Capitolo 25

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Paesello. 06 agosto.

Dopo la giornata al mare Mario e Simona hanno ricominciato a sentirsi con una certa continuità. Senza un obiettivo preciso in testa. Si fanno compagnia. Parlano. Si aggiornano sulle condizioni di Megan. Simona non si lascia sfuggire qualche coltellata tutte le volte che può. Non si limita a dire a Mario gli errori che lui ha commesso, ma lo fa appositamente per farlo sentire un pó un coglione. Lui accetta senza discutere. Il più delle volte si scrivono dei mex, capitano chiamate o anche di incontrarsi a Cosenza.

All'alba del 6 agosto Mario apre gli occhi. Quella notte non era riuscito a dormire per più di 3 ore. Megan era un pensiero fisso. Si era alzato prestissimo dal letto e si era affacciato sul balcone con una tazzina di caffè bollente in mano. Fissava lontano tutta la costa jonica ammirando le prime luci dell'alba. Pensava agli ultimi istanti vissuti insieme a Megan e si rammaricava per non essere riuscito a fare di più.

Mancava un mese a quella fottuta estate e nulla stava andando liscio. In 2 mesi la sua vita era cambiata totalmente. Lui non era più lo stesso.

In quegli attimi il pensiero cade anche su Jennifer. Decide di prendersi le proprie responsabilità.

Prende il telefono e invia un messaggio.

//Forse è arrivato il momento di parlare//

Il ragazzo nello stesso tempo non può che continuare ad ammirare quel panorama. Scatta una foto col suo cellulare e la invia a Simona.

//📷 visto che dall'altra parte di Paesello non riesci ad ammirare la bellezza di questo panorama, te lo mostro io. Ti va un caffè sul mio balcone? //

Dall'altro capo del telefono.

"Chi cazzo è che scrive così presto!?"

La ragazza mette gli occhialoni che ha sul comodino e si connette col mondo.

Legge il messaggio di Mario e le scappa un sorriso.

//Che ci fai sveglio così presto? Sono le 5.30//

//Stanotte non ho chiuso occhio. Sarò sveglio dalle 4.//

//Mi dispiace! //

//Mi dispiace di averti svegliato//

//Tranquillo ero in dormiveglia//mente la ragazza per non farlo sentire in colpa. Poi continua.

//Ma mi offri solo il caffè? O hai anche delle brioches? //

//Speravo che quelle le portassi tu//

//Sei il solito cavaliere eh?! :P Ma non è che disturbo a quest'ora? //

//Ma va che disturbo... Dormono tutti! E qui non si svegliano neppure con le bombe. PS per me alla crema grazie :) //

//Dammi un quarto d'ora e arrivo da te. //

La ragazza è felice dell'invito di Mario anche se decide di non darlo troppo a vedere. Scende veloce dal letto. I capelli sono un disastro. Chignon veloce. T-shirt grigia e felpa. Pantaloncini di jeans e Nike. Pochi minuti dopo è sulla sella della moto. Si ferma al bar tabacchi dopo pochi mesi prima aveva discusso con Mario. Ricorda brevemente quella scena e decide che gliene avrebbe parlato. Non voleva tenersi nulla di ciò che le passava per la testa. Gli manda una foto del parcheggio del bar. Lui dall'altro lato capisce subito il riferimento e non sa bene cosa dire. Si limita all'invio di tre puntini.

Cinque minuti dopo la ragazza parcheggia il motorino e Mario la fa salire su. Entrambi vorrebbero darsi un bacio sulla guancia ma quellla colazione insieme risulta già troppo oltre. Troppo intima.

Il ragazzo prepare la Moka velocemente e serve il caffè.

"Come lo prendi il caffè?"

"Amaro. Come la vita!"

Lui la guarda ridendo. Quella frase la pronunciava sempre anche lui quando qualcuno parlava di caffè.

"Cos'hai da ridere? Sentiamo tu quanto zucchero metti?"

"Zero anch'io."

"Ogni tanto prendi anche tu delle decisioni giuste vedo..." dice la ragazza ridendo.

Lui si limita a guardarla pochi istanti e poi distoglie lo sguardo.

Vanno sul lungo terrazzo di casa e si sdraiano su due poltrone pieghevoli ad ammirare il mare.

L'alba è bellissima.

" Dovrai ricominciare a guardarmi negli occhi prima o poi Mario."

"Già" dice lui fissando lontano.

Intanto il telefono di lui suona.

//Non aspetto altro. //

"Vedo che sei molto attivo di prima mattina" dice lei non volendo far trapelare una certa gelosia.

"Non voglio fare più cazzate" dice lui con aria seria guardandola.

"Cosa c'entra?"

"Capirai. Bella sta felpa."

"Grazie. È l'unica cosa buona che ha fatto il mio ex. Dimenticarsela a casa mia" dice lei mordendo l'ultimo pezzo di brioche alla crema.

Lui la guarda ridendo.

"Sai cosa mi piace di te Simo?"

"No Mario. E non lo voglio sapere-tuona lei secca- Sono qui perché mi va di esserci. Non dirmi altro. Per adesso."

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