Capitolo 6. "Odio l'amore!"

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L’unico che potrebbe farmi andare via dalla spiaggia sarebbe Jorge, ma non ho intenzione di parlargli, se lui crede che con un’attrazione del genere io possa restare sua amica. Però, a pensarci, cos’ha provato lui con quel bacio? Oh no devo saperlo! Mi alzo di scatto e scavalco. Corro verso la casetta di Jorge. AHHHH! La caviglia, Dio! Ho preso una storta orribile, non posso fare a meno di urlare e svegliare tutti, Jorge è il primo che si precipita fuori. <<Piccola, che cosa hai fatto?!>> inizia a mettere una mano dietro la schiena e una sotto le ginocchia. <<Jorge aspetta, fermo!>> lo fermo mettendo una mano in segno di stop. <<Piccola, andiamo dal medico.>> in effetti credo che si sia rotta. <<Jorge, ho bisogno di sapere cos’ha significato..(?)>> <<Cosa?>> domanda lui corrugando la fronte <<Sai benissimo cosa.>> rispondo continuando a guardare negli occhi ferma e decisa. <<Tini..>> <<Jorge, dimmelo.>> <<Niente, tu cos’hai provato?>> mi domanda lui sedendosi per terra accanto a me <<Ah..>> in realtà sono un po’ delusa dalla sua risposta, mi fa davvero male. <<Niente.>> rispondo fredda cercando di alzarmi invano. <<Piccola ti aiuto!>> <<No..! TU.. lasciami in pace!>> rispondo quasi urlano facendo un lungo respiro tra una parola e l’altra. Sento che sto per piangere, i miei occhi si stanno già riempiendo d’acqua. <<Tini.. che hai?!>> <<Niente! Non ho nulla!>> urlo sul serio stavolta. Inizio a camminare, sì a camminare sul dolore e cavolo che dolore! Stringo i denti cercando di camminare più veloce di Jorge che mi sta venendo dietro. <<Tini, così starai peggio!>> infatti, cado, sto da schifo, più psicologicamente che fisicamente. Metto le mani davanti al mio viso coprendolo e piangendo, potevo amare, almeno ancora una volta, ma tutto inutile, avrei dovuto dimenticare anche lui, perché sono destinata a soffrire? Perché non posso essere felice come tutti?!

Una volta, leggevo un libro, e ho letto una frase che diceva “L’errore di molti è pensare che la felicità dipende dall’amore” questa frase per me è totalmente insensata. Non si può vivere senza amore, non dico amore per forza in una coppia, l’amore è anche quello che c’è in famiglia, quello che si ha con un animale addirittura, quello tra due amici.. Una vita senza amore non è vita. Se non ci fosse amore probabilmente però non ci sarebbero tutti questi dolori, e la vita sarebbe più semplice. Non ti preoccuperesti che il tuo ragazzo ti stia tradendo, non saresti gelosa se vedessi il ragazzo che ti  piace con un’altra, non staresti malissimo quando lui ti spezza il cuore e non vorresti sparire quando lui non ti ricambia o quando ti lascia. Il problema è che l’amore è un’emozione inevitabile eppure certe volte, come ora, vorrei che non esistesse.

<<Jorge, ti prego lasciami stare!>> riesco a malapena a dire con il volto ancora fra le mani. <<Tini ma sei impazzita?! Che ti prende?!>> <<Niente, lasciami!>> troppo tardi, mi ha già preso in braccio ed io non posso fare a meno di poggiare la testa sul suo petto e sentire il suo meraviglioso profumo. Siamo al pronto soccorso, Jorge ha appena chiamato Francisco, credo che sarà qui fra poco con i miei. Jorge si siede accanto al mio letto. <<I medici hanno detto che non appena arriveranno i tuoi metteranno il gesso.>> dice prendendomi una mano. <<Perché?>> <<Perché cosa?>> <<Perché fai così.. Perché un attimo prima mi fai sentire come se il mondo mi fosse crollato addosso e l’attimo dopo mi fai toccare il cielo con un dito!>> rispondo con voce rauca e abbastanza stanca, eh sì, muoio di sonno, mi sento gli occhi pesanti. <<Piccola, io ti voglio bene.>> <<Anche io..>> sussurro per poi girarmi dall’altro lato e chiudere le palpebre e dormire. Il giorno dopo mi risveglio nel mio letto, nella casetta del villaggio, mi guardo la caviglia, eh sì, c’è il gesso, vacanza rovinata. <<Buongiorno Tini!>> esclama mio fratello dandomi un bacio sulla fronte. <<Giorno.>> rispondo con lo sguardo basso <<Stavi correndo?>> domanda Fran volgendo lo sguardo verso il gesso. <<Sì.>> <<Io resto qui con te se ti va.>> <<No, non sarebbe giusto e poi voglio stare sola.>> <<Sei stata per molto tempo sola.>> <<Lo so, ma ne ho bisogno, non chiedermi altro>> prendo il telefono e inizio a giocare a ruzzle. Beh le vacanze sono del tutto andate, il gesso si deve tenere per un mese e io resterò qui appunto per un altro mese. <<E’ permesso?>> <<Ruggero vieni!>> distolgo lo sguardo dal telefono per poi poggiarlo sul comodino. <<Come va la caviglia?>> <<Immagina.. Comunque volevo parlarti>> <<Dimmi>> <<Mi dispiace per quello che è successo ieri sera, insomma, hai ragione, Jorge non è interessato a me,  e.. ti prego, aiutami a dimenticarlo>> <<Certo..>> incurva le sue labbra in un sorriso e poi mi da un piccolo bacio a stampo. Credo che sia la cosa migliore, prima non sapevo cosa provasse Jorge per me ma ora lo so e forse riuscirò a dimenticarlo. Passa una settimana così. Oggi prendo le stampelle e vado a mare dove ci sono già tutti. <<Ciao Tinita!>> Cande mi fa posto e mi abbraccia. Anche Ruggero si avvicina a me per poi cingermi le spalle con un braccio e darmi un bacio. <<Ehm.. Tini ti dispiace se andiamo a fare un bagno>> mi domanda un po’ insicura Alba. <<Certo!>> annuisco leggermente. Se ne vanno tutti tranne Ruggero. <<Amore sicura che non vuoi che resti con te?>> <<Sta tranquillo, va bene così.>> rispondo prendendo una rivista da leggere. Dopo a mala pena 5 minuti che se n’è andato Ruggero arriva Jorge che si mette unasciugamano sulle spalle per potersi asciugare. <<Piccola come va?>> <<Alla grande.>> rispondo posando la rivista. Sì, sono arrabbiata con lui, anche se ho finto che per me quel bacio non fosse significato nulla, lui sa benissimo che sono innamorata di lui. Cerca di lasciare le cose come stanno, ma sa ce per me, noi non potremo più essere migliori amici. <<Che succede?>> <<Ah ti prego..!>> <<Cosa?>> domanda lui sedendosi accanto a me e stando attento alla caviglia. <<Non fare finta di non capire nulla.>> <<Cosa dovrei capire!>> <<…>> lo odio quando fa così. È come se volesse tirarmi le parole fuori ma non gli lascio questa soddisfazione. <<…Niente, niente>> rispondo, cerco di alzarmi, non è molto facile e il fatto che Jorge mi abbia tirato peri il polso non aiuta. <<Ora, dimmi tutto!>> L’ha detto con un tono così.. duro. Questo non mi fa bene, mi ricorda lui, e voi sapete chi!  Una lacrima ha appena rigato il mio volto, sento che ne stanno arrivando altre così resto ferma, immobile a guardare fisso Jorge negli occhi. <<Scusa..>> dice lui restano altrettanto fermo. <<Cosa vuoi di preciso, farmi piangere? Perché fidati, non ci vuole molto.>> rispondo lasciando scorrere le lacrime sul mio viso come se niente fosse. <<No.. voglio solo capire cosa provi per me.>> <<Perché t’interessa tanto?  Insomma tanto tu ami Stephi, o sbaglio?!>> <<Dimmelo!> urla lui <<Perché?! Per farmi illusioni?! No grazie!>> urlo per controbattere io <<Tini non mi far arrabbiare!>> urla di nuovo <<Lo vuoi sapere?! Sì.. cazzo.. sì Ti AMO!>> urlo per poi stendermi nervosa sul lettino. Lui si volta verso di me <<Cosa vuoi? Ora lo sai, ti amo, e quindi?>> chiedo nervosa. <<Perché non me lo hai detto prima?.. Perché ho dovuto fartelo dire io?>> chiede lui più calmo. <<Che senso avrebbe avuto? Tu.. prima di baciare me per la prima volta e metterti con Stephi le avresti detto che l’amavi?>> Lui alza gli occhi pensandoci ma io me ne vado. Lentamente, però me ne vado. Jorge non mi segue, nessuno lo fa, e onestamente preferivo che andasse così.  Sono in casetta, mamme e papà tanto per cambiare (-.-) non ci sono e Francisco sta facendo il bagno. Mi chiudo in camera, deciso, stasera resto qui. Arriva appunto la sera, sono ore che Fran sta bussando ma l’unica volta in cui ho aperto la porta è stato quando ho preso un vassoietto con qualcosa da mangiare che mi ha portato mia madre. Sto mangiando ma in realtà non ho molto appetito, perché gli ho detto tutto?! Sì, è vero, lui mi ha costretta, ma adesso ho rovinato tutto, e per sempre! Passa 1 settimana dopo quel giorno e poi ancora un’altra. Alba e Facu si sono messi insieme, era ora! E din-din-din Finalmente anche mio fratello e Cande si sono fidanzati, yess! In quanto a me e Jorge non è cambiato molto, io resto chiusa in camera per tutto il giorno tranne per quando mi lavo e cerco di evitare tutti. Non c’è molto da fare, e poi ho lasciato Ruggero, non ha senso stare insieme se poi io non lo amo, lo farei solo soffrire. E so bene cosa significa soffrire, così bene, che ho ricominciato a prendere la lametta tutte le sere. Lo so, non è giusto, e non lo faccio, la prendo senza usarla ma onestamente oramai ho anche paura di me stessa, ho paura che io possa farlo da un momento all’altro. Francisco ovviamente non sa nulla, si preoccuperebbe e a me non va. <<Posso entrare?>> riconosco da fuori la voce di Jorge che bussa ma non rispondo. Ecco, bussa ancora più forte e ancora di più.

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