evasione

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"cosa facciamo ora?" chiedo.

Dopo che la polizia li ha portati alle macchine noi siamo venuti a casa mia.

"perche li hanno arrestati?" chiede Michael.

Minuti di silenzio.

"secondo il mio informatore, li hanno appena portati in prigione. Fanno parte di una delle bande criminali della cittá, spacciano e... uccidono" sussurra Luke.

"stai scherzando? Uccidono? Stiamo parlando degli stessi ragazzi? Io non so te, ma io mi riferisco al Niall che piange quando litiga con Aria, a Liam, che quando parla con la sorella gli brillano gli occhi, a Louis che si diverte ad imitare peter pan, e a Zayn e harry, che l'unica cosa che gli viene bene è sbattersi le ragazze nei bagni maschili del terzo piano!" dico puntando le mani al cielo.

"sono loro Nat. Tu sei un'agente dell'FBI di quinto livello, eppure adesso sembri un innocente ragazzina!" dice Ashton appoggiandomi una mano sulla spalla in segno di conforto.

"dobbiamo liberarli!" dico.

"siamo agenti, potremmo fare uscire chiunque dalle prigioni!" dice Michael sicuro di se.

"no, loro non devono sapere niente di quello che facciamo!"

"e cosa pensi di fare?" mi chiede Calum.

"mi faró arrestare" dico.

***

"perfetto, avete capito tutti il piano?" chiedo a quei quattro deficienti.

Loro annuiscono.

Vestiti da agenti, mi conducono in manette all'ingresso del carcere dove si trovano Styles e gli altri.

"Agente" dice Luke rivolto alla guardia. "abbiamo trovato una complice dei cinque ragazzi arrestati ieri"

La guardia mi prende con violenza e mi porta all'interno della struttura.

Mi lega ad una sedia e, dopo pochi minuti, ci raggiunge un'altra guardia, piú grossa e minacciosa.

"e cosi, tu sei loro complice.." mi dice.

Non rispondo.

"guardami" ringhia.

Continuo a restare in silenzio con lo sguardo basso, finchè una violenta scossa mi colpisce la guancia destra.

Mi tira uno schiaffo.

Due.

Tre.

"hai intenzione di parlare?" chiede.

"no!" lo sfido.

Sul suo volto compare un ghigno malefico.

Mi tira una rafica di pugni in pancia, non so quanti siano, ho perso il conto dopo il sesto.

Uno strato di lacrime mi copre la vista.

Mi tira i capelli, e io urlo.

"ci vediamo, ragazzina, e la prossima volta, rispondi!"dice prendendomi il.mento in una presa ferrea.

Un agente mi slega e mi accompagna nella mensa, dove ci sono tutti gli altri carcerati.

Passo davanti a uno specchio e mi rendo conto del mio aspetto. Ho un livido sulla guancia, e il segno di due dita sotto il mento. Sicuramente ne avró uno anche sulla pancia, ma non è il momento per guardare.

Il mio sguardo cade su un ragazzo biondo in fondo alla sala.

Lui non mi ha riconosciuta, ma mi ci fiondo addosso, lui non mi riconosce e mi allontana.

When spies fall in loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora