Ander - Èlite

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"Quando la smetterai di rovinarti la vita?". Affermasti incrociando le braccia al petto. Eri delusa, ti aveva promesso che avrebbe smesso di fumare ma a quanto pareva non lo aveva fatto. Non eravate fidanzati o altro semplicemente vi volevate bene. Un bene particolare.

"T/n quando smetterai di voler fare la brava?". Disse girandosi verso di te. Sembrava stanco. Aveva delle occhiaie violacee sotto agli occhi iniettati di sangue. Sicuramente era reduce da una serata di alcool insieme a Guzman. "Se mi faccio un tiro ogni tanto non è un problema tuo". Continuò in modo acido. Era la prima volta che si rivolgeva a te con questo tono e la cosa ti ferì ma le sue parole erano giuste, non erano problemi tuoi quelli solo che tenevi tanto ad Ander facevi di tutto per aiutarlo, gli stavi vicino nei momenti difficili lo consolavi quando ne aveva bisogno e lui faceva lo stesso per te a modo suo. Solo in questo ultimo periodo avevi la sensazione che stesse cercando di evitarti. Più ti avvicinavi più ti respingeva.

"Hai ragione non è un problema mio. Sei un uomo libero, sempre se così ti si può definire". Minasti delle virgolette sulla parola uomo facendo un passo verso di lui. "Fa ciò che vuoi, ciò che adesso ti sembra giusto di fare ma quando in futuro ti pentirai delle tue decisioni non venire a piangere da me". Ti girasti per tornare dentro senza voltarti.

I tuoi passi riecheggiavano nel corridoio vuoto della Encinas mentre cercavi di trattenere le lacrime fino al bagno delle ragazze. Se qualcuno ti avessero visto così avrebbero fatto domande e non volevi far preoccupare nessuno ne tantomeno farti vedere vulnerabile. Ander non provava quello che tu provaci per lui ed era giusto così, dovevi solo farci l'abitudine.

"Girl". Sentisti dire alle tue spalle. "Che succede baby?". Disse Lucretia non appena ti voltasti verso di lei. Avevi gli occhi gonfi e arrossati, il trucco sbavato che ricadeva sotto gli occhi non avresti potuto nascondere che stessi piangendo. Nonostante ciò ci provasti lo stesso.

"Niente di particolare Lù. Stasera vieni a ballare? Voglio sperare di si, ci prendiamo una bella sbronza". Rispondesti sfoggiando uno dei tuoi sorrisi più falsi. Ti riusciva bene fingere.

"Non amare qualcuno che ti fa sentire ordinario". Disse lasciandoti sola. Questa frase ti fece riflettere aveva completamente ragione, perché avresti dovuto pensare ad Ander quando potevi avere chiunque.

La decisone era presa saresti andata avanti e quale modo migliore se non una serata tra amiche. Ballavi in pista insieme a Carla che era completamente andata. La testa ti girava e la stanza sembrò ballare appena ti fermasti per riprendere fiato. Raggiugnesti il bagno traballando.

"Scusami". Disse un ragazzo dopo averti urtato una spalla, a quel contatto rabbrividisti era troppo presto per affrontarlo di nuovo. Lo superasti poco curante appoggiandoti alla parete de muro di fianco a te. Sfortunatamente non calcolasti bene la distanza è finisti per inciampare su te stessa.

"Cazzo T/n quanto hai bevuto?". Disse Ander afferrandoti in tempo. Le sue braccia ti sostenevano. Scoppiati a ridere lasciandoti andare.

"Forse qualche sorso. Sai io e Carla abbiamo fatto una sfida. Il tutto è nato dal fatto che Carla ha visto Rebe con Samu. Lei è strana". Rispondesti iniziando a straparlare.

"Oh stai zitta". Disse Ander prendendoti il volto tra le mani e unendo le vostre labbra. Ti irrigidisti non realizzando cosa stesse accadendo.

"Finalmente hai smesso di parlare". Ti sussurrò a fior di labbra il moro non lasciando la presa su di te.

"Che cosa significa questo?". Dicesti più a te stessa che a lui. Eri confusa un po' per l'alcol e un po' perché Ander ti faceva andare fuori di cervello. Quando si trattava di lui non riuscivi a capirci più niente.

"Che sono un coglione". Disse per poi baciarti nuovamente senza darti il tempo di metabolizzare ma adesso andava tutto bene, quando stavate insieme sembrava tutto apposto quando non era niente al suo posto alla Encinas.

Per Martiy00000

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