Bellamy Blake

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<<Odio questo posto>>. Ti lamentasti tra te e te mentre camminavo su e giù per la navicella. Volevi tornare sull'arca non eri fatta per stare in mezzo ai criminali. Pensasti al lato positivo della faccenda: essere ancora viva.

<<Se non vuoi stare qui bambolina puoi anche andartene>>. Intervenne una voce sicura. Stava di fronte a te, aveva le braccia incrociate. Ti guardava, ti analizzava e sul suo volto si fece spazio un sorrisetto. <<I terrestri saranno contentissimi di divertirsi con te, se non ti uccidono prima>>. Constatò posando un groviglio di cavi sul piccolo tavolo di fortuna che avevano costruito.

<<Sicuramente i terrestri seguono una morale e agiscono per qualche ragione. Non come te che fai tutto per puro egoismo>>. Dicesti sbuffando al "Bambolina". Non era di certo l'unico ad usare quel nomignolo con te e non sarebbe stato neanche l'ultimo. Il tuo aspetto raffinato non passava di certo inosservato. Eri gracile e qualsiasi cosa che ti era sconosciuta ti spaventava, e sulla terra erano abbondanti le cose che non conoscevi. Clark veniva chiamata principessa per la posizione che sua madre aveva nel consiglio, e tu bambolina. C'era differenza tra i due nomi ma tutti e due venivano usati per innervosirvi.

<<Ascolta bambolina>>. Iniziò a dire Bellamy in tono da sapiente. I suoi discorsi erano noiosi.

<<Non chiamarmi bambolina>>. Urlasti in preda ad una crisi isterica. Qualcosa nei suoi atteggiamenti faceva scattare i tuoi nervi saldi.

In risposta rise divertito come se tu avessi raccontato una barzelletta. <<Se continui ad agitarti così finirai per svenire. Non sforzarti troppo bambolina>>. Si soffermò particolarmente sull'ultima parola.

Respirasti profondamente per cercare di rilassarti, era meglio per te non perdere il controllo. <<Fottiti Bellamy>>. Dicesti serenamente prima di uscire dalla navicella superando il ragazzo a passi svelti.

Il sole splendeva filtrato dai rami degli alberi. Decidesti di fare una passeggiata nel bosco non allontanandoti troppo dall'accampamento, non volevi metterti in pericolo.

<<Dove stai andando?>>. Ti disse flebile Clark mentre era impegnata ad organizzare qualcosa con Finn. In quel periodo stavano legando molto e tu ne eri contenta.

Non rispondesti evitandi di rispondere male anche a loro che non avevano nessuna colpa.

<< T/n aspetta>>. Ti sentisti afferrare per il braccio. Bellamy ti teneva per un polso stringendo leggermente sulla persa. Guardasti prima il braccio e poi lui aspettando che dicesse qualcosa.

<<Se vuoi andare prendi un coltello per lo meno>>. Disse passandoti un'arma leggermente arrugginita dai troppi utilizzi e poco pulita.

<<Io con un coltello?>>. Dimandasti retorica trattenendo una risata. Non eri fatta per combattere.

<<Devo ricordarmi con chi sto parlando.>>. Ti rispose massaggiando si una tempia con la mano. Era visibilmente stanco. In quel momento non potesti fare a meno di pensare che fosse molto attraente. Riprese a guardarti in modo strano.

<<Rimango qui dentro>>. Avevi cambiato idea era sempre tutto complicato sulla terra che la decisione migliore ti sembrò riprendere il controllo su di te e sulle tue azioni. Dovevi aiutare anche tu e dare il tuo contributo.

Gli volgasti le spalle raggiungendo Octavia che stava dividendo le provviste invernali insieme a Jasper. I due ti sorrisero amichevolmente facendoti spazio.

L'ora di cena non tardò ad arrivare e nonostante la zuppa sul menù non fosse molto invitante ti unisti agli altri per il pasto.

Eri seduta sul tronco di un legno intenta a guardare il fuoco incantata. Era maglifici con tutte le sfumature di rossi.

<<Bambolina>>. Disse Bellamy sedendosi di fianco a te. Alzasti gli occhi al cielo. Era così infantile che ormai ci avevi fatto l'abitudine.

Rimaneste lì, in silenzio, per minuti interminabili. Non eri a disagio, in fondo Bellamy non era così male. Aveva imparato dai suoi errori e adesso combatteva per la sopravvivenza di tutti.

<<Perché sei qui?>>. Ti chiese improvvisamente. Sentisti il suo sguardo su di te. Aspettavi da tempo quella domanda.

<<Mi sono fidata della persona sbagliata>>. Dicesti alzando le spalle. Per un errore, per un maledetto errore eri stata sacrificata.

<<Solo questo? Credevo che avessi fatto qualcosa di più eccitante>>. Disse divertito spintonandoti leggermente.

<<Più eccitante? Tu hai dei problemi ormonali>>. Rispondesti voltandoti verso di lui.

Eravate vicini, i vostri occhi erano incatenati gli uni con gli altri. Piano piano vi stavate avvicinando ulteriori facendo scontrare le vostre labbra. Fu un bacio pieno di sentimenti accompagnato dell'atmosfera magica del falò. 

<<Non mi aspettavo baciassi così bene bambolina>>. Disse allontanatosi leggermente per riprendere fiato. Sorrideva beffardo e non potesti fare a meno di sorridere lievemente a quelle stupide parole. 

<<Dovrei prenderlo come un complimento?>>. Rispondesti fingendoti offesa per poi appoggiare la tua testa sulla sua spalla per ammirare il surreale spettacolo della natura.

Per NicolePugnetti15

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