16 luglio. Paesello.
Per gli abitanti di Paesello questa data rappresenta un'istituzione. La festa patronale è sentita non solo dai paisanelli ma anche in tutti i comuni vicini. Quella piccola collina quel giorno si trasforma in una destinazione di centinaia di calabresi. Molti emigrati calabresi anticipano le ferie proprio per essere presenti in quel giorno così importante. Lo spirito conviviale che sembra essere assente in 364 giorni si vede tutto in quel giorno dell'anno.
Anche Mario come tutti è molto devoto alla loro protettrice. A parte il santino in macchina, il portachiavi dell'auto e dell'appartamento, ha appeso in camera un quadro della sua amata Madonna. Sembra strano immaginare un ragazzo così giovane e così devoto. Ma non è affatto l'unico. Alcuni paesani si sono fatti tatuare le iniziali della Madonna del Carmine.
Alle 19:00, oggi, inizia il suo turno di lavoro. Sa che sarà una giornata infinita, perché i clienti saranno moltiplicati all'ennesima potenza. I preparativi di quei giorni lo avevano visto molto preso tra fornitori e organizzazione di eventi per tutta l'estate.
Questo lo aveva aiutato a non pensare a quello che era successo. Stava metabolizzando abbastanza in fretta il tradimento della donna che amava e del suo migliore amico.
16 luglio. Paesello. Ore 13.15
Mario e Nicolò stanno sorseggiando una Corona sul lido.
"Come sta andando con Megan?" chiede Mario.
"Mà, e che ti devo dire?! Lo sai quello che sento per lei. Ma per lei non è lo stesso. È palese! E io sono convinto che sia presa ancora da quella testa di cazzo. Anzi ti dirò di più, sono sicuro che lo senta ancora."
"Nicò, tu devi andare per la tua strada. Lei ha passato i guai con quel figlio di puttana. Si sta riprendendo. Io sono stato fortunato, ne sto uscendo bene ma non credere che stia una Pasqua eh... Dalle tempo. Stalle vicino."
"Sì, cazzo. Ma non posso stare sempre ad aspettare. Mi piace. Lo sa. Glie l'ho detto. E sono sicuro che anche lei sia presa da me, quindi sono passate settimane, è arrivato il momento che si svegli e che volti pagina."
"Nicò, non possiamo aspettarci dagli altri quello che vorremmo accadesse. Lo sai. Sei tu lo strizzacervelli."
Intanto il telefono di Mario inizia a vibrare ed è proprio Megan a chiamare.
"Amoooreee!!! Dimmi tutto. Anzi tutto no, perché altrimenti il "Dottore" si incazza!"
Mario cercava di stemperare un po' il clima.
"Sei il solito stupido. Vieni a messa pomeriggio, vero!?"
"No. E come faccio? Vai tu a lavorare al posto mio?"
"Dai. Non puoi dirgli che arrivi più tardi?"
"Ma hai idea del mondo che ci sarà oggi?! No che non posso!"
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ONE SUMMER
RomanceScrivere un romanzo su un'estate adolescenziale è come scrivere un'autobiografia macchiata dall'esperienza dei 30 anni. Questo romanzo nasce oltre 15 anni fa, dopo aver vissuto insieme ai miei amici un'estate di cui portiamo ancora i segni addosso...