XXIV

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Keigo era sempre stato schiavo di qualcosa, qualcosa di più grande di lui. Che fosse la società? O magari Enji stesso? O forse se stesso? Il biondo non lo sapeva. Eppure, quel giorno, Keigo si sentiva libero. Libero di sbagliare, di scegliere, libero di vivere.
Si trovava ancora su quell'auto insieme al corvino, adesso erano soli. Todoroki aveva raggiunto il suo amato e Dabi sembrava molto felice di ciò ma al contempo preoccupato poichè non avrebbe mai saputo per certo se il fratello fosse al sicuro o meno.
Il corvino teneva il braccio sinistro fuori dal finestrino mentre con il destro si apprestava a guidare
《Mi piace tutto questo》ammise Keigo
《Ti piace rischiare di morire?》domandò Dabi ridendo
《Anche, ma in verità quello che mi piace è la sensazione di libertà che mi dà tutto ciò.》 Keigo sorrise
《Amo stare qui, con te in un auto rubata non si sa a chi, con il vento che ti scompiglia i capelli e senza sapere cosa accadrà domani. È questa la vita che voglio vivere》gli occho di Keigo si illuminarono, era felice... e per la prima volta non doveva dimostrare niente a nessuno, non doveva cercare di essere all'altezza o di fare a gare con i suoi stupidi colleghi per aver aumentato lo stipendio, non doveva rischiare la vita per dei civili che non l'avevano neanche mai notato, il suo unico scopo adesso era quello di vivere.
Anche Dabi sordise, si sentiva davvero fiero di Keigo, sapeva quello che aveva dovuto subire e sapere che adesso era più sereno e felice lo rallegrava, anche se non l'avrebbe mai dato a vedere
Hai fame?》 Chiese il corvino sviando il discorso
《Nah sto bene, tu?》lo stomaco di Dabi brontolò e a quel punto la risposta fu più che chiara, Dabi accostò l'auto in un punto isolato e presero i loro zaini dai sedili posteriori
《Cosa propone oggi lo chef ?》 Dabi rise
《Abbiamo un panino con il salame, un altro con il prosciutto, o magari se preferisce con la mortadella però abbiamo anche della frutta e delle focaccine che potremmo condire con il pomodoro》 Keigo elencò le poche cose che si era portato dietro trattenendosi dal ridere
《Vada per le focaccine》il corvino prese lo zaino e tirò fuori una focaccina seguito dal biondo
《Credevo avessi preso più cose》 confessò Dabi addentado la focaccina
《Ci sono otto panini e tre focaccine, è tutto quello che ho trovato. Non potevamo mica portarci dietro la pasta, come l'avremmo cucinata?》 Fece notare con tono ovvio
《E anche qui non hai torto》Dabi abbassò leggermente il sedile in modo da stare più comodo
《Dovremmo limitarci, o finiremo per morire di fame》 fece notare in fine
《Possiamo sempre cenare da qualche parte e scappare senza pagare》 il corvino guardò Keigo con aria sbigottita
《Sicuro di stare bene? Non avrai mica la febbre?》 Poggiò la mano sulla fronte del biondo
《Sto benissimo ahahah, semplicemente a mali estremi, estremi rimedi》a quel punto abbassò anche lui leggermente il sedile
《Dobbiamo decidere una meta》
《New York》Keigo sorrise
《E come ci arriviamo?》 Il corvino si grattò la nuca
《Non è poi così lontana da qui》piagniucolò Keigo
《Beh la benzina prima o poi finirà e ci toccherà andare a piedi》
《Ne ruberemo un altra!》
Dabi guardò il biondo negli occhi, prima di allora non li aveva mai visti brillare in quel modo, le uniche volte erano quando giovacano insieme a casa Todoroki... e adesso sembravano fatti di vero oro.
《Keigo》lo chiamò Dabi per attirare la sua attenzione
《Giuro che ti porterò a New York, e una volta lì ti sposerò.》 Il biondo arrossì fino alla punta delle orecchie e avrebbe giurato in quel momento che sarebbe anche potuto morire.
Non aveva la minima idea di cosa dire, la cosa più intelligente da fare secondo lui fu quella di dare un altro morsetto alla focaccia che teneva fra le mani cercando di nascondere il viso
《Lo vorresti?》chiese a quel punto il corvino, Keigo abbassò la testa ed iniziò a pensare, pensare a quanto avesse sognato questo momento che allora sembrava irraggiungibile, irreale. Conosceva Touya da una vita intera, sapeva cosa gli piaceva e cosa odiava, qual'era il suo piatto preferito, il suo colore preferito... sapeva ogni cosa...
Keigo sapeva per certo che la loro non era mai stata una semplice amicizia, vi era qualcosa di più profondo, qualcosa che li spingeva a stare male se lontani, che li spingeva ad odiarsi e ad amarsi allo stesso tempo, qualcosa che faceva esplodere il cuore di Keigo ogni santo giorno... si trattava del sentimento che convenzionalmente l'essere umano chiama amore.
《Lo sogno da tutta la vita》ammise Keigo per poi alzare finalmente la testolina
《Esci dall'auto》 il corvino aprì lo sportello ed uscì dall'auto seguito dal biondo nonostante fosse molto confuso.
Si trovavano vicino ad un'autostrada, più in là vi era un piccolo prato e la quiete era l'ultima cosa che vi era... Dabi si mise a gironzolare per il prato come se stesse cercando qualcosa seguito dal biondo
《Che stai facendo?》chiese Keigo
《Vedrai》
Dopo un paio di minuti il corvino trovò dei piccoli papaveri così li raccolse e si avvicinò al biondo
《Keigo Takami, quando finirà tutto quest'inferno...》 Dabi non era bravo con le parole tanto meno ad esprimere i propri sentimenti a causa della sua vita passata ma quel giorno, in quella piccolissima zolla verde decise che era arrivato il momento di far cadere tutte le barriere che con il tempo aveva creato per proteggersi dal mondo
《Vorresti passare il resto della tua vita con me?》 Il corvino porse i fiori al ragazzo che si trovava davanti a lui, Keigo non poteva fare a meno di sorridere cercando di trattenere le lacrime... non poteva credere che dopo tutto quello che avevano passato finalmente le cose sembravano andare per il verso giusto e Keigo ne era più che felice
《Ovvio che si, ormai ti sopporto da tutta la vita perchè non continuare a farlo?》 A quel punto Keigo saltò fra le braccia di Dabi, essere allegri non significa necessariamente essere felici, talvolta si ha voglia di ridere e scherzare per non sentire che dentro si ha voglia di piangere ma finalmente, questa volta, Keigo sentiva di essere sereno e stare bene con se stesso, per la prima volta non doveva fingere questa volta sentiva di essere felice a tutti gli effetti... ma purtroppo la felicità è un sentimento momentaneo, una condizione che prima o poi è desinata a concludersi.

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Hey gente! Come va? Spero bene!
Oggi ho deciso di proporvi questo capitolo molto semplice ma al contempo secondo me molto carino e coinvolgente. Ma ovviamente come al solito sarete voi a darmi conferma di questi pensieri al che vi chiedo ( se vi va ) di farmi sapere qui sotto nei commenti cosa ne pensate di questo ventiquattresimo capitolo^^
Scusate eventuali errori grammaticali e nulla noi ci vediamo ad un prossimo capitolo!💜

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