Un' estate da Urlo❤

Capitolo 15. "Pigiama Party"

Dopo la gita in barca torniamo al villaggio e io continuo a scattare foto a morire. Torno a casa e per togliermi un po’ di sale da dosso decido di farmi una doccia rinfrescante considerato quanto sole abbiamo preso oggi. Una volta fatta la doccia metto un semplicissimo pantalone con la bandiera dell’America raffigurata e una canotta di velluto bianca poco più lunga dietro rispetto al davanti, ma non molto. Lascio i capelli così come sono, metto di nuovo le converse bianche e un filo di trucco per essere decente e sono pronta. Sono solo le 17:00 così prendo una borsetta e ci infilo dentro cuffiette, cellulare e porto con me la macchina fotografica. Faccio una passeggiata per i vari vialetti del villaggio e fotografo il mare, le piante e i suoi fiori colorati.. ovviamente poi non mancano i selfie da fare con la macchina fotografica e con il mio iPhone 5. Vado al bar e ordino una bevanda fresca accompagnata da qualche stuzzichino, l’aperitivo insomma!

<<Hey Tini!>> mi chiama Candelaria sedendosi accanto a me. <<Ciao Cande, come va?>> <<Io sto bene.. a glass of lemonade and chips, thanks!>> risponde rivolgendosi prima a me e poi al barista.  <<Okay, senti come va con mio fratello?>> domando cercando di aprire il discorso. <<Okay..senti non giriamoci intorno, come va con Jorge? Cioè.. gli altri non lo hanno notato ma ho visto come ti sei ingelosita ieri quando Stephi..>> <<Sì.. okay ho capito..!>> la interrompo.

<<Allora?>> <<Allora cosa?>> <<Andiamo.. eri gelosa no?>> <<Non intendo ammettere la mia gelosia!>> detto questo mi tappo la bocca avendo capito che l’ho appena fatto. Lei mi punta un dito contro e sorride <<Ah..! Lo hai appena fatto! Guarda che non c’è nulla di male ad essere gelosa!>> dice prendendo una patatina e poi l’addenta. Io alzo le mani: <<Ah hai ragione quasi come tu sei gelosa del mio fratellone!>> dico scompigliandole un po’ i capelli. <<Tinita ora è una cosa personale.. non toccare i miei capelli!>> pronuncia severamente ma lo so che sta scherzando. <<E tu smettila, è normale essere gelosi, lo so. Ma io non ammetterò la mia gelosia se non lo farai tu.>> le punto l’indice sfidandola <<Sei la migliore amica peggiore del mondo.>> risponde lei facendo un sorriso forzato.<<Anche tu amore mio>> rispondo e poi l’abbraccio. Si scherza così, siamo adolescenti, amiamo prenderci in giro e poi fare la pace.

<<Comunque.. Tinita stasera non usciamo, ma noi ragazze restiamo a fare un pigiama party, sei dei nostri?>> <<Okay.>> rispondo per poi schioccarle un bacio sulla guancia e avviarmi verso casa dove trovo tutti, stranamente..

<<Mamma!>> <<Sì Tini?>> risponde senza guardarmi perché sta posando i suoi vestiti appena lavati nei cassetti. <<Ehm.. Cande fa un pigiama party stasera, posso andare, vero?>> <<Va bene. Preparati la borsa e quando stasera vai, porta le lenzuola in lavanderia.>> <<Okay. Grazie!>> le do un bacio sulla guancia e poi corro in camera mia. Prendo la mia borsa enorme e rosa fluo dove metto: Le mie ciabatte, un pigiamino formato da una canottiera grigia e un pantalone bianco con su scritto al lato di una delle gambe “DREAMS”, poi i vestiti per il giorno seguente e la biancheria intima. Metto dentro la borsa anche la fotocamera, il carica batterie del cellulare e qualche codino. Aspetto che si facciano le 20:00 e poi saluto tutti, tranne mio fratello che a differenza nostra è uscito con i ragazzi, e mi dirigo verso casa di Cande, ma prima devo passare per la lavanderia.

<<Hey Piccola!>> mi sento chiamare mentre poggio le lenzuola sul bancone della lavanderia aspettando lo scontrino. <<Jorge!>> gli stampo un bacio sulla guancia. <<Come mai non sei con mio fratello e con gli altri?>> gli chiedo poi. <<Li stavo raggiungendo, sono alla piscina!>> <<Okay..>> <<E tu? So che dormite da Cande!>> <<Sì.>> mi arriva lo scontrino <<Thanks.. okay Jorge devo andare, ci si vede!>> gli stampo un veloce bacio sulle labbra <<Okay, ti amo…ti chiamo stasera, okay?>> <<Certo!>> ci allontaniamo ma prima che me ne vada del tutto gli volgo un ultimo sguardo, lui mi sorride e mi fa l’occhiolino.