Un' estate da Urlo❤

Capitolo 17. "Il nostro piccolo grande amore"

Ognuno di noi poi va a casa per dormire. Vado in bagno, mi strucco, mi infilo il pigiama e vado nel letto, ma trovo Francisco sveglio e con la luce accesa.

<<Fran perché non stai ancora dormendo?>> gli chiedo sedendomi con la schiena contro alla spalliera <<Dimmi la verità Tini, tra te e Jorge c’è qualcosa?>> <<No..come puoi lontanamente pensarlo!>> fingo facendo una risatina nervosa <<Tini..!>> mi rimprovera lui. <<No, non c’è nulla tra di noi, puoi stare tranquillo!>> lo rassicuro. <<Tini, voglio far finta di crederci, perché voglio che sia tu a dirmelo!>> mi punta un dito contro e poi si gira dall’atro lato per dormire. <<Notte!>> dico spegnendo la luce <<Buonanotte!>> risponde lui e poi inizio a sentirlo russare, segno che sta dormendo, così decido di addormentarmi anch’io.

La mattina seguente metto il costume, un pantalone a vita alta di jeans e una maglia bianca abbastanza larga, faccio una coda e vado con mio fratello verso la spiaggia. Ci svestiamo e ci buttiamo a mare con gli altri, compresa Valeria, ora fa parte del nostro gruppo!

<<hey piccola!>> mi chiama Jorge. <<Jorge!>> corro verso di lui e lo abbraccio saltandogli addosso e lui prontamente mi stringe a se mantenendomi per la vita. Mentre gli altri non ci guardano gli do un veloce bacio a stampo e poi scendo dalle sue braccia. <<Stasera vieni in terrazza alle 10:00.>> mi dice <<Okay>> rispondo solamente e poi prendo un pallone ed iniziamo a giocare a pallavolo in mezzo al mare. <<Palla!>> urla Lodo battendo, facciamo qualche passaggio finchè Mercedes non acchiappa una pallonata in testa <<Ahia!>> dice facendo la voce della bambina ma non si è fatta molto male, perciò tutti noi ridiamo schizzando Mechi, a quel punto lasciamo stare il pallone e ci schizziamo tutti.

<<Basta basta basta!>> urlo ridendo e tutti si fermano. Dato che è ora di pranzo ci mettiamo le asciugamani addosso e poi ci vestiamo per andare a pranzo. Mangiamo sempre ridendo e scherzando e dopo andiamo nella casetta di Cande dove ci mettiamo tutti sul letto ed iniziamo a dormire, considerato che il mare stanca. Io mi addormento accanto a Jorge, non molto vicina a lui per non farci notare ma quando chiudo gli occhi noto che Jorge avvolge un braccio intorno alla mia vita e mi avvicina a lui facendo poggiare la mia schiena sul suo petto; lo fa perché ha notato che tutti dormono e che nessuno potrebbe notarlo.

Dormiamo fino alle 15:30 e poi restiamo da Cande per fare il gioco delle 20 domande.

<<1 domanda per Mechi, mi baceresti?>> chiede Ruggero, Mechi arrossisce ma poi risponde <<..Sì..>> abbassa leggermente lo sguardo sorridendo. Ruggero le alza lo sguardo e poi le fa l’occhiolino, dato che non stanno insieme ma comunque c’è del feeling. <<Ora tocca a me!>> alza la mano Lodo eccitata <<Hm..1 domanda per..Jorge(!) Ti piace qualcuno?>> chiede poi, Jorge sorride senza rivolgermi uno sguardo per non far capire che si parla di me <<..Sì! Ma non è del villaggio!>> mente. <<Okay..>> sorride Lodo. Il gioco prosegue tranquillamente e poi si fa sera, ma non abbiamo molta voglia di uscire perciò ognuno resta nella propria casetta, tranne me e Jorge. Io mi invento di fare un giro per cavoli miei mentre Jorge ha detto che sarebbe andato in città per comprare dei souvenirs. Meno male che nessuno voleva uscire, non sia mai che qualcuno ci avesse scoperto mentre eravamo in terrazza.

Sono le dieci perciò vado in terrazza e vedo tantissime Candele e uno striscione per terra, mi avvicino di più ad esso e lo leggo.

“21/08/14

La data che mi ha cambiato la vita! Sì piccola mia, tu mi hai cambiato la vita, non so come sia possibile! Sei entrata nella mia vita come una ladra entra in una casa e mi hai rubato il cuore..prima eri una sconosciuta, poi una sorella ed ora sei l’amore della mia vita! Lo credi possibile? Ricordo quando ci siamo conosciuti, eri così distratta che non mi avevi visto e non ti eri nemmeno accorta che parlavo la tua lingua fino a quando mi sono presentato! Il nostro primo bacio? Su quella panchina, che ormai sarà la nostra panchina, nonostante sia sporca e arrugginita, è un posto troppo importante.