Si fanno poi le 16:00, altre due o tre ore e festeggerò i miei diciotto anni. <<Mamma!>> urlo scendendo le scale seguita da Jorge <<Dimmi tesoro!>> risponde sorridendo amichevolmente <<Non trovo il vestito per questa sera>> mi passo le mani tra i capelli. <<Sta tranquilla, l’ho solo messo a lavare perché si era sporcato di salsa, ora è nell’asciugatrice!>> <<Mamma..>> cominciai ad innervosirmi <<Va lavato a secco e non va messo in asciugatrice!>> urlo in preda al panico, catapultandomi verso il bagno dove spengo l’asciugatrice e tiro fuori il mio vestito, che potrebbe entrarmi solo in una gamba oramai <<Dio mio..!>> mi siedo per terra lanciando il vestito da un’altra parte, vedo poi mia madre e Jorge raggiungermi <<Hey, che è successo?>> chiede lui ed io, silenziosa, gli indico il vestito che ho appena gettato. <<Mancano due ore alla mia festa, non posso comprarne uno nuovo in due ore!>> urlo poggiandomi con la schiena e con il capo al muro, Jorge mi afferra la mano e così mi alza <<Ce la faremo, forza!>> usciamo dal bagno e corriamo verso il garage, metto in moto la macchina e andiamo in centro, passiamo per vari negozi, ma non trovo nulla che mi piaccia, così andiamo in un bar per allentare un po’ la tensione, ordiniamo ma il cameriere ci mette secoli per arrivare, così sbatto una mano sul tavolo <<Fanculo!>> tutti si girano verso di noi e Jorge sorride per far distogliere l’attenzione <<Ti vuoi calmare?>> <<Sai che c’è? Non posso, non posso, ho l’armadio pieno zeppo di vestiti ma nessuno è adatto al mio compleanno!>> inizio a battere nervosamente le unghie sul tavolino in legno <<Sta tranquilla, devi solo truccarti e vestirti, e abbiamo ancora un’ora e mezza!>> cerca di rassicurarmi, ma non lo guardo nemmeno, le cose brutte capitano solo a me!
Arriva finalmente l’ordine, cornetti, uno vuoto per me ed uno farcito per Jorge e due cappuccini. <<Jorge come faccio?>> <<Sta tranquilla piccola..>> mi ripete ancora, ma lui non si trova nella mia situazione è normale che stia tranquillo. Bevo e mangio tutto di fretta per poi lasciare qualche soldo per pagare, mi alzo e mi dirigo verso l’uscita, ma mi accoro subito che Jorge prende i miei soldi per sostituirli con i suoi. Arriviamo in un negozio, provo centinaia di abiti, ma nulla, fino a quando… finalmente un vestito adatto, si! Corro verso di esso, controllo la taglia e vado a provarlo. È indaco, non ha nessuna spallina o cose del genere, sotto il seno ha una riga di strass bianchi che però si “aprono” dietro formando una collatura a V, scende morbido fino un po’ più giù delle caviglie, non è stupendo, ma mi piace! Finisco di mettermelo, mi guardo allo specchio, non sto male, anzi! Lo rimetto sulla gruccia e lo porto alla commessa che velocemente lo piega e lo posa nella busta, porgo la mia carta di credito alla donna in divisa, e finalmente posso tornare a casa contenta. Oggi, prima della mia festa, sarebbero venuti il parrucchiere e l’estetista, mi staranno aspettando. <<Allora? Alla fine hai visto che tutto si è risolto?>> chiede Jorge sull’uscio della porta accanto a me, già pronta ad aprirla <<Già, scusami se ti ho fatto innervosire>> <<Tranquilla>> fa un mezzo sorriso al quanto sexy.. DIO! Poggia le sue mani sulle mie guance e si avvicina per poi iniziare a baciarmi con foga, devo dire che me lo aspettavo, è da molto che non ci baciamo. Scende poi le mie mani fino alla vita per poi far scendere una di queste sul mio sedere e palparlo leggermente, io poggio le mani lungo il suo collo attirandolo di più a me, cavolo se mi è mancato.
D’un tratto si apre la porta dall’interno, ed ecco che mio fratello spalanca gli occhi vedendoci così, e noi imbarazzati ci stacchiamo velocemente. <<Tini, ti stanno aspettando su>> alza gli occhi al cielo Francisco <<Certo!>> annuisco mentre il sangue mi sale fino alle guance, entro e salgo sopra. Mi siedo e il parrucchiere inizia a pettinarmi i capelli, prende poi l’arriccia capelli ed inizia a farmi dei boccoli abbastanza morbidi, sembrano naturali! Spruzza un po’ di lacca e poi tocca all’estetista e alla sua assistente. Mentre una inizia a truccarmi, l’altra mi mette lo smalto lilla, dopo essermi truccata metto il mio vestito e infilo le mie scarpe con il tacco. Ho un aspetto meraviglioso e dal riflesso vedo mia madre avvicinarsi <<Tini, piccola mia, sei stupenda!>> dice poggiando le mani sulle mie spalle scoperte <<Voglio farti un regalo!>> <<Mi hai già regalato la festa!>> sorrido guardandola sempre attraverso lo specchio e vedo che mi sta mettendo un collanina, è d’oro bianco, sottile e il ciondolino ha un diamante non molto grande al centro, è bellissimo! <<Grazie mamma!>> l’abbraccio. Andiamo poi al locale dove ho già fatto mandare Jorge, volendogli fare una sorpresa e non appena arriviamo vedo Jorge da lontano, in abiti eleganti che lo rendono ancora più figo di quanto non sia già. Vado verso di lui e lo stringo in un abbraccio <<Per lo meno con quei trampoli, non devo più abbassarmi!>> rido leggermente <<Scemo>> gli do un piccolo bacio a stampo e poi restiamo entrambi fuori, abbracciati, ad aspettare tutti gli invitati.
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Un' estate da Urlo❤
FanfictionEcco la mia prima storia Jortini, parla dell'estate trascorsa da un gruppo di Adolescenti che ovviamente si innamorano, si divertono ecc... Amori estivi,pianti e delusioni, Un' estate da Urlo❤