Eleanor

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Dopo qualche ora arriviamo finalmente all'areoporto di Sidney, il quale è strapieno di gente.

"E ora che facciamo?" chiede Harry.

"Ho comprato una casa. Dato che tanto è mattino presto dovreste riuscire ad andare a scuola" dice Kyle, e noi o guardiamo spalancando gli occhi. "coraggio, non siate troppo felici!"

Prendiamo le valige e ci avviamo verso i taxi, e dopo dieci minuti di macchina arriviamo davanti ad una villa piuttosto grande.

"Perfetto ragazzi, se vi chiedono qualcosa voi siete dei ragazzini ricchi, odiosi e viziati di Londra che sono venuti in Australia per uno stage scolastico, chiaro?"

Noi annuiamo e lo seguiamo all'interno della casa, dopo che Kyle ci ha indicato le nostre stanze ci entriamo e ci prepariamo per la scuola.

Entro in doccia e cerco di rillassarmi, dato che la mia mente è ancora piena di pensieri.

Dopo venti minuti esco e mi asciugo i capelli, arricciandoli sulle punte. Metto la matita e un po' di mascara, un po' di fard sulle guance e rossetto rosso. Apro la valigia e prendo un paio di jeans grigio scuro e una maglia larga bianca con le maniche a tre quarti. Poi metto un paio di scarpe grige con i tacci alti e infilo una collana a forma di farfalla.

Mi guardo allo specchio e, dopo aver preso un respiro profondo scendo al piano di sotto, dove mi stanno aspettando tutti e cinque, con dei jeans attillati e magliette bianche o nere.

"Sei uno schianto tesoro" mi dice Niall, facendomi l'occhiolino.

"Sisi e quei jeans ti fanno un culo fantastico, ora andiamo!" dice Kyle, riprendendoci e dicendoci di seguirci sul retro.

"Queste sono le vostre macchine, divertitevi" dice sarcastico, indicandoci due Audi a1, una nera e una bianca.

Io salgo con Harry e Zayn mentre nell'altra salgono Niall, Louis e Liam.

Dopo dieci minuti arriviamo a scuola, e tutti si girano a guardarci mentre attraversiamo il cortile.

"Io vado in bagno, voi andate a ritirare gli orari" dico, e saluto tutti con un bacio sulla guancia, e mentre passo vedo diverse ragazza lanciarmi sguardi di odio.

Arrivo in bagno e mi sciacquo le mani, guardandomi allo specchio e sistemandomi il trucco.

"....stanno ancora picchiando la Calder, che sfigata!" dice una ragazza entrando in bagno, seguita da altre tre ragazze: le classiche popolari.

"le sta bene, impara a risponderci male!" dice una dietro di loro, e mi costringo ad uscire per non menarle lì dentro. Inizio a girare per la scuola fino a che non sento dei ragazzi istigare una rissa.

"Che succede?" chiedo ad un ragazzo che passava di lì.

"Probabilmente il capitano della scuola di rugby e la sua squadra stanno picchiando qualcuno" dice, e ripenso subito al discorso delle ragazze in bagno.

Quando arrivo in mezzo al cerchio vedo quattro ragazzi attorno ad una ragazza che la prendono in giro e la spingono contro agli armadietti, mentre lei trattiene appena le lacrime.

Il ragazzo più grande la spinge fortemente contro un armadietto e lei si lascia scappare un gemito di dolore.

Questo è troppo, dico a me stessa.

Mi avvicino al ragazzo e gli metto una mano sulla spalla.

"lasciala stare" sussurro minacciosa al suo orecchio.

Lui si gira e mi prende le mani spingendomi contro l'armadietto.

"E tu chi sei per dirmi cosa fare?" chiede.

"vuoi davvero essere preso a schiaffi dalla nuova arrivata?"

Dietro di lui i ragazzi scoppiano a ridere.

"dai" mi istiga.

Libero una mano e gli tiro un pugno colpendo la sua mascella, lui cade a terra mentre tutti mi guardano stupiti. Io ridacchio e mi abbasso per aiutare la ragazza che si era accasciata a terra mentre il ragazzo mi stringeva contro l'armadietto.

"Vieni" le dico.

Lei esitante accetta la mano, e insieme andiamo in cerca dei miei amici.

"come ti chiami?" le chiedo, cercando di tranquillizzarla un po'.

"sono Eleanor, grazie per poco fa" sussurra.

"Di niente, io sono Natasha comunque" le sorrido, e lei ricambia debolmente.

"Dove stiamo andando?" chiede guardandosi intorno.

"A cercare i miei amici, vieni!" dico, dopo averli visti in un angolo, mentre tutte le ragazze le guardavano sognanti.

"Ragazzi?" chiedo, attirando la loro attenzione.

"Principessa, dove eri finita?" chiede Niall abbracciandomi.

Harry da un colpo di tosse finta. "Principessa ci chiami il tuo cane, e togli le mani da lei!" dice, staccandomi dall'abbraccio del biondo e attirandomi verso di lui.

"E tu sei?" chiede Louis, guardando la ragazza che è con me.

"Eleanor" sussurra lei, abbassando lo sguardo e arrossendo.

"Io sono Louis" si presenta, porgendole la mano che poi lei stringe.

"Loro sono Harry, Niall, Zayn e Liam" dico, presentando gli altri ragazzi.

"mi sono già messa in una rissa, siete fieri di me, vero?" chiedo sarcastica, e loro scoppiano a ridere.

"Dio solo te riesci a metterti in così tanti danni in poco tempo" dice Zayn ridendo.

"L'ho ha fatto per me" dice Eleanor.

"in che senso?" chiede Liam.

Lei alza le spalle. "potrei aver dato della troia al capitano delle cheerleader, e lei lo ha detto al capitano della squadra di rugby, che è venuto da me"

"io direi di andarlo a prendere a schiaffi" dice Louis.

"Non è la prima volta che succedde" risponde la ragazza.

"ma è oltraggioso!" dice Niall.

"Oltraggioso? tu conosci parole tanto complicate biondo?" chiede Harry, e mentre lui fa un verso offeso noi ridiamo.

"Che stronzi" borbotta allontanandosi da noi.

"Voi cari non siete nessuno, loro sono I popolari!" Dice una di quelle ragazze che avevo visto in bagno indicando dei ragazzi dietro di lei.

Quattro ragazzi anche troppo familiari.

When spies fall in loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora