia e portarci quello che ci serve da tempo》alla spiegazione di Tomura, Keigo sbiancò.  Avrebbe dovuto fare da infiltrato per ben due volte?!  A quel punto per Keigo sarebbe stato difficile persino capire da che parte era realmente... ma dopo tutto non aveva altra scelta, prese un respiro profondo e cercando di risultare il più sicuro possibile esclamò un "Lo farò", ciò lasciò abbastanza perplesso Dabi, il quale da un lato era preoccupato per il ragazzo dai capelli biondi e dall'altro era quasi compiaciuto da questo comportamento 

《Sarà meglio per te》ringhiò Shigaraki  per poi fare cenno al corvino di  condurre il biondo in quella che sarebbe stata la sua camera. Dabi senza troppi giri di parole iniziò a camminare verso le scale

《Seguimi》ordinò Dabi, Keigo annuii e iniziò a seguirlo ma una volta giunti abbastanza lontani da lì Dabi sbottò 

《Non ti azzardare ad andare al quartier generale questa notte. Ci penserò io》Keigo sgranò gli occhi, ma che cavolo gli prendeva? 

《Qui a non doverti avvicinare al quartier generale sei tu, sei un criminale se ti vedessero finiresti nei guai.》fece notare il biondo mostrandosi abbastanza infastidito, Dabi perse totalmente la ragione all'udire quelle parole e ancora più infastidito prese il ragazzo dalle spalle e lo sbatté violentemente contro la parete 

《Che cazzo fai?!》domandò Keigo dimenandosi 

《Credi davvero di essere tanto diverso da me?!》domandò urlando mentre continuava a strattonare il biondo 

《Qui dentro nessuno è davvero cattivo se è quello che ti interessa sapere! Abbiamo tutti una motivazione abbastanza valida me per primo! Cosa vuoi saperne di quello che abbiamo passato?! Saremmo anche dei criminali ma nessuno si è mai scusato per averci reso tali!》

Per qualche minuto Keigo dinnanzi a sé non vide Dabi, ma ben sì Touya... per qualche strano e inspiegabile motivo pensò che quelle parole rappresentassero benissimo quanto accaduto quel giorno ormai da Keigo celato, rinchiuso in un piccolo spazio della sua memoria... Keigo lo capì, capì che vi era qualcosa che non sapeva... e sarebbe toccato a lui scoprirla...

Aveva iniziato a piovere da ormai un bel po', la luce dei fulmini illuminava il volto di Dabi e a quel punto le labbra di Keigo si mossero da sole

《Touya?》

Pronunciare quel nome gli venne spontaneo.

Non sapeva il vero motivo per il quale  nominò proprio Touya... ma in quel momento, Dabi, gli ricordò molto il ragazzo che forse aveva sempre amato.

I suoi occhi si illuminarono mentre guardava quelli quasi confusi del corvino, credeva in quella sensazione che aveva recepito, per una volta nella vita si fidò di se stesso. Si fidò di ciò che gli diceva il cuore.

================================

Hey gente! Come va? Spero bene! Personalmente sono abbastanza fiera di questo capitolo nonostante sia abbastanza lento e corto, ma ho amato il modo in cui l'ho trattato ma ovviamente fatemi sapere la vostra opinione qui nei commenti ^^
Come al solito scusate eventuali errori grammaticali e nulla noi ci rivediamo ad un prossimo capitolo 💜

Red FeathersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora