XVIII

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Keigo non aveva mai provato sensazioni simili, non aveva la minima idea di cosa fosse quel sentimento che ardeva dentro di lui in quel momento... non aveva neanche capito ciò che Touya o meglio Dabi gli stesse dicendo
《Questo pomeriggio ti porto in un posto》 disse Dabi cambiando totalmente discorso
《Dove?》 Domandò Keigo cercando ancora di metabolizzare il tutto
《Andiamo in un parco, niente di speciale, tanto per rilassarci dopo l'accaduto alla centrale della polizia ci serve staccare la spina》 ammise il corvino cercando di sviare il discorso che aveva accennato precedentemente.
Dabi sapeva bene cos'erano quei sentimenti che provava verso il biondo, aveva sempre intuito che vi  era qualcosa di più di una semplice amicizia, ma aveva sempre lasciato perdere il tutto... un po' per la situazione in cui si trovava un po' per titubanza. Ma adesso, adesso Keigo era lì, davanti a lui ancora una volta.
Erano cambiate molte cose a parte una.

Gli occhi di Keigo.
Occhi che da sempre Dabi aveva amato, in cui si era perso innumerevoli volte, occhi dove aveva trovato rifugio dalla tristezza...

Keigo al contrario in quel momento stava nuovamente per essere divorato dai rimorsi. Aveva mentito a Dabi, per una buona causa ma aveva comunque mentito.
《Devo dirti una cosa》 disse Keigo giocando con le lenzuola con paura e nervosismo, il corvino lo guardò un po' confuso ma successivamente fece cenno di parlare.
Keigo raccontò tutta la vicenda al ragazzo dai capelli neri, dicendo come se ne stesse pentendo e come stesse rivalutando la sua intera vita
《So che sei arrabbiato e non ti biasimo, hai tutte le ragioni. Dopo tutto inizialmente il mio obbiettivo era quello di mettervi tutti in galera... ma ti giuro che se avessi saputo prima tutto il resto avrei abbandonato all'istante la missione.》 Con velocità mostrò la chiamata fatta precedentemente da Enji
《Gli ho espressamente detto che non voglio avere più niente a che fare né con lui né con la polizia in generale.》 Dabi lo stava guardando con attenzione, stava cercando in qualche modo di percepire se stesse dicendo la verità o meno... ma lui, Dabi, conosceva bene il suo Keigo e sapeva quando gli fosse difficile mentire, sopratutto al suo migliore amico.
《Ti credo, ma solo perchè sei tu.》 Ammise il corvino
《In questi anni ho fatto innumerevoli sbagli, ho fatto di testa mia e ciò mi ha portato a perdere molte persone...ed è questo che temo... temo di star sbagliando ancora》 il biondo accennò un sorriso mentre "smontava" il proprio cellulare in modo da non poter essere rintracciato in alcun modo. Stava palesemente fingendo di stare bene, ma lui non stava affatto bene...
《Sai Keigo》 sospirò 《a volte le persone sono diverse da come ci vengono presentate, e a volte non sempre è colpa delle nostre azioni, magari si va solo a cercare il pretesto per troncare un'amicizia o una storia d'amore. Ho imparato a mie spese cosa vuol dire essere traditi, è vero ti fa pensare a molte cose, ti fa pensare che forse ad essere sbagliato a questo mondo sei proprio tu, il tuo carattere, i tuoi gesti anche quelli più stupidi. Ma in realtà la colpa è delle persone, delle delusioni che ti hanno inflitto senza ritegno e senza preoccuparsi di te e di quello che hai fatto per loro.》Dabi si passò una mano fra i capelli, segno che ciò che diceva lo pensava davvero
《In conclusione devi pensare solo a te stesso, indipendentemente dai sentimenti delle altre persone》Disse in fine
《Sembra egoista...》 mormorò Keigo un po' titubante
《Lo è, ma è l'unico modo che abbiamo per difenderci da questo mondo malato》 Keigo guardò Dabi per qualche minuto, esaminando le parole del ragazzo, e forse pensandoci aveva totalmente ragione... ma Keigo non era minimamente in grado di sminuire qualcuno, di far come se non esistesse, non ne era davvero in grado. E per quanto lui potesse sforzarsi forse aveva solo ancora bisogno di soffrire.

I due restarono in silenzio per un bel po', si limitarono a guardarsi, parlarono così e si capirono.

Nel pomeriggio come promesso i due si inoltrarono nel bosco, si fermarono in un punto abbastanza arieggiato, stesero un telo sull'erba e si distesero su esso uno accanto all'altro ammirando le nuvole
《Qui si sta' davvero bene》 ammise Keigo accoccolandosi sul telo mentre il corvino contemplava il cielo
《Hai mai provato a suicidarti?》 Domandò improvvisamente
《Sapessi quante volte》 rispose Keigo sorridendo con un filo di amarezza
《Sarebbe inutile》 contrabbattè il corvino
《Perchè dici così?》 Domandò Keigo collegandosi verso di lui
《Sarebbe una guerra persa, è più facile ammazzarsi che cambiare no? E proprio per questo dobbiamo sempre provare la seconda opzione.》 Dabi portò lo sguardo su Keigo
《È meglio lottare per ciò che si vuole piuttosto che lasciarsi abbattere》Dabi sorrise ancora una volta, e in quel momento Keigo capì di star cadendo in quel tunnel senza uscita denominato amore.




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Hey gente! Come va? Spero bene! Ecco a voi dopo un sacco di tempo un nuovo capitolo di Red Feathers, chiedo davvero scusa per l'inattività ma in questo periodo sono abbastanza giù di morare ma al contempo questa mia situazione mi ha permesso di scrivere questo capitolo (molto lentamente ma eccolo qua) di cui vado molto fiera. Ma come al solito siete voi a giudicare se realmente merita come capitolo o meno per questo vi chiedo come al solito di farmi sapere cosa ne pensate e nulla scusate eventuali errori grammaticali e noi ci rivediamo ad un prossimo capitolo, vi voglio bene🖤

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