Bellamy Blake

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Dopo una battuta di caccia tu ed un paio di ragazzi rientraste nella recinzione, composta per lo più da legni di alberi caduti e materiali di fortuna.

"Dov'è T/n?". La voce di Bellamy spiccò seria tra le altre. Eri nei guai, in guai seri. Avevi disobbedito ad un suo ordine per andare con gli altri all'esterno, nessuno sapeva cacciare e la tua mira perfetta avrebbe fatto comodo. Ti nascondesti dietro la schiena di Finn che ingenuamente si scostò rivelando la tua posizione.

"Ehm, ciao!". Dicesti con un sorriso nervoso, il suo sguardo non era per niente rassicurante. Avanzò a passo svelto verso di te che di rimando indietreggiasti visibilmente. "Senti, non fare il pignolo. Qualcuno sarebbe dovuto andare".

Annuì semplicemente afferrandoti per un braccio, la sua presa stringeva sul tuo braccio facendoti male. Ti trascinò da dove eri appena entrata, nonostante la tua opposizione poco efficace. "Se ami così tanto l'esterno stasera puoi restare fuori". Odiavi quando usava quel tono di superiorità con te. Non eri un cane che poteva punire, tanti discorsi su facciamo ciò che vogliamo e poi si comportava come il re.

"Andiamo Bellamy, non puoi dire sul serio ci sono i terrestri". Ti avvicinasti a lui afferando con due mai il suo giubbotto usando gli occhioni dolci. Ti mordesti un labbro sperando che così avesse ceduto, ma il suo sguardo non cambiò minimamente. Lo spingesti leggermente spostandolo di poco, mettesti il broncio per come ti stava trattando.

"Ti sembra che stia scherzando?".

"Come vuoi. Sappi che se mi succede qualcosa mi avrai sulla coscienza". Dicesti prima di voltargli le spalle e incamminarti verso la foresta di fitti alberi. Non lo avresti pregato per la sua grazia neanche sotto tortura.

"T/n". Una voce ti chiamò, per un momento credesti che fosse Bellamy, purtroppo non lo era. Troppo orgoglioso per rimangiarsi le sue stesse parole.

"Ciao Finn, perché sei qui?". Chiedesti in modo normale.

"Hai fatto incazzare parecchio il grande capo". Disse in modo scherzoso facendoti ridere. Nonostante fosse un criminale era simpatico.

"Non so perché si comporti sempre così. Mi chiedo come abbia fatto a diventare il cosiddetto capo". Mimasti delle virgolette sulla parola capo.

"Non te ne sei accorta?". Alzasti un sopracciglio confusa. Di cosa stava parlando? Solitamente eri una persona molto attenta anche alle piccole cose, sempre nel posto giusto al momento giusto. "Bellamy stravede per te T/n".

"Si, come no". Dicesti prima di continuare a camminare tra gli alberi seguita dal ragazzo.

"Dai aspetta. Non lo vedi come ti guarda?".

"Non abbiamo cinque anni. Credo che se avesse qualcosa da dirmi lo farebbe, invece di farsi una ragazza diversa ogni sera". Affermasti convinta. Non riuscivi a pensare a Bellamy come una persona che è capace di amare, la parte che mostrava di se era forse quella peggiore ma che non si discostava molto dal suo vero essere. Provava amore per sua sorella, forse lo faceva solo per egoismo o perché non aveva potuto proteggerla in passato. Aveva sofferto, come tutti sulla terra. Tu eristata mandata lì per aver protetto la tua migiore amica da una guardia, la disciplina in quel momento era stata oscurata.

Un fruscio di foglie vi mise allerta, era quasi sera l'ora preferita dei terrestri. Istintivamente ti voltasti verso il rumore caricando velocemente l'arco.

"Hai ragione, non abbiamo cinque anni". Una voce sicura ti giunse alle orecchie facendoti alzare gli occhi al cielo. Finn si allontanò in direzione dell'accampamento lasciandoti sola con lui.

"Voglio essere sincero con te T/n. Non riesco a capire cosa io trovi in te". Iniziò a dire facendo una pausa per pensare.

"Beh grazie Bellamy. Doveva essere l'inizio di una dichiarazione o cosa? Perché se è così non ci sei riuscito".

"Fammi finire. Sei antipatica e stronza, questo lo sai anche tu. Riesci sempre a farmi incazzare perché non riesco controllarti. È per questo che in te vedo la donna che voglio avere al mio fianco". Potevi annusare il suo nervosismo nell'aria. Ti avvicini a lui, non eri brava con le parole. Gli mettesti le braccia al collo accarezzandogli i capelli delicatamente, ti passasti la lingua tra le labbra prima di lasciargli un bacio sul collo. Quel gesto lo fece impazzire, velocemente ti prese per le cosce facendo allacciare le gambe intorno al suo busto.

"Dovrei prenderlo come un si?". Disse prima di baciarti con foga appoggiando la tua schiena alla corteccia di un albero.

"La tua non era una proposta". Lo sentisti ridacchiare sulle tue labbra mentre le sue mani vagavano su tutto il tuo corpo.

Per ciaobitch_ Non mi ero dimenticata di te, purtroppo però sono impegnata con gli esami. Spero ti sia piaciuta💕😘

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