Gilbert Blythe

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Per _sweetie_sksk , ho letto il messaggio purtroppo non potendo risponderti non ho capito se volevi un immagina su Gilbert o sul personaggio che lo interpreta. Se ti fa piacere ne faccio un altro, buona lettura e spero ti piaccia lo stesso😘

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"In questo posto è veramente freddo non potrebbero mettere una stufa?". Domandò t/n alla sua compagna di banco mentre si stringeva nel suo caldo mantello di lana. Non si poteva di certo dire che fosse una ragazza tranquilla ma questo era dovuto al fatto che otteneva sempre ciò che voleva, con le buone o le cattive. Infatti era stata mandata in una delle scuole più umili del paese dove l'inverno si faceva sentire.
"T/n la scuola non ha abbastanza fondi per questo, è grazie se abbiamo dei banchi su cui poter appoggiare le nostre cose". Rispose l'amica non distogliendo lo sguardo dal libro di testo che stava leggendo. T/n sbuffò rumorosamente richiamando l'attenzione dell'insegnante.
"Qualche problema signorina T/c?". Le disse guardandola da dietro i suoi occhialini tondi.
"No nessun problema ho solamente sottolineato il fatto che fuori sia veramente freddo e provo dolore per le persone meno fortunate di noi che non hanno dove ripararsi".
In realtà la ragazza ci sapeva fare con le parole e sapeva anche che se voleva passare doveva ingraziarsi gli insegnanti, o almeno quelli che si lasciavano abbindolare dalle sue frasi studiate.
L'insegnante annuí quasi commossa dalla diplomazia che aveva avuto e le fece persino i complimenti per il suo buon animo.

La ricreazione segnò che le prime ore erano passate e adesso si sarebbe potuta godere dei buonissimi biscotti al cioccolato e nocciole, già era anche molto golosa.
"Grace tu non hai la merenda?". Chiese curiosa scrutando l'amica che continuava a leggere il suo libro. Stufa di non avere risposta da parte della mora si alzò per fare un giro ma non trovò nulla di interessante quindi si mise a sedere vicino alla finestra mentre la neve fuori cadeva fitta sul terreno.

"T/n sai che dopo abbiamo l'interrogazione di matematica?". Le disse una voce molto conosciuta quanto odiata.
"Gilbert non mi rovinare il momento ci penserò dopo a questo, non mi sembra una cosa rilevante". Disse guardando il ragazzo con sguardo menefreghista. Lei e Gilbert avevano sempre avuto un rapporto conflittuale, perché T/n non aveva mai sopportato il suo atteggiamento da saputello ma dato che a scuola non era una cima come Anne poteva demoralizzarlo, se era necessario, sul fatto che non fosse vestito bene.
"Fai te prenderai un'altra insufficienza". Rispose andando al banco e in risposta t/n alzò gli occhi al cielo seguendolo in classe dato che la ricreazione stava finendo.

Come aveva previsto Gilbert la ragazza stava sostenendo l'interrogazione e non in modo eccellente come avrebbe sperato, ma la matematica proprio non le stava simpatica e per quanto la studiasse il mattino seguente sapeva meno di prima.

"T/n la risposta giusta è 27". Sussurrò una voce alle sue spalle, solitamente non avrebbe mai seguito un consiglio di Gilbert non si sapeva mai se la stesse prendendo in giro o fosse serio, ma era disperata in quel momento così senza pensarci rispose scoprendo anche che il risultato era giusto.

A fine giornata scolastica aveva superato l'interrogazione non a pieni voti ma era sempre di più di quanto avrebbe potuto prendere con le sue forze. Decise così di ringraziare il ragazzo come si deve nonostante il suo orgoglio ne avrebbe risentito.
"Gilbert". Lo chiamò prima che potesse uscire fuori dall'edificio. "Grazie per oggi, avevi ragione tu per quanto mi costi ammetterlo ma grazie al tuo aiuto non ho fatto un disastro".
Disse sorridendo leggermente imbarazzata.
"Non c'è di che se vuoi per la prossima volta possiamo studiare insieme, ma ti avverto sono un insegnante abbastanza esigente". Le rispose in modo scherzoso.
"Mi preparerò psicologicamente allora". Insieme si diressero ogni uno per la propria strada guardandosi ogni tanto senza farsi vedere per accertarsi che l'altro stesse bene.

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