Sam Winchester pt.1

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"Zia il quadro appeso in camera degli ospiti è decisamente inquietante.", dicesti prendendo posto a tavola per fare colazione.

"Quale quadro teso? Quello con la testa di cinghiale, vero? Si, in effetti dovrei spostarlo.", rispose tua zia distratta mentre cucinava delle uova strapazzate.

"In realtà il bambino con un orsetto senza testa in mano.", ammettesti prendendo un sorso d'acqua. Non era tanto il bambino a farti paura ma era il suo sguardo, sembrava che ti seguisse con gli occhi e ogni volta avevi una brutta sensazione. Era da tre giorni che non riuscivi a prendere sonno per questa ragione, speravi soltanto che la settimana finisse in fretta per tornare a casa.

"Tesoro, ti starai sbagliando non c'è nessun bambino sin quel quadro è solo un orsetto peluche che era di un parente defunto rimasto ucciso".

Questo rendeva il tutto ancora più inquietante e trattenesti il respiro per qualche secondo sentendoti l'aria mancare. Dei brividi ti percorsero la spina dorsale e quella sensazione di essere osservata si ripresentò di nuovo.

"Non mi sto sbagliando è lì che mi guarda.", dicesti cercando di sembrare tranquilla, anche se non lo eri per niente dopo la sua affermazione.

"Suvvia, T/n non essere così paranoica.", rispose tranquilla come se tu fossi scema e la cosa ti dette noia.

Ti alzasti per uscire fuori casa, una passeggiata ti avrebbe fatto bene, più saresti stata lontano da quella casa e meglio sarebbe stato. Aveva sempre avuto qualcosa che non andava, cose strane succedevano da anni in quella casa, ma tua zia non aveva mai acconsentito a venderla.

Dopo poco che camminavi una macchina nera ti affiancò, dentro c'erano due bei ragazzi. Forse erano uno più bello dell'altro ma uno in particolare catturò la tua attenzione, riservata a pochi eletti.

"Scusa, sapresti dirci dove è Pensin House?", chiese il biondo.

"Perché volete saperlo?", chiedesti abbastanza infastidita dall'occhio lungo che aveva, mentre l'altro ti guardava timidamente.

"Non possiamo visitare una casa abbandonata?", disse retorico con un sorrisetto beffardo irritando ancora di più il tuo delicato sistema nervoso. Credeva di prenderti in giro e adesso sarebbero stati cavoli suoi.

"Se credi che io sia scema hai sbagliato strada. In quella casa ci vive mia zia, non è per niente abbandonata.", rispondesti incrociando le braccia al petto sembrando ancora di più cattiva. Si, è vero avevi l'aspetto di una che sembrava far parte di una gang marea tutta apparenza.

"Perdona mio fratello, spesso non sa cosa dice.", intervenne il moro accanto al guidatore. "Io sono Sam e lui è mio fratello Dean. Posso chiederti se hai notato qualcosa di strano in tua zia o in generale nella casa?".

"T/n. In pratica mi stai chiedendo se mia zia sia scema?", dicesti trattenendo una risata.

"Assolutamente no intendevo", provò a dire Sam ma lo interrompesti sorridendo.

"Sto scherzando, comunque è strano che me lo stiate chiedendo. Da molto tempo succedono cose strane. C'è un dipinto nella camera degli ospiti, sembra che gli occhi del bambino siano veri, nel senso che si muovono e ogni volta cambiano posto.", ammettesti nascondendo la tua preoccupazione.

I fratelli si guardarono complici come se avessero scoperto l'acqua calda.

"Puoi farcelo vedere?", chiese Dean sbrigativo.

"Chi mi dice che non siete dei maniaci o degli assassini?".

"Abbiamo la faccia da assassini?", rispose retorico al fratello e tu scuotesti il capo. Ti sembrano bravi ragazzi e su queste cose i tuoi sensi avevi sempre ragione. Identificavi subito le persone anche se si mostravano diversamente da come erano, un po' come facevi tu d'altronde.

"Forse solo un pò maniaci, a giudicare dai movimenti insoliti dell'attrezzo di mio fratello da quando ti ha visto", disse ridendo Dean meritandosi una gomitata dal fratello che diventò rosso.

"Macché dici Dean, sei scemo".

Scoppiasti a ride consapevole che non ti saresti liberata tanto facilmente di quei due, ma in fondo non ti sarebbe dispiaciuto poi così tanto.

Per lookatleila ❤️

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