Paesello. 25 Luglio. Ore 08.17
"Mario!" dice la ragazza singhiozzando.
"Jennifer cosa succede? Perchè stai piangendo?"
"Mario, ringrazio Dio. Ho visto una macchina volar via dalla curva della statale, pensavo fosse la tua" la ragazza si asciuga una lacrima.
Mario non risponde. Si gira intorno cercando le chiavi della macchina, senza trovarle.
"Mario?"
"Jennifer sei sicura sia la mia auto?"
"Sono sulla piazzetta. Sono lontana, ma sembrava la tua."
"Megan cazzo."
"Megan cosa?"
"Ha preso la mia auto." dice Mario preoccupato.
"No Mario. Dimmi che non è vero."dice la ragazza urlando.
Il ragazzo stacca la telefonata e si chiude il portone di casa alle spalle senza neppure dare una risposta alla rossa. Prende la moto del padre e si fionda verso il luogo dell'incidente.
Jennifer è rimasta impassibile. Intanto la piazzetta si è riempita. Da lì si vedono diverse macchine che si fermano dov'è avvenuto l'incidente.
"Mamma andiamo. Forse è Megan."dice Jennifer che non aveva smesso di piangere neppure un attimo.
Le donne corrono verso casa, prendono le chiavi dell'auto e si avviano.
Pochi minuti dopo Mario arriva nel luogo dell'incidente dove decine di persone erano già presenti e avevano chiamato i mezzi di soccorso. Tanti lo fermano pensando che fosse lui all'interno di quella macchina. Lui non dice una parola. Nessuno si riesce ad avvicinare a quell'auto. Mario è con lo sguardo fisso verso il lampione che l'auto ha sradicato prima di volare via da quel dirupo.
Anche Jennifer si è recata sul posto e corre ad abbracciarlo piangendo. Passano i minuti e tutti gli amici sono lì.
Pochi minuti dopo arrivano le forze dell'ordine.
Pochi minuti dopo arrivano i vigili del fuoco.
Pochi minuti dopo arriva un elisoccorso.
Pochi minuti dopo una ragazza con una maglia bianca color sangue, viene caricata su una barella.
Pochi minuti dopo l'elisoccorso ritorna in aria.
Pochi minuti dopo un carabiniere si avvicina a Mario per chiedergli se quella macchina fosse sua. Nessuna risposta. Mario continuava a fissare il vuoto.
Pochi minuti dopo un carro attrezzi arriva sul posto.
Pochi minuti dopo Mario vede quello che resta della sua auto.
Pochi minuti dopo erano passate ore.
Paesello era entrato nel caos. Paesello era stato messo in ginocchio.
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ONE SUMMER
RomansScrivere un romanzo su un'estate adolescenziale è come scrivere un'autobiografia macchiata dall'esperienza dei 30 anni. Questo romanzo nasce oltre 15 anni fa, dopo aver vissuto insieme ai miei amici un'estate di cui portiamo ancora i segni addosso...