Ritorna dai servizi e dopo un po' di convenevoli sono tutti seduti con la birra in mano.
"Per me una diavola. Grazie."
"Tesoro?! Ma non hai mai preso la diavola. Perché questa scelta stasera?" chiede Martina con un'aria maliziosa.
"Stasera mi sento molto eccitato..." le sussurra all'orecchio mordendoglielo un po'.
Lei sorride. Poi abbassa lo sguardo.
Intanto un'altra cameriera porta le bevande. Christian, seduto alla sinistra di Mario si alza in piedi. Ha la birra nelle mani.
<<Spero solo non vorrà fare uno di quei soliti brindisi stupidi.>>
"Silenzio grazie. Vorrei fare un brindisi!"
<<Come non detto...>>
"Vorrei brindare al mio caro amico Mario. Amico fraterno. Amico da sempre, che alla fine di questa estate ha deciso di partire..."
Quasi tutti sapevano di quella notizia. Ma qualcuno sembrava essere all'oscuro di ciò. Nicolò aveva uno sguardo gelido ma allo stesso tempo preoccupato, non riusciva a smettere di pensare a quello che poteva succedere da un momento all'altro.
Era arrivato il momento.
"...vorrei concludere perciò regalando i miei migliori auguri a Mario sia per il compleanno che per la sua vita futura e che..."
Stop. Adesso è troppo. Non finisce la frase ed è già accasciato a terra. È bastato un pugno per stenderlo. Il sangue che esce dal suo zigomo è lo stesso che Mario si ritrova sulle nocche della mano destra. La gente intorno a lui è senza parole. Qualcuno si alza dalla sedia. Qualcuno versa sul tavolo la birra che stava bevendo. Molti altri clienti si accorgono di cosa stava accadendo.
Adesso lo sguardo di Mario si posa sugli occhi di Martina. In quel momento si stava sbriciolando tutto. I progetti, le parole, le illusioni. I sogni insieme. La famiglia. La casa. I viaggi. Quel momento stava segnando la fine di una storia d'amore.
E si sa, ogni storia d'amore che si rispetti ha un inizio e una fine. Amore è rispetto reciproco. E' pensare con gli occhi grandi e lucidi. Quando queste sensazioni non sono più evidenti, quando diventa una routine senza soddisfazioni, forse ci si deve guardare allo specchio e decidere di non continuare più. Una bella storia d'amore non può però essere univoca, altrimenti sarebbe solo amore platonico. Una mera fantasia. Ebbene, queste sensazioni evidentemente erano da mesi negli occhi di Martina che aveva deciso di tradire colui che diceva di amare più della sua stessa vita. Il tradimento è come levare un pezzo. Ed è così che Mario si sentiva in quel momento. Senza più un pezzo di sé. Un pezzo che aveva deciso di voltarsi dall'altra parte.
Tutti erano lì ad assistere a questo orribile spettacolo. Martina guardava con aria impaurita. I pensieri nella testa di Mario erano miliardi, erano tanti come le stelle che quella sera brillavano chiare in quel cielo di un'estate appena nata. La guarda per pochi secondi senza dire una parola, non sapendo che probabilmente quella sarebbe stata l'ultima volta in cui quei due sguardi si sarebbero incrociati. Era arrivato il momento di pagare il conto in quella storia d'amore. Era finita la magia. Mario in quei momenti si rese conto però che erano finite anche le bugie. Tutte quelle che stavano piano piano emergendo nella sua testa. In pochi secondi i pezzi di puzzle sparsi su quella tavola imbandita di birra e pizze si stavano rincongiungendo uno per uno.
Lei scoppia a piangere e scappa via.
Tutti guardano Mario. Vorrebbero una spiegazione. È giusto che ce l'abbiano.
"Ecco, questi due sono Christian e Martina... mi hanno tradito entrambi."
Lo sguardo ricade l'ultima volta su Christian. Lui è steso ancora a terra e tiene lo sguardo basso.
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ONE SUMMER
RomanceScrivere un romanzo su un'estate adolescenziale è come scrivere un'autobiografia macchiata dall'esperienza dei 30 anni. Questo romanzo nasce oltre 15 anni fa, dopo aver vissuto insieme ai miei amici un'estate di cui portiamo ancora i segni addosso...