Lo chiamavano sette minuti in paradiso perché gioco perdi tempo con nessun senso suonava male.
"Allora T/c". Provò a dire il moro per instaurare una sorta di conversazione con te. Con tutte le persone a quella festa che partecipavano al gioco proprio con lui dovevi capitare. Odiavi Hardin Scott, non che tu lo conoscessi più di tanto ma per quello che sapevi lui non era una persona con cui saresti andata a cena.
Alzasti un sopracciglio, guardandolo seria e anche un po' disgustata.
"Andiamo T/c, so che sotto quella tua maschera da cattiva ragazza sei contenta di essere finita in una stanza con me". Continuò gingillandosi con un libro che sventolava a mezz'aria.
"Risparmia il fiato Scott". Tagliasti corto, non volevi farti il sangue amaro per uno che pensava solamente con il proprio uccello. Ti guardasti le unghie annoiata sperando che questi minuti interminabili finissero in fretta.
"Riesci ad esprimere un sentimento diverso dal disgusto?". Domandò curioso sedendosi sulla materassa del letto. Sentivi il suo sguardo su di te mettendoti un tantino a disagio. La verità era che eri timida e da sempre avevi cercavi di nascondere questo lato, troppi si erano presi gioco di te per la tua bontà.
"Come pietà, pena e ribrezzo? Se ti fa piacere invece che disgusto proverò questi". Rispondesti alzando le spalle. Prima che potesse replicare la porta si aprì annunciandoti che il tempo era ormai finito."Finalmente". Dicesti alzandoti e raggiungendolo fuori dalla stanza.
Tornasti al dormitorio prima del previsto, infatti la tua compagna non era ancora rientrata. Chiudesti la porta a chiave consapevole del fatto che Rachel non avesse le chiavi per poter entrare. Tendevi ad essere vendicativa, lei in fondo aveva usato il tuo rossetto preferito come matita per scriverti un biglietto e la cosa ti aveva fatto incazzare.
"Apri subito questa cazzo di porta stronza". Delle urla ti giunsero alle orecchie come una melodia intonata da un usignolo. Il risveglio perfetto. Sogghignasti divertita con la testa ancora sul cuscino.
Dopo aver aperto a Rachel decidesti di andare in caffetteria per una colazione sostanziosa e offrirla anche alla tua compagna di stanza, sotto sotto ti stava simpatica.
Andasti verso al bancone aspettando il tuo turno pazientemente.
"Il solito Hardin?". Domandò la cassiera al ragazzo che era appena arrivato. Gli rivolse un sorriso fin troppo accentuato e non curandosi minimamente di voi in coda.
"Ci sarebbe una fila da rispettare". Dicesti dando vita ai pensieri degli altri che come te aspettavano di ordinare.
"Alcuni sono più fortunati di altri". Ti disse Hardin sorridendoti vittorioso. Restare in silenzio di fronte ad un'ingiustizia non era da te, finché avresti respirato avresti espresso la tua opinione.
"Credi di poter ottenere tutto con facilità, solo perché sei bello e attraente ma ti svelo un segreto Scott. Almeno che tu non voglia fare il gigolò, il che non sarebbe affatto strano, non tutto si ottiene col sesso".
"Quindi mi trovi bello e attraente?". Rispose con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia. Sbuffasti sonoramente battendo il piede a terra. "Non è questo il punto". Replicasti.
"Ci vediamo in giro T/n". Disse prendendo il suo caffè con un sorriso sornione. Ti aveva chiamato per nome erano un passo verso l'accettazione pensasti scuotendo la testa leggermente divertita.
"Non contarci troppo, Hardin". Dicesti sorridendo lievemente.
STAI LEGGENDO
Immagina multifandom
Fiksi PenggemarRaccolta di immagina su personaggi di serie, film o cantanti. Attualmente NON accetto richieste.