Gilbert Blythe

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Charlottetown era la cittadina più vicino alla vostra città che avesse un medico che non vi conosce. La gita nel bosco con le amiche nel bosco non so era conclusa come avevi previsto, avevano finito per intossicarsi con dei funghi e la cosa peggiore era che N/a stava peggiorando.

Aspettavi con ansia il dottore, maledicendo la stupidità delle tue amiche. N/a si sentiva male. La faccia bianca, il sudore sulla fronte mangiare quei funghi raccolti nel bosco non era stata una buona idea e tu glielo avevi detto ma lei non aveva voluto sentirne.

<<T/n perché hai i capelli verdi?>>. Disse bagnandosi le labbra, sembrava avare sete.

<<Non ho i capelli verdi>>. Rispondesti sorreggendola con fatica nonostante fosse seduta.

<<Sembrano verdi>>. Continuò sporgendosi in avanti cercando di affermare qualcosa nell'aria.

<<Dottore!>>. Esclamasti cercando di farla rimettere seduta.

<<Il dottore arriva subito, potete dire a me>>. Parlò una voce che non sentivi da tempo.

<<Gilbert?>>. Domandasti più ai tuoi occhi che al ragazzo di fronte a te. <<Gilbert Blythe assistente in uno studio medico, questo è veramente il colmo>>. Dicesti scossa. D'altronde il signor Phillips si era rifiutato di dargli lezioni extra senza il suo aiuto pensavi non ce l'avrebbe fatta a diventare medico.

<<Chi si rivede, sempre pronte a mettervi nei guai voi ragazze ricche>>. Disse indicando N/a straniata, aveva un leggero sorrisetto sul volto svelando le sue piccole fossette. Era sempre carino pensasti.

<<Simpatico>>. Dicesti fingendo una risata.

<<Potresti aiutarmi invece di stare lì in piedi, saresti molto gentile>>. Chiedesti gentilmente. Eri sfinita, nonostante N/a fosse in forma a lungo andare la gravità che la spingeva a terra ti aveva stancato.

Gilbert si chinò su di lei dalla parte opposta e con il tuo aiuto la coricaste sul lettino.

<<Intossicazione alimentare?>>. Domandò guardandoti.

<<Funghi allucinogeni>>. Rispondesti sospirando. Speravi con tuto il cuore che non fosse niente di grave, non avresti potuto sopportare la sua perdita.

Il ragazzo cogliendo la tua ansia posò delicatamente una mano sulla tua spalla.

<<Non è niente di grave, l'effetto finirà tra qualche ora. Il dottore gli darà qualcosa per accelerare il processo>>. Disse sorridendoti.

<<Grazie>>. Una semplice parola, un esclamazione che la buona educazione fin da piccoli insegna. Non lo dicevi spesso in modo sincero, quella volta ti uscì spontaneo. Gilbert era sempre stato gentile nonostante i suoi scherzi e le sue battute finiva per irritarti il più delle volte. Eravate cresciuti entrambe, più maturi, adulti e pronti a mettervi in gioco.

<<È mio dovere>>. Disse sorridendo di rimando e voltandosi per andare a chiamare il dottore. Il camice bianco gli sarebbe donato. 

Per camiibianch09

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