Aaron Hotchner

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<<Non faccia decisioni affrettate signorina T/c. Rimanga fredda>>. Ti disse, Hotchner, l'agente speciale di vigilanza di un capo unità del FBI's Behavioral Analysis Unit.

Annuisti leggermente facendo un passo in avanti pronta ad entrare nella stanza dove il sospettato vi stava aspettando.

<<Non lasciare che le emozioni ti influenzino>>. Continuò Aaron. Sentisti il suo sguardo sulla tua figura ma rimanesti calma. Dietro quella porta avresti trovato un criminale, ex carcerato.

La tua mano pressò sulla maniglia della porta rivelando l'uomo seduto in modo scomposto sulla sedia di metallo. Avanzasti sicura prendendo posto in una delle sedie di fronde al sospettato.

<<Non dirò niente. Voglio un avvocato>>. Disse subito.

Aaron si preparò a rispondere ma lo battesti sul tempo. <<Ci lascia pensare che lei abbia qualcosa da nascondere>>. Dicesti guadagnandoti un occhiata da Aaron.

<<È un mio diritto>>. Si rivolse a te in modo arrogante ma non era completamente sicuro di se. Giocava nervosamente con le mani, torturandole.

<<Conosco molto bene i diritti che ti sono garantiti in quanto uomo, ma ti reputi ancora tale dopo aver messo le mani addosso ad una donna. Quale virilità ti resta dopo questo gesto>>. Parlasti chiaro non distogliendo lo sguardo dal sospettato. Analizzavi i suoi movimenti attentamente. Era palesemente agitato, la fronte corrugata, lo sguardo che vagava per la stanza non sapendo dove guardare. Tutta la sua arroganza era sparita.

Aaron ti lasciò fare, aveva capito il tuo intento: lo stavi provocando.

<<Ascoltate, io non ho fatto niente. Amavo Maya, non l'avrei mai toccata senza il suo consenso>>. Disse interrompendosi. Sospirò pesantemente, sembrava avere paura.

Dopo attenta lettura del suo comportamento avevate capito che non era lui il colpevole, anche prima che rivelasse i sui conti in sospeso con delle persone non raccomandabili.

<<Complimenti>>. Disse Aaron appena fuori dalla stanza.

<<La ringrazio>>. Rispondesti buttando fuori il fiato, liberandoti dalla tensione. <<Davvero sono andata bene?>>. Chiedesti insicura. Eri giovane e quelle erano i tuoi primi casi. Aaron annuì posandoti una mano sulla spalla.

Hotchner era un agente dedito al lavoro, privo di senso dell'umorismo. Raramente sorrideva o agiva con rabbia; il suo comportamento distaccato e la sua compostezza tendevano a essere scambiati per una mancanza di emozioni.

Sorridesti per quel gesto schiacciando il tasto del trentesimo piano per chiamare l'ascensore.

Per LaMoglieDiDracoM

- Spazio autrice -
In questo periodo non ho proprio tempo di scrivere, per questo motivo le richieste sono momentaneamente chiuse ma comunque aggiornerò piano piano con le immagina che ancora mancano.❤️❤️

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